Villa Mirabello
In occasione del restauro del salone una cartolina del 1917
Eravamo alla Torretta della Villa, ma abbiamo saputo della presentazione, oggi 21 maggio 2005, del restauro del salone a piano terra della Villa del Mirabello (era ora, povera villa, speriamo che adesso si riesca a proseguire nel restauro), abbiamo interrotto il giro e ci siamo fiondati qui, raggiungendo quindi, alto sulla costa del terrazzamento, il magnifico complesso della villa .
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il concertino dell'inaugurazione - foto Fr.I. l'ARENGARIO |
Il Parco progettato dal Canonica comprende un ampio territorio e le sue preesistenze. Alcune vennero distrutte perchè non ritenute degne del grande Parco voluto dal vicerè Eugenio di Beauharnais, ma altre, come le ville dei Durini: Mirabello e Mirabellino, che a loro volta
compongono un insieme paesaggistico rilevante, furono mantenute e inserite nel grande progetto.
Il Mirabello fu realizzato nella seconda metà del '600 (terminato nel 1675 dopo quasi venti anni di lavoro) ed è l'architettura nobile più antica presente nel Parco. Il progetto è di Jeronimo Quadrio. Le storie e guide di Monza riportano nomi illustri di letterati e poeti ospiti nella villa dei Durini, come il Metastasio, i Verri, il Parini e anche il Beccaria.
Nel 1648 la famiglia Durini acquista il Feudo di Monza col titolo di conte (prima appartenente ai De Leyva) e ad uno dei fratelli dobbiamo la scelta del luogo e la realizzazione di questa splendida architettura le cui non grandiose dimensioni sembrano ritrovarsi da sempre nel paesaggio di oggi e di allora. La tipica impostazione a U è posta ai limiti del terrazzamento sul fiume e la corte si apre sul piano agricolo, mentre l'altra parte è volta, ai limiti del terrazzamento verso il panorama della valle del Lambro, dentro un suo parco, "all'italiana" o alla "francese". Per chi arrivava da sud la villa si stagliava nel panorama vasto sino alla catena delle montagne. Mirabello fu appunto il nome di una architettura centrale di un paesaggio che segna il passaggio dai monti al piano e che avrebbe poi richiamato prima il figlio dell'imperatrice e poi Eugenio Napoleone. Le stesse torrette, con quella del vicino Molino del Cantone, sembrano segnalare un sistema di osservazione e di controllo di guadi e transiti che poi divenne luogo di grande attenzione paesaggistica che si completerà con la realizzazione, voluta dal cardinale Angelo Maria Durini (i lavori sono coevi con quelli della Villa Reale di Ferdinando ed sono opera di Giulio Gallori) del Mirabellino e del viale dei Carpini che connetteva le due ville, costruendo un gioco paesaggistico e prospettico che poi si ritroverà anche in quello più generale della Villa Reale e del Parco.
Con la nascita del Parco il Mirabello diventa parte di un tutto più ampio e assume anche il carattere di villa di campagna con ampliamenti di edifici agricoli e a stalla del Tazzini e anche del Tarantola.
Pur con modifiche del settecento e dell'ottocento il Mirabello, per la sua architettura, per l'inserimento nel paesaggio, per gli affreschi ancora rimasti, è un monumento di grande rilievo e per troppo tempo maltrattato, abusato e non compreso.
La cartolina riprende il complesso dalla parte verso il fiume, esaltando la posizione panoramica del luogo e la visibilità dalla torre. Il Canonica aveva pensato ad un "laghetto" connesso ai meandri del fiume sottostante e che non fu realizzato.
La cartolina rivela la stagione invernale. E' stata spedita il due maggio del 1917.
Una signorina Maria, con scrittura vezzosa, manda "Baci affettuosissimi " ad Egisto, che abita in "Calle della Madonna" a Venezia.
Qui sopra la bella mappa (circa 1810) del progetto di sistemazione arborea del Parco dove si nota: la centralità nel Parco del sistema delle due ville dei Durini; l'assialità tra Mirabello e Mirabellino (quasi sbiadito nel disegno il viale di collegamento o dei "Carpini"; lungo il fiume sotto il Mirabello, il laghetto risultante dalla previsione di ampliamento dell'alveo.
Ed ecco una stampa ottocentesca: nella tenuta di caccia si staglia nel paesaggio, visto da oltre il Lambro, il complesso del Mirabello e di fianco la cascina Casalta.
Alfredo Viganò
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Villa Mirabello oggi - foto Fr.I. l'ARENGARIO |
21 maggio 2005
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