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Sė o No

Le ragioni della mente e quelle del cuore…
Le ragioni tecniche e quelle politiche…
L'informazione e il voto ad occhi chiusi…
Realtà e pregiudizi…
La discussione serena e gli insulti…
Le cattive compagnie…


Moltissimi votano per schieramento, altri hanno letto alcuni articoli, ma preferibilmente quelli allineati sulle loro posizioni, qualcuno ha cercato di farsi una propria opinione, magari confrontando il testo della Costituzione vigente con quello sottoposto al referendum. Nessuno di quanti hanno assunto una decisione cambia idea. Questo, per l'ultima volta, il link al testo a fronte a cura del Servizio studi della Camera dei deputati, unico elemento freddamente oggettivo.

Ormai aspettiamo di votare, di vedere chi vince e cosa succede.
Le ultime previsioni pubbliche davano un No in netto vantaggio, quelle successive non si devono conoscere ma, da quello che scrivono molti giornali, non dovrebbero essere cambiate, però…
C'è il voto degli italiani all'estero probabilmente in gran parte favorevoli al Si, infatti già si scatenano polemiche preventive su presunti o possibili brogli…
Non c'è molto da credere ai sondaggi: fa più progressista dire che si vota No, mentre poi, nel chiuso della cabina elettorale…
L'endorcement di Romano Prodi, Padre nobile dell'Ulivo ed il miglior presidente del Consiglio da molto tempo a questa parte può rappresentare qualcosa.

Se vince il No speriamo non succedano gli sfracelli in campo economico e di politica internazionale che i sostenitori del Sì temono.
Se vince il Sì speriamo in primo luogo che si arrivi subito alla revisione del terrificante Italicum, di cui non tutti si rendono conto che è davvero l'anticamera della dittatura ed anche che il gallo fiorentino non si imbaldanzisca troppo del risultato ma metabolizzi il pericolo corso e soprattutto tenga in assoluta considerazione l'enorme pericolo per sé ma per tutti noi rappresentato dalla vittoria di Salvini o di Grillo alle elezioni politiche del 2008 e governi di conseguenza.
In ogni caso i due temi fondamentali del dopo referendum sono il lavoro e la democrazia, come bene ha scritto Umberto De Pace qui su Arengario.

JLV

ARTICOLI SUL REFERENDUM COSTITUZIONALE:
Noi e il referendum sulla Costituzione – Umberto De Pace
Il gravissimo errore di Renzi – Franco Isman
Le strane alleanze – Franco Isman
Esprit florentin – Giuseppe Pizzi
Il mio NO al referendum – Umberto De Pace
Il mio SI' al Referendum – Giacomo Correale Santacroce
Dopo il referendum del 4 dicembre – Umberto De Pace
Il mio NO al referendum sulla riforma della Costituzione – Giuseppe Pizzi
Sė o No – JLV

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  2 dicembre 2016