prima pagina lente pagina precedente



Scienza
L'umanità al tempo del coronavirus
Umberto De Pace


Scienza

Gianfranco Pancino, virologo e direttore emerito dell'INSERM (Istituto Nazionale di Sanità e di ricerca Medica) evidenzia come le teorie complottiste invadano i social e l'informazione alla ricerca di spiegazioni improbabili “… quando la natura sa fare molto meglio dell'uomo in questo campo”, con riferimento ovviamente alla pandemia in corso. E pensare che con mancano autorevoli informazioni scientifiche in merito. Nello specifico del Sars-Cov-2 (come denominato dall'OMS) il principale riferimento è lo studio di un gruppo di ricercatori internazionali pubblicato su “Nature Medicine” nel quale si presentano i risultati degli studi sulle origini del nuovo coronavirus, come riporta, tra gli altri, sul suo sito l'Istituto di ricerca farmacologica Mario Negri di Milano.

Le cause sono tre: selezione naturale in un animale ospite (pipistrello o pangolino) prima del salto di specie (passaggio all'essere umano); selezione naturale nell'uomo dopo il salto di specie; selezione in laboratorio, intesa come incidente o comunque errore umano da parte dei ricercatori. Mentre è considerato altamente improbabile che il Sars-Cov-2 sia stato creato in laboratorio attraverso la manipolazione di altri virus simili, tenuto conto delle sue caratteristiche specifiche.
In conclusione l'origine del virus più accreditata presso la comunità scientifica è quella “naturale”. A suffragare tutto ciò vi sono le evidenze scientifiche che da diversi anni preannunciavano l'epidemia in corso, come altre precedenti e, purtroppo è bene saperlo, altre ancora che ci saranno un domani.

Ernesto Burgio, medico pediatra, esperto di biologia molecolare, membro di importanti istituti e società scientifiche lo ribadisce: “Lo sappiamo da almeno 23 anni che periodicamente nel mondo partono virus che fanno danni enormi”. I biologi Manuela Monti e Carlo Alberto Redi ci ricordano che il 60% delle malattie infettive che colpiscono l'uomo sono zoonosi, come documenta l'OMS e il Center for Disease Control and Prevention. Si tratta di infezioni dovute ad agenti patogeni che vivono in determinate specie animali e attraverso il salto di specie possono arrivare all'uomo. Sia loro che il biologo marino Silvio Greco non mancano di ripercorrere, sia pur sommariamente, le più recenti epidemie affinché non ci siano dubbi.

Nel 1976 l'Ebola (da macachi) appare nella Repubblica Democratica del Congo; nel 1980 si manifesta l'Hiv1 (da scimmie antropomorfe) benché in realtà l'infezione esistesse già da molto tempo con origine in alcune regioni dell'Africa occidentale sub-sahariana; l'Hendra (dai pipistrelli) si manifesta nel 1994 in Australia; Marburg nel 1998 (da macachi) provocò un'epidemia presso la Repubblica Democratica del Congo; Nipah sempre nel 1998 (da pipistrelli e maiali) compare in Malesia; Sars nel 2002 (da pipistrelli e zibetti) colpisce la Cina; nel 2003 l'influenza aviaria detta H5N1 (da uccelli selvatici) parte sempre dalla Cina; nel 2009 l'influenza suina H1N1 (da maiali) ha origine negli Stati Uniti; la MERS nel 2012 (da pipistrelli e cammelli) viene identificata in Arabia Saudita; nel 2013 una nuova influenza aviaria H7N9 (da uccelli selvatici) dalla Cina; la Zika nel 2016 (da zanzare) si espande in America Latina.

Scienza

Nel 2012, David Quammen, divulgatore scientifico, scrittore e giornalista, pubblicava il libro “Spillover” (ed. Adhelpi) utilizzando quale titolo il termine che indica il salto di specie di un organismo patogeno.
In un recente articolo apparso su “La Lettura” Quammen chiarisce, a chi gli fa presente che nel suo libro era prevista fin nei particolari l'attuale pandemia: “Nessuna profezia, ho solo scritto quello che scienziati lungimiranti avevano preannunciato”.

A questo punto forse risulta più chiaro come una qualsiasi teoria del complotto, sia più facilmente sostenibile di una documentata evidenza scientifica. Come ha documentato l'inchiesta svolta da Report su Rai 3, andata in onda lunedì scorso, la disinformazione viaggia molto più veloce del virus e ha anche dei canali di diffusione ben precisi che rimandano a siti dell'estrema destra a livello mondiale, ma che coinvolgono, attraverso i social, anche politici di primo piano come, ad esempio, qui in Italia, Giorgia Meloni di Fdi e Matteo Salvini della Lega. D'altronde l'assunzione dell'evidenza scientifica dei fatti, per chi volesse approfondire l'argomento, comporterebbe la messa in discussione dei nostri stili di vita, dello sfruttamento irresponsabile del pianeta, delle logiche di accumulazione del capitale e dei profitti a discapito delle persone e dell'ambiente e tanto altro ancora. L'assunzione dell'evidenza scientifica dei fatti rimanderebbe quindi direttamente alla politica.

Umberto De Pace

Della stessa serie:
E' tempo
Parole
Prima



Condividi su Facebook
Segnala su Twitter


EVENTUALI COMMENTI
lettere@arengario.net
Commenti anonimi non saranno pubblicati

in su pagina precedente

  30 aprile 2020