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Linea diretta dal consiglio comunale
a cura di Elena Colombo

municipio 1932

il municipio nel 1932 - archivio biblioteca Civica



Le "cronache" di Armando Pioltelli della scorsa legislatura
GENNAIO - MAGGIO 2007
ANNO 2006
ANNO 2005
SETTEMBRE - DICEMBRE 2004
GENNAIO - LUGLIO 2004
ANNO 2003


I commenti sono stati separati dalla cronaca e debitamente evidenziati.
Con la partecipazione di Alfredo Vigaṇ.


CONSIGLIO COMUNALE DEL 10 dicembre 2007

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INTRODUZIONE
Consiglio prima di Natale che comincia purtroppo con la commemorazione dei morti sul lavoro a Torino.
Un gravissimo lutto che si aggiunge ai tanti morti o menomati sul lavoro per la insufficienza di adempimenti per la sicurezza. La tragica conseguenza di eventi sul lavoro è quasi sempre dovuta al non rispetto e tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, pur essendo dotati di leggi adeguate che non vengono rispettate. Troppo inadeguati i controlli e anche i deterrenti per chi non rispetta la legge. Prima del tributo di un minuto si silenzio intervengono tutti i capigruppo e il sindaco. Dal loro insediamento le più alte cariche dello Stato hanno invitato tutti ad affrontare con assoluta determinazione la situazione che vede troppi morti sui luoghi di lavoro. Si sottolinea anche il fatto, da parte della minoranza, che il Comune deve dare il buon esempio nell'assegnazione degli appalti e nella verifica durante il corso dei lavori.

Alle 20,30 il via del Consiglio.

Assenti gli assessori Sassoli, Romani, Mangone, Carugo.

