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Il Collegio della Guastalla
Una storia che viene da lontano
e si intreccia con la sistemazione in superficie di viale Lombardia



Il collegio della Guastalla

Una cartolina, una storia antica e una di oggi nel territorio; come in altri casi le cartoline diventano una testimonianza in sé, ma anche un richiamo di molti aspetti della nostra storia e dell'attualità.
Un complesso prestigioso, quello del Collegio della Guastalla, per storia e anche memoria architettonica, che rimanda ad una antica fondazione, a ruoli non usuali di personaggi storici e che induce ora anche a soppesare l'insensibile e assurdo progetto ideato dall'ANAS per la parte di territorio sopra la galleria di viale Lombardia a San Fruttuoso.

Il complesso è nato nel 1815 come villa della famiglia Pallavicini Barbò, mantiene un impianto di tipo neoclassico anche se molte parti sono state completate e ampliate, anche in altezza, in epoca recente (anni '30) e parti esterne, come la palestra, di non molti anni fa. Rimane l'impianto in questa grande area a parco (circa 45.000 mq). Vicino, poco più a nord un altro complesso segna il paesaggio. Il Castello del Torneamento (già illustrato in altra cartolina) . La conurbazione ha assorbito questi edifici un tempo diversi nel territorio, uno limitrofo all'antico borgo di San Fruttuoso e l'altro isolato nella campagna. Ambedue a contatto della strada per Milano come ben si nota dalla mappa del Catasto Cessato del 1857. Tra loro il Tiro a Segno che ha anche tristi memorie di esecuzioni.

mappa catasto del 1857
mappa catasto del 1857: A, Castello del Torneamento; B, Villa Pallavicini Barbo ( Collegio della Guastalla); C, Via Reale ( Statale 36); D Via del Torneamento ( via Ticino); E Via della Taccona

Perché in questa Villa si trova il Collegio della Guastalla sorto e operante sino al 1936 a Milano? Come è nata e a quale scopo questa storica fondazione, tra le più antiche e durevoli ?
Ancora poi, la realizzazione della Valassina e l'urbanizzazione hanno modificato il paesaggio e isolato, quasi nascosto questo patrimonio storico ambientale nel rapporto con la Città; ora si deve attuare, con il tunnel, la sistemazione sopra di questo. Cosa ci aspetta avendo auspicato la ricongiunzione storica e paesaggistica di questa parte della Città?
La presenza di questi complessi e in particolare della Guastalla ha insegnato qualcosa per il progetto ANAS?
Dico subito che c'è da restare amaramente sbalorditi.

Paola Ludovica Torello della Guastalla
Ritratto di Paola Ludovica Torello della Guastalla
Paola Ludovica Torello, contessa della Guastalla, apparteneva ad una nobile e ricca famiglia e, morto il marito, realizzò a Milano un complesso per ospitare ragazze in estrema difficoltà, accompagnandole con l'istruzione sino alla maggiore età.. Correva l'anno 1557 ed ai primi di novembre, con un primo numeroso gruppo aprì il collegio che poi avrebbe preso il nome della Guastalla .
Una istituzione importante, nuova, rivolta alle donne. Una fondazione che perdura dopo oltre quattro secoli anche se trasformata in molti aspetti. Una donna importante che aveva segnato il suo tempo tanto che alla sua morte fu vegliata da San Carlo Borromeo e che volle, pur profondamente religiosa, mantenere la laicità della sua istituzione. Una istituzione di grande umanità in un secolo di trasformazioni profonde politiche e religiose con guerre atroci e pestilenze che interessavano anche il Ducato di Milano dove passarono francesi e spagnoli.
La madre era una Pallavicini e, quasi una scelta della storia, il Collegio alla fine degli anni '30 si sposta a Monza nella Villa Pallavicini Barbò (a Milano fu espropriato lo splendido giardino per fare un parco pubblico). Così a Monza, segnata dall'opera di San Gerardo per l'Ospedale e quella degli Artigianelli del beato Pavoni, si aggiungeva quella della Torello.

Il complesso, come si è detto, è sito lungo viale Lombardia e l'interramento per un tratto della trafficata arteria della “nuova Valassina” preludeva alla ricomposizione della città prima interrotta. Il progetto originario di ANS era invece il contrario col mantenimento di una viabilità di attraversamento regionale anche in superficie e senza attenzioni di riqualificazione del paesaggio.

L'originario progetto ANAS
L'originario progetto ANAS

Da qui l'intervento della allora Amministrazione contro questa scelta, la partecipazione finanziaria con circa 12 milioni di Euro per una sistemazione di risanamento ambientale e urbano, non solo viabilistico. Infatti si deve tener conto che questa strada rappresenta il più importante accesso al complesso della Villa reale tramite Viale Cesare Battisti.

Il progetto dell' Amministrazione Faglia
Il progetto dell' Amministrazione Faglia presentato all'ANAS a Roma

Di fronte all'inerzia di ANAS il Comune predispose un progetto generale di riqualificazione e ricomposizione della Città . Lo presentò a Roma . L'ultima Amministrazione per cinque anni è stata debole, quasi silente, non ha riconosciuto (diceva che il progetto non c'era mai stato) il progetto presentato dal Comune e ora ci troviamo un progetto “aggiustato” malamente dall'ANAS. Progetto che presenta, a parere dello scrivente, gravi errori e soprattutto non ricompone la Città .
Fa persino finta di disegnare percorsi ciclabili che in realtà hanno la dimensione di percorsi automobilistici e per gli autobus, presenta quote in elevazione in alcuni punti senza controllo ambientale e paesaggistico, spreca grandi aree verdi per rotonde enormi e non necessarie, privilegia ancora l'attraversamento nord-sud su quello est-ovest tra i quartieri di Triante e San Fruttuoso, ha realizzato modifiche consistenti al progetto ed è necessario accertare se con approvazioni o meno, una scelta inerente il rischio che non ha, a parere di molti, interessato lo stato della intera viabilità collaterale esistente, non fa nulla per riconnettere le due importanti ville storiche presenti e il Borgo di San Fruttuoso.
Insomma un progetto privo della necessaria qualità e senza che sia del tutto chiaro se con modifiche approvate prima e regolarmente. L'intervento ha invaso anche aree agricole del PGT vigente. La Commissione comunale del Paesaggio non ha mai visto nulla!
Perché direte tutto questo, cosa centra con la cartolina della Guastalla? Bene la cartolina vi mostra il viale di ingresso, il progetto è redatto come non sapesse neppure cosa sta intorno.

Il progetto ANAS  presentato in pubblico a San Fruttuoso
Il progetto ANAS presentato in pubblico a San Fruttuoso

Davanti all'ingresso viene realizzato uno “sgabiotto” di uscita del tunnel. E' vero che non siamo all'ingresso della Villa Reale, ma comunque ad un complesso e un parco prestigioso per storia e memoria.
Ho partecipato a presentare osservazioni a questo progetto, come molti altri cittadini e comitati; l'Amministrazione sembra intenzionata a riprendere il progetto che il sindaco Faglia aveva inoltrato e che poneva la ricomposizione paesaggistica e urbana al centro del progetto stesso.
Spero che tra gli errori di anni brutali che vengono giustamente corretti, ci sia anche questo e ne saremo tutti grati se continuerà l'idea di un “parco lineare” con cannocchiale sulle Alpi, in futuro viste anche a piedi e in bicicletta nel verde e non solo col rombo del motore e la puzza del gas.

Alfredo Viganò

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  3 novembre 2012