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Le ragioni di un'antipatia 2015 – 7
Giuseppe Pizzi

Matteo Renzi e il giubbotto antiproiettile
Matteo Renzi "umilia" il Kenya indossando il giubbotto antiproiettile
nella sua visita di Stato al Parlamento di Nairobi

Si capiva che essere da meno gli bruciava, che non riusciva a darsi pace.
Finalmente l'ha potuto annunciare anche lui, che abolirà le tasse sulla prima casa, anzi, che lui le abolirà davvero, non per finta come Berlusconi, la fonte della sua ispirazione e il faro della sua azione. Un caso di allievo che supera il maestro. Per prima cosa, via l'IMU e la TASI, poi a seguire via l'IRAP e l'IRES, l'IRPEF no, abolirla non si può, ma ridurla sì. E niente gioco delle tre tavolette, come in passato quando si toglieva una tassa vecchia mettendone due nuove.
Come? Questo Renzi lo tiene per sè, chi siamo noi per pretendere di saperlo?

"...State contenti, umana gente, al 'quia',
ché, se potuto aveste veder tutto,
mestier non era parturir Maria..."

ammonisce il più illustre dei suoi concittadini, e dopo tutto neanche il Vangelo spiega la moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Sia chiaro, non mi dispiace se scompaiono le tasse sulla prima casa, così come non mi dispiacerebbe se sparissero due o tre punti di IVA, se si rivalutassero le pensioni, se lo Stato pagasse decentemente i fornitori. Invece, prima casa, tanto per dichiarare ufficialmente che l'amico Silvio aveva ragione.
Per rinforzare il concetto, tutti sappiano che il PD, da quando lo dirige Renzi, non è più il partito delle tasse. Certo che il tipo è proprio fuori dagli schemi, s'è mai visto un segretario politico che, convalidando lo slogan dei suoi avversari, bolla il proprio partito come "partito delle tasse"?
A meno che per lui non siano mai stati avversari ...

Giuseppe Pizzi

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  20 luglio 2015