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Ricordo e Memoria
di Franco Isman


Domenica 10 febbraio, “giorno del Ricordo”, al TiggiUno delle otto, sia l'annunciatore che il redattore del servizio hanno testualmente parlato di “giorno della memoria delle foibe”.
Il sindaco di Monza Marco Mariani, autore il 4 novembre scorso dell'omaggio con fascia tricolore e gonfalone della città ad un gerarca fascista , nel corso della cerimonia celebrativa all'Arengario, ha ribadito il suo pensiero secondo il quale tutti i morti sono uguali, ragion per cui vorrebbe in futuro unificare giorno della memoria e giorno del ricordo.
Come, purtroppo, volevasi dimostrare.

“””E' certamente giusto, anzi doveroso, ricordare le vittime delle foibe. Come ricordiamo e commemoriamo le Fosse Ardeatine, S.Anna di Stazzema, Marzabotto, Cefalonia. Ma il Parlamento, con la benedizione del centrosinistra, ha deciso addirittura di istituire il “Giorno del Ricordo” in ricordo appunto delle vittime delle foibe e dei profughi istriani e dalmati obbligati ad abbandonare le loro terre.

“””Non mi meraviglio dell'iniziativa della destra al governo, ma i nostri politici, i nostri politici di centrosinistra, quelli che dovrebbero essere la nostra speranza, non si rendono conto di quanto ciò sia deleterio per il giorno della Memoria, una iniziativa europea, confermata dal Parlamento italiano nel luglio del 2000 "al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte...”?

“””Non riescono a capire che l'istituzione di una celebrazione analoga, il giorno del Ricordo, addirittura a pochi giorni di distanza, per un avvenimento tragico, grave, certamente da non dimenticare, ma assolutamente incommensurabile, mette sullo stesso piano questo avvenimento con la Shoah, con lo sterminio volutamente e scientificamente perseguito dell'intero popolo ebraico (assieme a zingari, omosessuali, oppositori politici), con sei milioni di ebrei sterminati?

“””E non si rendono conto che questa omologazione, questa pratica negazione della unicità tragica della Shoah, fa degnamente parte del revisionismo storico, per cui tutto è uguale, tutto è da celebrare e tutto è in realtà da dimenticare?

Non è bello autocitarsi (questo è un articolo del 12 febbraio 2004 ) ma non avrei potuto che ripetere quanto avevo già scritto.
Mariani, ma certamente non soltanto lui, in pratica vuole un giorno che semplicemente ricordi i morti ammazzati, non si capisce bene perché separato dal 2 novembre, dovendo comunque rimanere del tutto avulso dalla realtà storica e dalla lucida follia di chi ha programmato e portato a termine lo sterminio e, nello stesso tempo, ha scatenato la guerra per la conquista del mondo. Perché non dimentichiamo che anche la tragedia delle foibe è la diretta conseguenza della guerra di aggressione scatenata da nazismo e fascismo.

Franco Isman

Legge 211/2000
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.


Legge n. 92/2004
La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.


Franco Isman

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  11 febbraio 2007