SCUOLA
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Ragazzi monzesi e il campanone di Rovereto
di Marta Villa
Il 6 maggio si è svolto il IX Congresso dei ragazzi della Campana dei caduti di Rovereto a cui hanno partecipato, tra i 1000 ragazzi intervenuti da Trentino e Veneto, anche 39 ragazzi monzesi di 4º e 5º elementare della scuola Raiberti insieme alle loro insegnanti.
A portare i ragazzi in Trentino è stato il Centro Studi Sintesi che ha proposto alla scuola l'invito a partecipare da parte dell'amministrazione roveretana dopo la visita di alcuni nostri esponenti politici, il vicesindaco Scanagatti, l'assessore Viganò e diversi consiglieri comunali, nel novembre scorso in occasione dell'evento Città possibili. Ed è stato proprio l'assessore Donata Loss a invitare la città amica a partecipare ad un evento di pace di portata internazionale.
Dopo la lettura di diverse poesie e del messaggio costruito appositamente da inviare al Presidente Ciampi ed aver ascoltato un sopravvissuto ad Yiroshima, la cui testimonianza è stata molto toccante, sono rintoccati i 100 colpi di Maria Dolens, la più grande campana costruita dopo la fine della prima guerra mondiale con il bronzo dei cannoni, che erano stati a loro volta costruiti con quello delle campane.
I bambini hanno ascoltato in silenzio i rintocchi con le braccia alzate ad invocare la pace in tutto il mondo.
Dopo la manifestazione i ragazzi monzesi insieme a 30 coetanei di una scuola di San Martino di Lupari (Pd) sono andati ad esplorare Trento sia dall'alto, provando il brivido della funivia, sia nei sotterranei dove hanno ammirato l'antica città romana passeggiando per il cardo lastricato ed entrando nelle case ben conservate. Dopo una breve visita nel centro storico le due scuole si sono salutate invitandosi nei reciproci territori e iniziando un gemellaggio virtuale come l'assessorato all'Educazione del comune di Monza, che ha sostenuto e finanziato l'iniziativa, aveva auspicato.
Marta Villa
15 maggio 2005