Fase preliminare

Longoni: (tramite Pilotto) presenta una interpellanza urgente che interessa la sicurezza su via Buonarroti, via Fermi.
Pilotto: interviene sulle nomine fatte dal sindaco nei vari consigli di amministrazione e sottolinea che dovrebbero essere dati ai consiglieri almeno i curricula delle persone nominate (in effetti sovente appaiono nomine del tutto partitiche senza chiare competenze tecniche o esperienze adeguate per i fini di amministrazione degli enti e delle aziende e con la nomina non ci si prende neppure la briga di spiegare il perché al consiglio. Si è in sostanza ritornati a un passato di non trasparenza e che si pensava superato da anni).
Ascrizzi: interviene presentando la recentissima (giorno prima) novità della nascita di “un nuovo soggetto politico”: la Sinistra e l'Arcobaleno, sottolineandone l'importanza nel quadro politico nazionale.
Pepe: ne prende atto sottolineando che si deve avere rispetto di scelte storiche.
Scanagatti: formulati auguri sinceri per la riuscita di questa nuova avventura politica, interviene sul problema della messa in opera di antenne per la telefonia mobile in città. In via Enrico da Monza si sta installando un'antenna vicino alla scuola di via Raiberti (inizio lavori il 4/12). Si rischiano danni reali per l'inquinamento elettromagnetico. A quanto si legge sulla stampa, l'assessore cerca di scaricare delle responsabilità sul passato, ricorda che l'amministrazione Faglia ha agito per tutelare i cittadini sin dall'atto della domanda dell'operatore Siemens e che la legge ammette solo i “gestori” (in effetti la Siemens non ha direttamente ottenuto concessioni statali per la gestione di questi servizi ma opera su mandato di altri). Segnala anche che lo stesso PGT appena approvato, all'art. 19 delle norme impone l'obbligo della valutazione di impatto paesistico. Al TAR su questa questione specifica vi è stata una alternanza di sentenze. In ragione dell'ultima l'amministrazione Faglia ha fatto il proprio dovere e ha inoltrato ricorso al Consiglio di Stato al fine di tutelare la cittadinanza. L'attuale amministrazione invece come e quando ha risposto alla comunicazione di inizio lavori? Ha proceduto per il ricorso al Consiglio di Stato? È grave che dalla comunicazione lavori da luglio e poi ai primi di ottobre, sino 4/12 (inizio lavori) non si sia fatto nulla!
Civati: interviene sulla questione Parco e Villa reale con un articolato intervento che affronta il futuro di questo grande patrimonio pubblico che rischia di essere trasformato da un'ipotesi che spinge a un'ulteriore privatizzazione di questo bene basandosi su un concetto “consumistico” invece che volto alla conservazione e tutela del bene sviluppandone l'uso pubblico per funzioni culturali, sociali, educative e sportive per la salute psico-fisica dei cittadini. Importante quindi la “Fondazione” per meglio gestire il parco e la Villa: in questo senso sarebbe stato utile sapere con chiarezza i contenuti dell'accordo Milano, Monza. Chiede che venga informato nei dettagli il consiglio; la scadenza delle concessioni (in particolare dell'autodromo), chiede quali le proposte e le intenzioni e quali i momenti di confronto e consultazione in consiglio e nella città (cita anche il progetto “guida sicura” all'autodromo di cui non si conosce nulla come impatto ambientale nel parco). Oltre al Golf e all'Autodromo ci sono altre concessioni, come ad esempio Costa Alta. Segnala inoltre l'attenzione che si deve avere per il problema grave della moria degli alberi nel parco.
Riga: segnala la questione del parcheggio di via Volta. Parcheggio interrato del Comune ma utilizzato da molti che utilizzano il radiocomando: chiede in base a quale disposizione o convenzione, che venga reso disponibile per tutti e che venga controllato se vi è un uso illegittimo. Chiede inoltre che venga posizionata una centralina in via Gramsci per il rilevamento dell'inquinamento da polveri sottili.
Marrazzo: richiama di non aver avuto alcuna risposta alla sua interpellanza su cascina Bastoni del 7/07 (che concerne le modalità di conduzione dei lavori pubblici e la “proroga” per andare oltre i termini contrattuali). Evidenzia che nella determina (atto del funzionario dirigente) che ha segnalato e letto viene concessa una proroga ai lavori in ragione della: presenza di eternit nel sottotetto, situazione ammalorata dell'orditura del tetto. Solo che non risulta che vi sia un piano per lo smaltimento dell'eternit come impone la legge e quindi, se la segnalazione è esatta, i casi sono due, o si è smaltito irregolarmente ed è grave, o peggio ancora si è detta una cosa inventata. Chiarisce poi che la legge Bassanini va applicata sino in fondo. Prolungare i tempi contrattuali senza chiare ragioni fa passare il messaggio che “il settore pubblico non funziona”. Sottolinea la gravità del fatto e chiede di insediare una commissione consiliare speciale che verifichi se si è proceduto correttamente nell'appalto pubblico citato. Continua intervenendo sull'housing sociale rilevando che è in atto già con l'amministrazione precedente (coniugando ad esempio aspetti residenziali pubblici, commercio, diritto dei cittadini e all'accoglienza). Presenta quindi una mozione per verificare, negli interessi pubblici, la regolarità dei comportamenti sopra evidenziati.
Mancuso: denuncia, all'inizio del suo intervento, che in aula mancano molti consiglieri di maggioranza (al momento presenti 10 su 25, solo tre assessori mentre è assente anche il sindaco). Richiama l'intervento di Pilotto che condivide dato che anche loro (pur essendo di maggioranza come gruppo Libertà) vogliono conoscere i curricula di chi è stato nominato nelle aziende comunali.
