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I Molini Asciutti e la Fagianaja


I Molini Asciutti

Passo dietro passo, poco discosto, arriviamo ai Molini Asciutti, sempre nel paesaggio, nella cartolina compare il campanile di Villasanta.
Vi ricordate la cartolina con il gruppo in festa attorno al fuoco e indirizzata a Baj? Qualcuno mi dice che era festa tradizionale di cappellai. Lì riportavo la stampa di Sanquirico (a cui rimando) che rivela l'immagine e interpretazione fantastica dei luoghi. Bella la simmetria e architettura dei corpi principali e di servizio laterali, caratterizzati da grandi archi e quello centrale dove ancora oggi il mulino gira, custodito dal signor Farina…
Di fianco i panni stesi ad asciugare al vento, come nella cartolina inviata a Baj, quasi una consuetudine riportata da cartoline diverse. Nelle Cascine e Mulini del Parco si evidenzia il grande ruolo di esempio e insegnamento del Parco a tutta la società del tempo. Il decoro degli edifici delle famiglie dei contadini, la salubrità dei luoghi e delle architetture, il rapporto tra edifici e paesaggio, le tecniche di coltivazione e di irrigazione.
Le rogge sono piene e gli alberi spogli. Nessuna presenza umana nel paesaggio.
La cartolina in questo caso è spedita nel 1904 alla signorina Laura… a Castiglione in provincia di Bologna.
Dice il fisico Mezzotti nella sua guida del 1841: “Seguitando a camminare lungo il Lambro, giunti in vicinanza dell'elegante ponticello che guida ai Molini Asciutti ed al Poncione, trovasi una comoda strada che guida alla Fagianaja. Giace questa vicina ad un annoso bosco nella valle del Lambro, contornato da bellissime praterie.”

Molini Asciutti - il progetto

Nella allegata pianta del progetto dei Molini Asciutti, disegnata dal Tazzini nel 1834, si rileva l'impianto centrale del mulino sotto la grande arcata che attraversa l'edificio.

la fagianaja, allora sede del Golf Club

“La Fagianaja all'italiana ha internamente tutti i comodi per l'allevamento dei fagiani, i quali esigono somme cure… In vicinanza del bosco della Fagianaja, lungo la costiera di ceppo della medesima selva, scaturiscono fonti di limpidissima acqua. Una di queste a certe epoche dell'anno spande odore sulfureo, ed è da supporsi anch'essa possa avere qualità minerali termali.”
Il Mezzotti poi racconta come, riportato dalla tradizione popolare, vi fossero in luogo due rigagnoli: uno di San Crescenzo che era torbido ed ingrassava chi ne beveva e uno limpido, di San Crispino che invece serviva a dimagrire.
Questa seconda cartolina è datata 1934 e riporta la Fagianaja come sede del Golf Club. Il portichetto antistante non era ancora stato chiuso. Oggi l'edificio è adibito a ristorante.

la fagianaja in una stampa del Sanquirico

Nella bella stampa del Sanquirico, con la Fagianaja a ridosso del bosco, dei bambini e una contadinella accudiscono gruppi di pulcini di fagiano. Un cavaliere è appena passato per andare a caccia, due cacciatori accudiscono il cane e una coppia passeggia curiosa. Ricordo che il Parco era una grande tenuta di caccia e che molte stampe ed anche foto d'epoca illustrano battute di caccia anche di personaggi d'epoca.

Alfredo Viganò


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  14 settembre 2005