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La palestra della Forti e liberi - 1901



lo sbancamento

Una cartolina particolare dei primi anni del secolo scorso, tra l'altro realizzata in esclusiva per la Regia Privativa di Piazza della Stazione. Nell'area dove attualmente sorge la Forti e Liberi si scava per realizzare “ La Palestra”. Siamo appena dopo il Regicidio. La ginnastica e la palestra di Monza sono connesse al tragico evento. Attorno e dentro lo scavo le maestranze sono al lavoro, lontano alcune case a ballatoio ancora oggi per una parte riconoscibili. Sul bordo un carretto attende il carico. Dentro lo scavo quasi una scena rimpicciolita di Brüghel.

Sul sito della Forte e Liberi si narra brevemente la storia della Società Ginnastica Monzese che fu fondata nel 1878.
La palestra di cui si vede lo scavo nella cartolina doveva sorgere in via Matteo da Campione, dove ora sta la Cappella espiatoria.  In quel luogo, il 29 luglio 1900 era in corso un saggio ginnico. Vi assisteva anche Umberto I° che lì, dopo la premiazione, sotto la tribuna, venne ucciso a pistolettate dall'anarchico Bresci. Colpito al cuore spirò mentre veniva ricondotto in carrozza alla Villa.
Per questo venne ottenuto in permuta un altro terreno, oltre l'attuale viale Cesare Battisti, e nel 1903 fu aperta la nuova palestra cui si aggiunsero i retrostanti campi di atletica.
Nelle mappe del 1857 la zona intorno al Viale della Villa (attuale Cesare Battisti ) è quasi del tutto inedificata. Poche ville e cascine. L'area scelta per i saggi e le prove ginniche è tra il viale della Villa e la Cascina della Piotta.

trittico

Una seconda cartolina è particolare, mette insieme i luoghi tragici, quasi una ricostruzione per l'inchiesta, senza nulla dire del fatto. Tanto da fare quasi pensare che la cartolina fosse stata realizzata prima, ma ciò è molto improbabile. Al centro della cartolina una splendida foto del luogo ( via Campione – Campo ginnastico Monza).

il campo sportivo

Si tratta del luogo dove Bresci sparò ad Umberto. Sul terreno ci sono i giudici di gara, uno con l'ombrello si protegge dal sole. Un giovanissimo ginnasta in tuta bianca cammina sulla “pista”, in fondo, oltre il campo, nella tribuna e lungo il percorso si notano degli spettatori, probabilmente i parenti dei ragazzi e altri. In fondo la tribuna che accolse il Re per la premiazione dopo il saggio. Dietro si vede il fitto filare di platani del viale che porta alla Villa. A sinistra la foto di via Volta e a destra quella di via Dante. Su questa un semplice ed un poco primitivo montaggio fotografico mostra la carrozza con sopra i cocchieri ed il re Umberto.
La cartolina è viaggiata nel 1901 e il signor Evandro manda tanti saluti al dottor Camillo di Grosseto.

Nelle mappe del Catasto cessato del 1897, appaiono già tracciate e realizzate sia via Dante che via Volta e via Matteo da Campione . E' facile individuare le aree prescelte dalla Forte e Liberi, l'area che poi formerà il “viale” di accesso alla Cappella espiatoria e che stava di fronte a Villa Igea ( posta sull'altro lato del grande Viale che porta alla Villa e dove, di fianco alla stradina consorziale che ancora esiste come ciclo-pedonale, verrà realizzata poi la Palestra della Forte e Liberi. Nelle carte del 1857 è ancora presente l'edificio della cascina della Piotta.

mappa 1897

Allego la mappa dei luoghi, anche se la mia copia è in pessime condizioni. Sono individuati: A, il luogo del saggio ginnico dove Bresci sparò a Umberto e dove sorge la Cappella espiatoria; B, il luogo dove il Re spirò sul viale interno della Villa, poco dopo i cancelli; C la zona dove venne realizzata la “Palestra;” della Forte e Liberi di cui alla cartolina; 1, la via Matteo da Campione; 2, la via Dante; 3, la via Volta; 4, il viale alla Villa oggi Cesare Battisti.

il regicidio

Una terza cartolina, viaggiata nel 1906,  mostra il luogo dell'attentato e quello dove il monarca spirò, all'ingresso della Villa reale.  Saluti da Linda e Maria, dice il testo retrostante . La tribuna rappresentata è la stessa che compare nella precedente cartolina. La cartolina, quasi un destino di memoria storica dei Savoia, è indirizzata ad una famiglia che abita a Cremona, in via Vittorio Emanale 28.

Recentemente una compagnia di giovani (Scena 46), ha presentato una propria libera interpretazione della tragedia del regicidio e della figura del re e dell'anarchico Bresci. Sul regicidio abbiamo già pubblicato una cartolina ed a luglio, in occasione dell'anniversario, avremo modi di esporre qualche cartolina ancor più significativa del tempo e del fatto. 

Ernesto Ambrosini   Franco Tognini

La Forte e Liberi ha una nobile storia in Monza e ha formato generazioni di atleti, alcuni anche di livello nazionale e mondiale e di partecipazione alle Olimpiadi.
Il già citato testo su internet riporta i nomi di Ernesto Ambrosini (olimpionico ad Anversa 1920 – medaglia di bronzo nel 3000 siepi – olimpionico di Parigi 1924 – più volte campione nazionale di mezzofondo e detentore di n.2 record nazionali); Ottavio Monti (olimpionico di Parigi 1924 – per la ginnastica artistica); Franco Tognini (olimpionico di Los Angeles 1932 - medaglia d'oro ginnastica a squadre –olimpionico di Berlino 1936 – olimpionico di Londra  1948 in qualità di direttore tecnico della nazionale di ginnastica artistica); Ettore Perego (campione nazionale di ginnastica artistica e olimpionico di Londra 1948); Barzaghi Luca (nazionale di maratona – 3° campionati mondiali duathlon nel 1999-2000).
Ernesto Ambrosini era il titolare dell'omonimo bar tabaccheria di piazza Carducci, tuttora gestita dal figlio Nando e dalla nipote, Franco Tognini è stato per lunghi anni tecnico del comune di Monza.

Alfredo Viganò


cartolina precedente

  22 aprile 2006