Villa: interpella e segnala che all'incrocio di via Pompei/via Borsa sono necessari archetti salva pedoni. Sottolinea lo sgombero avvenuto a Sant'Albino in via D'Agrate (alloggio occupato abusivamente). Fatti incivili perché le case vanno assegnate secondo le regole. Ricorda le ordinanze dei sindaci del nord, che intendono agire contro i clandestini (Cittadella). Si riferisce all'obbligo di dimostrare le condizioni economico–sociali per ottenere la residenza senza ricorrere all'assistenza sociale. Raccomanda al sindaco di adeguarsi all'ordinanza di altri comuni come apparso sulla stampa e come risultato legittimo. È soddisfatto per l'Ambrogino d'oro a Michele Brambilla, giornalista e vice direttore di Libero.
Faglia: si congratula a sua volta per la nuova formazione politica della Sinistra Arcobaleno, volta alla pace e alla solidarietà. Segnala che quest'anno la “distribuzione” delle bancarelle degli ambulanti è stata fatta senza logica; chiede se vi sono state raccomandazioni per i nuovi, se ha deciso l'assessore senza sentire alcuno o hanno fatto gli uffici e quali. Sarebbe meglio, vista la convenzione scaduta con gli ambulanti, che l'assessore facesse autocritica. Presenta un'interpellanza.
Fondazione Parco e Villa: chiede al presidente di richiamare in aula l'assessore Maffè, dato che l'argomento interessa il suo assessorato per una serie di informazioni e chiarimenti sulla firma dell'accordo sulla Fondazione e sulla concessione Sias, temi già richiesti nel precedente consiglio, con la presentazione di una specifica interpellanza. Poiché Maffè non si presenta in aula si riserva di riprendere l'argomento successivamente. Viene presentata specifica interpellanza.
Per la sicurezza sul lavoro, a nome della minoranza presenta un Ordine del Giorno da discutere nei prossimi consigli. Infatti, sottolinea, ci possiamo dotare come comune di un “codice etico degli appalti”, applicato in molti comuni di vario orientamento politico (per esempio la presenza di cordate in sede di offerta e poi il ricorso a subappalti). Sottolinea la necessità di un protocollo di intesa per un miglior controllo delle gare di appalto per lavori pubblici e per la stessa sicurezza. In quanto alle ordinanze citate (rivolgendosi all'ass. Romeo) e per il problema immigrazione sottolinea la serietà del problema che non deve diventare strumento di segregazione, bisogna operare per l'integrazione. La nostra costituzione parte dal concetto di eguaglianza, di aiutare chi parte svantaggiato. La Brianza è sempre stata aperta e solidale non deve degradarsi a scelte sub-culturali.
Ghezzi: interviene per chiedere la chiusura della fase preliminare dopo l'ultimo prenotato.
Viganò: dopo aver dichiarato come Marrazzo la preoccupazione sulla proroga dei termini alla Cascina Bastoni (le giustificazioni poste sono inesistenti dato che chi accetta un appalto verifica i luoghi), riprende la questione antenne per la telefonia mobile. È inaccettabile che siano passati mesi senza che si sia fatto nulla. Il piano delle antenne adottato dalla precedente amministrazione (il secondo) andava concluso per tempo e ricorda la propria interpellanza. Vi sono già stati casi di maggior attenzione (amministrazione Faglia) con l'intervento del sindaco per fermare i lavori non autorizzati. Bisogna attenersi al principio della massima precauzione a tutela della popolazione. Bisogna rispettare il regolamento e le norme del PGT, mantenere il ricorso al Consiglio di Stato. L'antenna in prossimità della scuola e su edifici testimoniali di cortina in via Enrico da Monza (vedi Scanagatti) non è regolare e va rimossa. Rileva poi che sulla decisione di uscire dalla causa al Tribunale delle acque (fasce di rischio di esondazione del Lambro senza preliminari precauzioni) si è subito fatta la determina per le spese, dando atto del danno per l'amministrazione. Avverte che la approvazione del PGT comporta obblighi inerenti il bilancio. Fa anche, per le feste, complimenti all'ass. Mangone dato che, almeno una volta non distrugge ma rispetta le proposte della precedente amministrazione (approvazione del progetto definitivo di “moderatori” del traffico in via Amati e Don Sturzo. Senza però il parere della commissione edilizia). Presenta interpellanza sullo stato di attuazione del piano particolareggiato dell'area dismessa del Cotonificio Cederna (il primo nella città di Monza, fatto dall'amministrazione Faglia) per le parti pubbliche e private e per l'edilizia convenzionata per prezzi di vendita e affitti.
Vimercati: ricorda che i Savoia hanno chiesto danni agli italiani e che sarebbe meglio il contrario. Fa riferimenti anche, rivolto all'ass. Romeo all'incendio di Corso Milano. Riprende poi la questione della residenza richiamando la questione del reddito minimo (400 € al mese) sotto il quale è difficile sopravvivere. Alcuni cittadini pericolosi socialmente non devono avere residenza anche per tutelare le fasce deboli come gli anziani. Secondo lui i sindaci “sceriffo” sono stati promossi anche dalla sinistra.
Scanagatti si rivolge al presidente facendo notare la richiesta di Ghezzi e l'accoglimento “antidemocratico” del presidente e a violazione del regolamento delle sedute. Non si può impedire ai consiglieri di esprimere il loro parere. Non condivide le posizioni dell'ass. Romeo e di Villa, ma ne riconosce la legittimità politica. Sono però temi che vanno preventivamente discussi in consiglio, se se ne ha il coraggio, prima di prendere provvedimenti. Si associa al richiamo della Mancuso: molti consiglieri di maggioranza fanno presenza e poi spariscono per due o tre ore. Quando si va via il badge va estratto, se non vi è una finta presenza.

