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Breve storia dell'urbanistica a Monza - 7
Il PRG Benevolo: dal '93 al 1997.
di Pavel Romanoff


Nel 1992, preceduta da una denuncia pubblica di un professionista, scoppia anche a Monza l'inchiesta di “mani pulite”. Dopo un periodo di commissariamento prefettizio, segue nei primi mesi del '93 una nuova amministrazione che affida l'assessorato alla programmazione urbanistica ad un tecnico esterno (Maurizio Antonietti).

Già nel marzo del '93, a pochi mesi dal suo insediamento, con sindaco Moltifiori, il Consiglio comunale vota la delibera di avvio della variante generale al PRG, la cui redazione viene affidata ad un professionista di chiara fama: Leonardo Benevolo.

Nel luglio dello stesso anno, sempre il Consiglio comunale adotta una variante che interessa tutte le aree ancora libere e agricole poste tra l'edificato ed i confini cittadini. E' il cosiddetto " Parco di cintura urbana" che vincola a verde pubblico più di 1000 ettari e cancella 3 milioni di metri cubi delle abnormi previsioni del PRG Piccinato, compreso quelle poste sul centro direzionale, dove vengono invece previsti servizi e verde. Quella variante parziale doveva anticipare alcune scelte del futuro piano ed impedire un effetto domino delle concessioni edilizie durante la sua elaborazione. Contro quella variante si scagliano subito i privati, con decine di esposti (peraltro infruttuosi) prima al Comitato Regionale di Controllo; successivamente con 30 ricorsi al TAR e dopo la sua pubblicazione, avvenuta nel '94, tempestano la variante stessa con ben 180 osservazioni.

Parco di cintura urbana
Parco di cintura urbana

Nel frattempo, nel luglio del 1994, il Consiglio comunale approva, dopo lunga discussione, la bozza del Piano regolatore generale, elaborata fin dal novembre del '93. Nel giugno del 1995 viene iscritta all'ordine del giorno del Consiglio comunale la nuova proposta di Piano, completa di tutti gli elaborati prescritti dalla normativa: sono state redatte più di 120 tavole grafiche e circa 6.000 pagine tra relazioni, norme tecniche e allegati vari. Il piano ricalca l'impostazione della bozza preliminare a suo tempo approvata.

Pianura padana - quadro geografico

Si prevede la conferma e l'ampliamento del Parco di cintura urbana; una dettagliata casistica di intervento per il centro storico e per i borghi antichi, con indicazioni per ogni singolo edificio; un progetto di restauro filologico per il Parco Reale, sull'ottocentesco disegno del Canonica; la ricostituzione dell'antica Piazza del Mercato nel centro con l'abbattimento del palazzo dell'UPIM e del palazzo comunale, nonché una serie di progetti speciali d'intervento: l'interramento della strada Valassina, quello di via Boccaccio per ricongiungere i Boschetti reali e i Giardini della Villa; l'interramento del ramo ferroviario per Lecco; la formazione di un parco ad est (aree vecchio Ospedale) ed uno ad ovest della città e la formazione di un grande parco a sud, sino a lambire il centro (Cascinazza).

Ubicazione e orientamento del Parco
Ubicazione e orientamento del Parco e raffronto con altri parchi nel mondo

Dopo alterne vicende politiche che vedono tra la metà del '95 e i primi mesi del '96 un cambio sia dell'assessore all'urbanistica (per proprie dimissioni) sia del sindaco (da Moltifiori a Mariani), viene aperto un “tavolo tecnico-politico” per affrontare le scelte di merito del Piano prima della sua discussione in consiglio comunale. In quest'ultima fase, che dura più di un anno, vengono discussi in diverse sedute 78 emendamenti, che peraltro non stravolgono l'impostazione generale del Piano . Gli unici emendamenti che hanno un certo peso e che hanno carattere modificativo del progetto iniziale di Benevolo riguardano la sede prevista per l'università (sulle aree della ex Fossati & Lamperti) che viene trasformata in “cittadella giudiziaria”; l'eliminazione di alcune rilevanti previsioni per servizi intercomunali nella parte est e sud della città; il mantenimento del palazzo comunale, che nella proposta Benevolo di ricostituzione di piazza del mercato (Trento e Trieste) veniva abbattuto; la possibilità di realizzare dei sottopassi ferroviari in alternativa all'interramento della ferrovia per Lecco, qualora quest'opera si fosse dimostrata troppo costosa e irrealizzabile.

Analisi dello stato di fatto 1993
Analisi dello stato di fatto 1993

Dopo un arco di tempo di ben 15 mesi di discussioni e incontri, nella mattina dell'8 marzo 1997, alle 3, il Consiglio comunale adotta il nuovo PRG della città di Monza. Si pone allora un paletto importante nella vicenda di revisione del vecchio Piano Piccinato, iniziata nel 1980 con la “delibera quadro” e che aveva visto avvicendarsi sindaci, giunte ed assessori che non erano riusciti nel loro intento, schiacciati dalle pressioni e dalle opposizioni immobiliari.

Piano Benevolo 1997
Piano Benevolo 1997

Ma neppure questa variante generale verrą mai approvata definitivamente. Rettificata nel settembre del '97 per correggere alcuni errori e imprecisioni, la variante generale viene poi pubblicata tra il 1° ottobre e il 12 dicembre di quello stesso anno per raccogliere le osservazioni. Ne arrivarono in Comune 530 entro i termini.

Ma qualche giorno dopo, in seguito alle nuove elezioni amministrative (per termine del mandato quinquennale) cambia il sindaco (Colombo) e la giunta e da subito si pensa di integrare, correggere e modificare il Piano, appena adottato e pubblicato.

Ma di quel PRG e di quelle corpose modifiche introdotte, parleremo la prossima volta.

P.R.

la prima puntata: fine Ottocento, inizi Novecento
la seconda puntata: dal Piano di ampliamento del 1910 al PRG del 1949
la terza puntata: Dal PRG del 1949 a quello del 1959
la quarta puntata: Il PRG Piccinato: dal '64 al '71
la quinta puntata: dal PRG del '71 al Piano dei Servizi del 1980
la sesta puntata: La bozza di Piano del 1985


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 18 febbraio 2008