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4 novembre
Il Campo dei partigiani ancora una volta ignorato

Il 4 novembre, giorno dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate, viene celebrato in tutto il Paese con cerimonie militaresche che in verità non sono molto consone ad una Nazione che, come sancisce la Costituzione, “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

A Monza, dall'immediato dopoguerra, si svolge una cerimonia in cimitero con visita al Campo dei caduti di tutte le guerre ed a quello dei partigiani ed una successiva celebrazione in piazza Trento e Trieste davanti al monumento dei caduti.

2007 2009
2007 e 2009 omaggio ai caduti di Salò

Nel 2007 il sindaco Mariani, da poco eletto, indossando la sua bella fascia tricolore, al di fuori dei programmi concordati e senza nessun preavviso, dopo le celebrazioni in questi due campi si recò assieme al vicesindaco Allevi, con il gonfalone della città e seguito da tutto il corteo, a deporre una corona sulla tomba di un gerarca fascista della prima ora in quello che impropriamente viene definito Campo dei caduti della repubblica di Salò (Onore al fascio !).

Nel 2008 “per evitare le critiche” il corteo si limitò alla cerimonia al campo dei caduti di tutte le guerre “che comprende tutti i caduti”.

Nel 2009 Mariani sembrò convinto che andare anche al Campo dei partigiani fosse doveroso e in questo senso venne stilato il programma, ma poi “per par condicio” rifece l'exploit di due anni prima, sempre con fascia tricolore e sempre accompagnato da Allevi, questa volta con la fascia azzurra di presidente della nuova provincia di Monza e Brianza. (Soltanto sempliciotto ?).

Nel 2010 e 2011 Mariani continuò a dire che se avesse reso omaggio ai partigiani avrebbe dovuto rendere omaggio anche ai caduti di Salò “i morti sono tutti uguali”. E continuò ad ignorare il Campo dei partigiani dove l'Anpi, con Aned, Partigiani Cristiani e la presenza anche di altre associazioni e di numerosi cittadini aveva organizzato una breve commemorazione sostitutiva.

Quest'anno il nuovo sindaco Roberto Scanagatti, certamente più sensibile del suo predecessore, nella riunione della commissione per le celebrazioni aveva assicurato che si sarebbe ripresa la doverosa consuetudine della commemorazione anche al Campo dei partigiani.
Il giorno seguente però in un incontro con il prefetto, la dottoressa Giovanna Vilasi, è stato stabilito che, dopo la cerimonia al Campo dei caduti di tutte le guerre, ci sarebbe stato il “rompete le righe”: il corteo ufficiale si sarebbe sciolto ed ognuno sarebbe andato a trovare i suoi morti. Il sindaco ha dichiarato che andrà al Campo dei partigiani, ci si augura che non ci sia chi si recherà nuovamente ad onorare la memoria di un gerarca fascista e di chi ha combattuto contro l'esercito italiano di liberazione.

Ma nel Campo dei caduti di tutte le guerre i partigiani non ci sono: alla Liberazione i suoi caduti, in considerazione del fondamentale contributo alla nascita della Repubblica, furono inumati in un Campo a loro riservato. Questo lo rimarca giustamente Rosella Stucchi, presidente dell'ANPI di Monza, in una lettera di vibrata protesta inviata al prefetto e per conoscenza al ministro degli Interni ed al sindaco.

lettera ANPI


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  28 ottobre 2012