Segue poi una breve fase di contestazione del comportamento del presidente che impedisce ai consiglieri di opposizione di continuare il dibattito come il regolamento consente.
Intervengono: Marrazzo (perché la sua mozione venisse discussa in serata, il presidente invece parla del prossimo consiglio); Ascrizzi, che ribadisce la necessità di continuare il dibattito essendoci consiglieri iscritti; Ghezzi, che ribadisce la propria mozione che di fatto vuole impedire ai consiglieri iscritti di parlare). La mozione viene approvata. Montalbano censura il comportamento del presidente.
Bubba: rileva che si apprendono cose importanti dalla stampa invece che correttamente dagli assessori.
Ass. Antonicelli: segnala che in via Monte Cervino la Pista ciclabile è cancellata e da tempo non si pulisce. Inoltre secondo lui il mercato in via Nievo deve tornarci.

Chiusura della fase preliminare

Viene qui chiusa la fase preliminare anche se alcuni consiglieri, ancora iscritti a parlare, protestano perché il presidente calpesta molto spesso il regolamento e abusa dei suoi poteri. Faglia lascia l'aula per protesta in quanto non gli viene concesso il secondo intervento, di suo pieno diritto, precedentemente preannunciato sul tema Fondazione Parco e Villa e concessione Sias.

Si passa all' ordine del giorno n. 22 - deroga per l'installazione di un'antenna di telefonia mobile all'autodromo (deroga ammessa dal regolamento solo col parere del consiglio perché in contrasto col regolamento stesso e già avviata come procedura da tempo). Viene illustrato dall'ass. Boneschi.
Scanagatti: chiede preventivamente di sapere se l'antenna è già stata messa.
Ass. Boneschi dice che non sa e non può escluderlo perché è passato molto tempo dalla richiesta.
Viganò: rileva che si tratta di antenna sopra edificio dell'autodromo dove ve ne sono altre consentite in epoca passata (prima del regolamento), in zona dove il regolamento stesso le vieta come in tutto il parco. Ritiene che sia stata già messa senza attesa della deroga, meglio verificare. È necessario mantenere attenzione ai problemi dell'inquinamento elettromagnetico. Ricorda che il consiglio (amministrazione Faglia), anche con l'attenzione dell'allora minoranza si era espresso all'unanimità sulla necessità di potenziare le micro o nanocelle, per maggior precauzione verso la salute dei cittadini (vi sono stati interventi nel centro storico e nel parco). Oggi, lo si è visto anche per via Enrico da Monza, l'attenzione sembra diminuita e non si sa cosa succede. Nella delibera non è chiaro se vi sono impegni (previsti dal regolamento) per la dismissione dato che bisogna risanare anche a fini ambientali una situazione incresciosa su cui si era già chiesto un progetto. Chiede di conoscere anche il parere del Parco Lambro. Per i tempi lunghi nulla impediva di porre una antenna provvisoria per le manifestazioni.
Ascrizzi: interviene meravigliandosi e chiedendo se stiamo discutendo di una cosa già fatta e fuori dalle regole.
Ass. Boneschi: cita alcune dichiarazioni in consiglio di Viganò quando era assessore.
Scanagatti: informa che è in corso una raccolta firme di cittadini contro l'antenna di via Enrico da Monza. Risulta che l'impianto all'autodromo si dia già per installato. Ne consegue che si sta parlando di votare una sanatoria e non una deroga.
Sindaco: interviene per dire che non è sicuro che ci sia già l'antenna all'autodromo; che il regolamento comunale parla di 75 metri di distanza da edifici di interesse pubblico, come le scuole, ma che la legge dello stato sopravanza il regolamento del Comune, afferma che “forse non si potrà fare nulla” .
Vigano: ribadisce che non è vero che il comune non può intervenire, poteva, e continua a lasciare scorrere tempo a favore dell'operatore che sembra aver commesso un abuso. Il Consiglio di Stato, anche recentemente, si è espresso sul fatto che i comuni non possono imporre limiti di natura “sanitaria” (come potenze, etc.) più limitativi della legge, ma ha anche confermato che i comuni possono regolamentare la materia a maggior tutela della popolazione. Condivide il parere di Scanagatti: siamo di fronte a una sanatoria o a una deroga?

