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La repubblica delle banane
Franco Isman

La repubblica delle banane


Riepiloghiamo i fatti.

Il Presidente Mattarella avrebbe voluto, giustamente, un governo politico. Però non accetta la designazione di Paolo Savona a ministro dell'Economia per i gravi riflessi derivanti dalla sua dichiarata ostilità all'Euro ed all'Europa in genere. Verissimo e molto giusto, a parere di chi scrive, ma si trattava comunque di un intervento politico che il Presidente della Repubblica non dovrebbe fare.
Cade l'ipotesi del governo 5 stelle-Lega.

Il Presidente affida ad un tecnico, certamente di alto livello, Carlo Cottarelli, l'incarico di formare un governo di transizione che potrà ottenere, od anche no, la fiducia del Parlamento, con il solo fine di portare al più presto il Paese a nuove elezioni. Affida l'incarico, non una missione esplorativa.

Furibonde reazioni di Salvini ed ancor più di Di Maio che chiede addirittura l'impeachment del Presidente.
Grande sostegno al Presidente ma anche critiche, in particolare da Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale.

Di Maio, vittima sacrificale, come abbiamo scritto in “Povero Di Maio”, che aveva sostenuto al pari di Salvini la “conditio sine qua non” di Savona a ministro dell'economia, tenta di salvarsi e propone al Presidente lo spostamento di Savona ad altro ministero. E il Presidente Mattarella cambia la sua mente, mette in stand by la nomina di Cottarelli e decide di tentare la strada suggerita da Di Maio.

Credo non esista nessun precedente, né in Italia né all'estero, di un incarico di formare il governo affidato e poi revocato perché i candidati precedenti, con i quali c'era stata una rottura totale, hanno cambiato idea.

A questo punto il povero Salvini dovrà ancora faticare per buttare all'aria una seconda volta l'ipotesi del governo 5 Stelle- Lega che fortissimamente non vuole. Ci riuscirà comunque, ed alle prossime elezioni, Di Maio non si faccia illusioni, la destra marcerà compatta, con Salvini abbracciato a Berlusconi, sia perché vuole fare il presidente del Consiglio, sia perché non ne può fare a meno, e questa è una vecchia storia

Franco Isman

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  30 maggio 2018