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Togliere ai poveri per dare ai ricchi
Franco Isman
In perfetta sintonia con Berlusconi, Salvini rilancia la Flat Tax: l'aliquota Irpef uguale per tutti, ed i moribondi 5stelle abbozzano ancora una volta. Ne abbiamo dettagliatamente scritto quasi un anno fa ma adesso il governo, per iniqua che sia, è determinato ad imporla. Le giustificazioni partono dalla constatazione dell'alto livello di evasione, affermano che un sistema più semplice, e cioè ad aliquota unica, al posto di un sistema farraginoso ed astruso porterebbe ad una maggiore propensione alla fedeltà fiscale e, quindi, a maggiori introiti. Il sottotitolo può sembrare non del tutto esatto, perché anche i poveri cristi, con l'estensione della quota esente e le detrazioni per le famiglie, qualcosa risparmiano, ma la forbice aumenta e dato che la ricchezza è una sola, se i ricchi diventano sempre più ricchi evidentemente per i poveri è il contrario. Berlusconi anni fa con un reddito dichiarato di 48 milioni di euro, con la flat tax avrebbe risparmiato circa 11 milioni di imposte ? Buon per lui, si risponde. L'articolo 53 della Costituzione dice che Il sistema tributario è informato a criteri di progressività? Ma sì, ci sono le detrazioni, c'è la quota esente, tutti risparmiano e il risparmio percentuale di chi ha un reddito basso è maggiore di chi, poverino, ha un reddito alto, e via cianciando. Tanto poi, alla prossima occasione, questo vecchiume di costituzione la modificheremo, e nessuno potrà metterci becco perché nessuno è stato capace di adeguare l'articolo 38, lasciando così la vecchia e gloriosa Costituzione in balia di chi ha la maggioranza, anche soltanto relativa, in un Parlamento eletto con criteri maggioritari e non proporzionali, come i Padri costituenti avevano previsto. Franco Isman Condividi su Facebook Segnala su Twitter EVENTUALI COMMENTI lettere@arengario.net Commenti anonimi non saranno pubblicati 22 marzo 2019 |