A questo punto anche qualcuno della maggioranza è contrariato perché nessuno sa o ha avvertito e controllato se l'antenna c'è già oppure no. Il presidente pertanto, visto l'andazzo anche tra i suoi, rimanda ad altra seduta questo e il punto successivo dello stesso tenore.

Ass. Gargantini presenta l'altro punto relativo al Piano delle Edicole dicendo che necessitano sei edicole e che ora ce ne sono 56.

Segue una breve discussione: Ascrizzi (propone un emendamento sulle distanze tra le edicole da 250 a 300 metri.), Rossi e Petrucci (con delle brevi raccomandazioni per l'attuazione), Scanagatti (ricorda la figura dell'edicolante Patrini e le modifiche oggi intervenute), Riga (concorda con Scanagatti), Ass. Carugo (conferma la scelta del piano altrimenti inattuabile).

Si passa poi alla votazione dell'emendamento, che non viene approvato, e all'approvazione del piano delle edicole.

Segue un breve rinfresco, con l'assenza di quasi tutta la minoranza.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 29 novembre 2007

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INTRODUZIONE
Finisce un lungo periodo di vari tentativi e confusioni che durava da circa trent'anni.
Monza ha da questa notte un nuovo Piano.

È una serata importante, particolare, è stato illustrato nella seduta precedente il Piano di Governo del Territorio. Il primo di una grande città di Lombardia, adottato dall'amministrazione Faglia e che pur con qualche ritardo favorito dalla proroga regionale ad hoc per Monza (non è la prima “attenzione” regionale sull'urbanistica monzese e non sarà l'ultima, qualcuno pensa già a modificare ancora la legge per le aree agricole, che con la legge 12, dopo l'approvazione del PGT, diventano di competenza urbanistica anche della Provincia).
Certo è particolare perché, pur con motivazioni diverse, la serata anzi la nottata si conclude con l'approvazione del PGT da parte di tutti, compresa una maggioranza dove siedono in buona misura anche quelli che avevano presentato quasi 20.000 emendamenti (credo un record nazionale) per cercare di impedire la adozione del piano al termine della precedente amministrazione.
Se qualcuno ha dovuto turarsi almeno una narice, è stata la minoranza date le modifiche introdotte che sembrano “oggetti misteriosi” in molti casi. In Consiglio sono state controdedotte le modifiche o meno apportate a seguito delle osservazioni presentate nel periodo di pubblicazione e a cui si è risposto con: “Accolta”, oppure “Parzialmente accolta”, oppure “Non accolta”, o ancora “Non luogo a provvedere”. 520 osservazioni comprese quelle presentate fuori termine. Con l'amministrazione Faglia la minoranza di allora, esclusa la Lega (parlando di quelli oggi in consiglio), si rifiutò di partecipare alla Commissione o ad altri Tavoli di confronto (è giusto sapere che pochi erano gli emendamenti della Lega, che se ne discusse e che solo la carica dei 20.000 impedì una ragionevole soluzione che vedeva la Lega volta alla “astensione” sul Piano, riconoscendone molti contenuti. L'attuale minoranza ha invece chiesto, anche in consiglio, un Tavolo di confronto negli interessi della città e senza pregiudizi. È stato ottenuto per atteggiamento del sindaco e non certo dell'assessore che ha accettato “obtorto collo” (vi è stato un duro confronto nella maggioranza tra chi voleva far fallire il Piano, chi voleva prender tempo chiedendo alla regione sei mesi per rifarlo, chi voleva già modificarlo dove si concentrano alcuni interessi e ripubblicarlo, chi, e fortunatamente tra questi il sindaco, che sembra abbia anche minacciato di andare a casa, diceva di approvarlo e poi vedere dopo per eventuali cambiamenti). Il confronto è stato utile perché quasi tutte le osservazioni avevano trovato parere di possibile convergenza tra tutti (ne erano rimaste in essere quattro). A questo punto è intervenuta l'inopportuna proroga regionale ad hoc per gli amici di Monza (intendo amici della maggioranza regionale) e i due mesi in più hanno comportato la “rivisitazione” da parte della maggioranza o di qualcuno della maggioranza con stravolgimento dei pareri già espressi dagli uffici tecnici oltre che al Tavolo di confronto politico.
