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SCUOLA
Ragazzi e prof della scuola Sabin
contro la mafia e per un mondo migliore
I docenti della scuola Sabin

la stella

L'incontro con Valerio D'Ippolito, referente di Libera Monza Brianza e con Marika Demaria, giornalista del mensile Narcomafie del Gruppo Abele, avvenuto lo scorso 23 novembre, in collaborazione con l'Associazione Culturale San Fruttuoso-Monza, ha costituito un'esperienza molto significativa per gli alunni della scuola Sabin di Monza.

Tale incontro ha avuto lo scopo di commemorare l'uccisione , avvenuta per mano mafiosa il 24 novembre 2009, di Lea Garofalo, definita donna di mafia-donna contro la mafia, i cui resti si trovano, probabilmente, nel quartiere di San Fruttuoso.
Lea Garofalo, testimone di giustizia, pur consapevole di rischiare la vita, ha trovato il coraggio di denunciare, dimostrando che ribellarsi alla mafia è possibile. Tale comportamento costituisce per tutti, ed in particolare per i nostri giovani, un grande insegnamento e un grande esempio di moralità, di senso civico, di fiducia nella giustizia che non sono facili da trovare ai nostri giorni. Il suo è stato un contributo di incommensurabile importanza per tutti coloro che credono nei valori fondamentali della democrazia, quali la legalità, il rispetto della dignità umana, la libertà, l'uguaglianza, lo Stato di diritto; perché la mafia, qualunque tipo di mafia e con qualunque nome essa si presenti, è invece la negazione di tutti questi diritti.

A partire dall'incontro con i referenti di Libera, nelle classi si sono aperte discussioni guidate, che hanno visto il coinvolgimento di tutti gli alunni, i quali, alla fine, hanno espresso le loro opinioni sull'argomento. Tale operazione si è anche ampliata con considerazioni riguardanti tutto l'ambito della legalità, le condizioni di vita in cui ci troviamo oggi, i valori di cui si sente la mancanza, il desiderio che tali valori siano patrimonio comune e diventino finalmente qualcosa di concreto. Le considerazioni degli alunni, espresse sotto forma di “desideri”, sono state trascritte su biglietti che hanno addobbato una grande stella natalizia, preparata per l'occasione e presentata all'open day della scuola Sabin del 15 dicembre.
La scelta di esporre le loro riflessioni su una stella “casalinga” e volutamente imperfetta è stata motivata dai ragazzi stessi con queste parole:
“Questa stella è un po' rattoppata. Somiglia in parte al mondo di oggi. Per Natale abbiamo espresso i nostri desideri per cambiare in meglio questo mondo rattoppato. In fondo i sogni sono l'inizio del cambiamento”
... e se lo dicono loro... a noi adulti non rimane che sperarci!

I docenti della scuola secondaria di primo grado 'A.B.Sabin' di Monza


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  23 dicembre 2012