

Paolo Mantegazza
Un personaggio da non dimenticare
La cartolina appartiene alla serie, come recita l'intestazione, degli ITALIANI ILLUSTRI. Non è viaggiata. Nel retro la dicitura precisa: ITALIANI E ITALIANE ILLUSTRI.
La cartolina è dedicata a Paolo Mantegazza che nacque a Monza nel 1831. Ne descrive anche una breve biografia che, pure in poche righe, rivela lo spessore di un grande scienziato, ma anche pensatore e scrittore, di valore internazionale e che lascia una traccia in parte ancora da studiare, scoprire e valorizzare nella memoria e nei luoghi della Città.
La madre era Laura Solera, milanese che sposò il figlio del Podestà di Monza, Giovanni Battista Mantegazza. Abitava in via Zucchi dove nacque Paolo.
Laura è parte di una famiglia molto attiva nella partecipazione politica, culturale e sociale del tempo. Laura Solera Mantegazza attraverserà le vicende dell'unità d'Italia come personaggio di primo piano nei legami col Mazzini ma in particolare nella profonda amicizia con Garibaldi. Varrebbe la pena, capiterà con altra cartolina, di parlare di Lei e della sua appassionata vita di patriota, ma anche di innovatrice nel sociale con la fondazione di asili per l'infanzia, dell'Associazione Generale di Mutuo Soccorso per le operaie milanesi, e della Scuola Professionale Femminile. Vedremo di raccontare, magari con una cartolina di via Zucchi, come questa famiglia (compresi figli, zii e parenti vari) non passò certo inosservata nell'Ottocento italiano. Minore, meno significativa, la figura del padre.
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la casa natale in via Bartolomeo Zucchi all'inizio del '900 ed oggi - foto Franco Isman |
In questa famiglia Paolo impara la libertà di pensiero e l'attenzione e sensibilità per l'uomo nel mondo e nella natura. Fu un grande antropologo ed etnologo, anzi uno dei fondatori italiani ma anche europei di questa scienza. E' difficile dire in poche righe il grande apporto che Mantegazza diede ponendo serie basi di studio, ricerca, sistemizzazione e divulgazione di molti aspetti scientifici (fondò anche il primo museo antropologico-etnografico italiano a Firenze dove insegnava all'università e prima ancora, come medico all'università di Pavia, fondò il primo laboratorio europeo di patologia generale).
i suoi studi derivano da spedizioni in varie parti del mondo, ma anche di analisi sperimentali, di attenzione psicologica e comportamentale, di anticipatore della psicofarmacologia e della neurofisiologia. Fu tra i primi a studiare le droghe. Lavorò e scrisse, come medico e scienziato, di antropologia, etnologia, igiene e sessualità.
Scrisse anche romanzi (celebre Un giorno a Madera che tratta di un matrimonio tra malati), in un caso anche quasi fantascientifico e fantapolitico, come L'Anno Tremila. Questo sorprendente romanzo (1897) comincia: Paolo e Maria lasciarono Roma, capitale degli Stati Uniti d'Europa, montando sul più grande dei loro aerotachi; quello destinato ai lunghi viaggi.
..Del resto, visitando oggi il Palazzo di Governo, vedrai come sia semplice e facile il governare dal centro del globo tutta quanta l'umanità, quando uomini, famiglie e Comuni si governano da sé.
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la vicina via Paolo Mantegazza la targa sulla casa natale in via B.Zucchi 21 |
Gli stessi titoli dei suoi scritti, qui ne riportiamo solo alcuni, ne rivelano la grande modernità: Sulle virtù igieniche e medicinali della Coca (1858), Fisiologia dell'amore (1873), Fisiologia del piacere (1877), Fisiologia del dolore (1880), Le estasi umane (1887), Fisiologia dell'odio (1889) Fisiologia della donna (1893.)
Fu tra i primi a capire la rivoluzione culturale e scientifica di Darwin. Ancora oggi stupisce per la modernità la sua Commemorazione di Carlo Darwin celebrata nel Regio Istituto di Studi Superiori in Firenze il 21 maggio 1882 , quando già era Senatore del Regno dopo essere stato Deputato per i socialisti.
Dice di Darwin, nella lunga e appassionata commemorazione, ..egli è il fondatore d'una nuova dinastia nel mondo delle idee
..Si, egli è il primo, è l'unico creatore dell'evoluzionismo;
.. Le rivoluzioni avvengono nel campo della società come in quello della scienza nella stessa maniera: si covano per anni e per generazioni di uomini nel seno misterioso del tempo e poi ti compariscono innanzi come una sorpresa,
E ad onta dei cinque anni di viaggi e dei venti anni di meditazione l'Europa rimase attonita dinanzi all'Origine delle specie. Eppure i tempi erano maturi, come dicono i filosofi della storia... Dopo Darwin i nostri Musei non sono più magazzini di chincaglierie, ma serie di esseri che si succedono come anelli della grande catena evolutiva e la paleontologia e la geologia sono divenute due pagine di uno stesso libro.
Le Isole Galapagos dovevano essere per Darwin la mela di Newton, la lampada di Galileo
Merita di più, il ricordo di Paolo Mantegazza a Monza, magari una statua, un busto, l'intitolazione di una università, un nuovo museo, non fosse altro per le ragioni della sua nascita in questa città e per la ricchezza cosmopolita delle sue idee e capacità di scienziato, di appassionato uomo di cultura dentro il suo non facile tempo.
Alfredo Viganò
12 febbraio 2006
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