A questi stravolgimenti ci si rivolge quando si dice che la minoranza ha dovuto turarsi le narici (frase detta dall'ass. all'urbanistica, malamente citando anzi capovolgendo il riferimento di Montanelli che si riferiva anche alla questione morale). Comunque le modifiche non hanno stravolto il Piano anche se nella loro singolarità sono molto indicative e anche “pesanti”, avremo modo di guardarle bene nel tempo. Questo ha permesso di arrivare al dunque e all'approvazione. In realtà la maggioranza ha detto in queste settimane che non condivideva il Piano, ma l'ha votato, senza chiarire mai alcunché nel merito se non le generiche frasi fatte: “Il Piano è troppo rigido” (tutti forse sanno in riferimento a che cosa!), “…è frutto di una concezione poco liberale” (si sono confusi con “liberista”, cioè privatistico, il piano sarebbe troppo attento agli interessi pubblici). Non altro. Nulla se non come chiarimento dalla minoranza sulle novità della legge e del Piano come ad esempio il fatto nuovo della “non conformazione delle aree” nel Documento di Piano. Non gli andava bene, però gli è piaciuto introdurre qualche zuccherino.
Le cose gravi, in sostanza, sono state: a) la previsione di aree anche estese e di ristrutturazione urbanistica da realizzarsi con semplici permessi di costruire (quindi niente aree verdi e a parcheggi pubblici nei quartieri, ma solo case e valori immobiliari da vendere); b) aumento di indici senza regole e spiegazioni ma quasi a casaccio, ma tutti con aumento delle cubature e riduzione di verde e servizi; c) dimenticanza palese per “l'edilizia residenziale convenzionata” per alloggi a prezzi controllati, anzi in alcuni casi si è tolta l'indicazione presente nel Piano.
Sempre per turarsi poi , tra loro, hanno inventato un “elenco dei magnifici 24” (proprietari di aree si intende) per i quali si ventila una promessa futura con variante al Piano. Resta il fatto comunque, anche se lanciano fumogeni, che sono dei NO (come ha sostenuto l'attuale minoranza di centro sinistra) alle modifiche proposte dalle osservazioni e che riguardano più di un milione di mc. su aree di fatto agricole e che sono ed erano (vi ricordate il Piano Benevolo?), nel parco di cintura urbana.
Un particolare sugli emendamenti che non sono stati discussi con parere di non ammissibilità. In realtà poco ammissibile era il parere dato e portato in consiglio. Dato che a molti se non tutti faceva comodo, pur per diverse ragioni, non entrare nel merito degli emendamenti. La cosa è passata quasi senza discuterne. Non è bello ma è stato almeno utile per l'approvazione del PGT.
Alfredo Viganò
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Assessori assenti: Di Lio, Arizzi, Mangone

La serata comincia bene: data l'importanza del tema, nessuno si iscrive per interventi preliminari.
Dopo un po' di trambusto con riunione di capigruppo per stabilire la regole della discussione e degli eventuali “conflitti di interesse”.
Il presidente raccoglie le note dei consiglieri che per ragioni di parentado o interesse specifico debbono assentarsi nella votazione che li interessa. (la votazione avverrà poi singolarmente su queste osservazioni con l'assenza dei consiglieri incompatibili).

Ass. Romani
: chiede comunque che il segretario legga le disposizioni di norma in materia. Cosa a cui il segretario provvede.
Viganò: precisa che la questione non riguarda solo i parenti ma anche interessi diversi (società, compromessi immobiliari, etc.), il che non va sottovalutato.
Brioschi: chiede al segretario di chiarire bene anche questo aspetto precedentemente non esplicitato.
Segretario: sottolinea che chi trae un vantaggio a vario titolo da una votazione specifica si deve assentare.
Scanagatti: affronta la questione delle modalità di voto, quando chiarire le possibilità di emendamento e in particolare sulla votazione sugli emendamenti stessi.
Ghezzi: (contrario alla mozione sulla votazione degli emendamenti alle controdeduzioni) ritiene che le modifiche innescherebbero “un meccanismo a cascata, a domino”. La mozione viene respinta con i voti di maggioranza.


La discussione generale inizia alle ore 21.44.

Faglia: si rammarica per la non ammissione degli emendamenti -che erano pochi- sulle controdeduzioni (18) e solo tre sul testo della delibera, anche per facilitare i tempi di approvazione del PGT. La città aspetta da molti anni dopo piani adottati e mai conclusi. Ricorda il Tavolo di concertazione e il ben diverso comportamento della minoranza attuale in riferimento a quella con la sua amministrazione. Monza è stata per molto tempo fanalino di coda dell'urbanistica. Il piano vigente ha 40 anni ! Il nuovo piano dà certezza, per tutti, per gli stessi operatori e gli utenti. Perplesso che la proroga regionale non sia servita per le circoscrizioni che hanno avuto solo 10 giorni per il parere e che pure hanno usato bene. Il piano fa scelte importanti: la competitività, la collaborazione tra risorse pubbliche e private, gli incentivi, quelli economici per le aree agricole e la loro fruizione nei parchi.
Cosa è successo invece in un mese e mezzo? Scelte non certo condivisibili per molti aspetti (aree sistema, aree di completamento senza standard di parcheggio e verde, indici eccessivi e non omogenei per tutti, aree verdi rese edificabili). Si sono cambiati gli indirizzi espressi al tavolo di confronto. Importante il parere delle circoscrizioni, a cui va data stima e apprezzamento e che la giunta non ha tenuto in alcun conto. Vi sono stati nelle circoscrizioni pareri unanimi o comunque condivisi tra minoranza e maggioranza. Cita alcune parti del pareri delle circoscrizioni. Interrompe provvisoriamente l'intervento per un problema di voce e riprenderà più tardi.
Scanagatti: sottolinea che si possono anche perdere le elezioni ma che oggi si dimostra che la cultura cresciuta in città su questi temi negli ultimi cinque anni è vincente. Cultura che è diventata di fatto maggioranza per una città capoluogo di provincia. Noi abbiamo lavorato per questo e ora raccogliamo ancora la sfida e vogliamo vedere se anche la maggioranza sarà capace di fare e cosa. Non si potrà stravolgere il piano dopo l'approvazione e la maggioranza dovrà operare per trovare incentivi per le aree agricole. Il senso di responsabilità delle minoranze si dimostra oggi veramente forte negli interessi della città e lo sarà con l'espressione di voto. Ricorda che Piccinato nel 1971 di fronte alle modifiche introdotte non firmò il piano. Dopo l'approvazione si aprirà una fase nuova e si debbono chiudere i contenziosi. Rileva che al tavolo di confronto si era usciti con differenze modeste. I 60 giorni di proroga sono stati usati male, non a un tavolo, con trasparenza, ma nelle “segrete stanze” del palazzo e il risultato è stato il peggioramento della delibera e del provvedimento. Fa alcuni esempi: l'area dell'oss. 92 dove ancora c'è la targa del disastro ferroviario con 72 vittime (diventata di completamento pur essendo area in dismissione e di trasformazione); la 134, da residenza storica con parco, villa Cappuccini, in origine convento citato dal Manzoni (con la previsione di palazzine di completamento residenziale, nel parco); la 118 di via Bergamo (con la previsione di distruggere il solo giardino della zona con semplice permesso di costruire senza parcheggi e verde ove realmente necessitano). Si chiede come sia possibile essere così poco equi (es. la 189 dove da una zona industriale si passa a residenziale di completamento mentre due vicini vengono respinti pur essendo nella identica situazione). La 425 grida vendetta (la procedura è veramente oscura passando da una grande area di servizio a completamento residenziale senza neppure la possibilità di convenzionare per i servizi). Ritiene che i quartieri avranno problemi al loro interno. Resta comunque ferma la volontà di approvare il piano senza precludere che gli aspetti negativi verranno posti alla attenzione della città.
Ascrizzi: afferma che ha apprezzato l'intervento di Romani dal punto di vista politico. Dice poi che questi grandi temi non arrivano ai cittadini. Esempio quello della città sostenibile. Tutti dovrebbero potersi esprimere perché la popolazione è attenta alla qualità del territorio. Ci vuole attenzione al verde, al consumo di territorio, alle abitazioni per i giovani, e attenzione per la famiglia. Ribadisce che questo PGT è dentro la visione della città promossa dalla precedente amministrazione, oggi minoranza. La maggioranza attuale avrà il merito di concludere l'iter ma a noi va quello di aver redatto e adottato, con grande responsabilità, questo PGT, per una crescita sostenibile.
Viganò: afferma che l'ass. Romani ha fatto una valutazione politica, ma dietro alle sue parole c'è dell'altro. Un forte contrasto nella maggioranza dove è prevalsa la tesi del sindaco e non dell'assessore. Se il Piano viene approvato anche dall'assessore (che ha presentato la delibera) significa che è stato valutato. Sarebbe davvero immorale che chi presenta una delibera da approvare la ritenga sbagliata. Preferisce credere che è prevalso l'interesse pubblico anche perché ritiene che la città e gli stessi operatori si siano espressi perché il piano venga approvato. Con questo piano la città (la terza di Lombardia) volta pagina e qualsiasi cosa si faccia dopo, dovrà fare i conti con le scelte di questo piano. Il vero dibattito urbanistico comincia dopo l'approvazione. La novità della legge 12 è nella “non conformazione delle aree” nel Documento di Piano e quindi nella nuova forma di negoziazione che sembra non essere compresa. La VAS (valutazione ambientale strategica) che accompagna il piano non deve essere sottovalutata. Vi sono aspetti che critica nella presentazione dell'assessore: chi dice che il piano è rigido perché nasce dal PRG che la Regione ha impedito di approvare, sbaglia. Il PGT è preciso grazie agli studi del PRG e ciò è meglio perché risolve tanti piccoli problemi e attenzioni alla qualità della città in visione pubblica. Trasparente e chiaro, non generico, per i cittadini e un valido strumento di confronto per modifiche che devono essere migliorative. Il piano è preciso perché risolve molti piccoli problemi attesi da anni da parte di tanti cittadini che non avevano avuto risposta per decenni da amministrazioni disattente. Il piano ha puntato sui quartieri e le scelte devono dire nei particolari ai cittadini cosa si può fare. Il piano detta anche regole trasparenti per la negoziazione tra risorse pubbliche e private, non una “contrattazione” volta a stravolgere e rivedere il piano (come qualcuno sostiene senza conoscere bene la legge) ma a fare competere i privati per le realizzazioni previste nel Documento di Piano. Questa è la corretta interpretazione della legge 12. Il piano si basa sul convenzionamento degli interventi riportando attenzione al consiglio comunale nelle scelte della città mentre per i decenni passati la città si è espansa senza il controllo pubblico del consiglio e per semplici permessi di costruire senza adeguati ritorni pubblici. Grave anche il fatto che la giunta avverta, in delibera, 24 privati (elenco speciale di cui molti in zona agricola, parco di cintura urbana) dicendo che farà delle varianti. Come se tutti gli altri cittadini in aree agricole non avessero pari diritti e attenzioni di fronte al comune. Una specie di anticipazione della “pubblicizzazione” prevista dalla stessa legge, ma “al contrario” e mirata solo per alcuni. Il piano viene approvato perché non era attaccabile nel merito checché ne dica l'assessore. Purtroppo le ultime modifiche hanno aspetti di iniquità. Ci sono alcune aree B di completamento a piano attuativo preventivo mentre altre no e non si capisce il perché. Ci sono aree di trasformazione ai sensi della legge 12 che invece sono zone B di completamento, misteriosa nuova area di trattamento rifiuti anche industriali in zona a parco a contatto con la residenza (via Monviso) e si potrebbe continuare come detto negli emendamenti che non si vogliono votare compresi i tre alla delibera. Parere un po' di fantasia quello che toglie al consiglio la sua potestà di giudizio. Afferma che non lo contesta solo perché stasera è comunque prevalente l'interesse pubblico di approvare il piano. L'assessore dice che il piano non è “liberale”. Penso che non l'ha letto dato che introduce il concetto di “competività” tra gli interventi e dà più importanza all'impresa che al ruolo della proprietà, come richiesto dalle stesse associazioni imprenditoriali, mentre la scelta dei “24” proprietari sembra andare in senso illiberale a favore della rendita. Termina presentando 8 raccomandazioni al presidente e all'amministrazione chiedendo che restino agli atti (è un modo almeno per lasciare agli atti precise indicazioni su quanto contenuto anche negli emendamenti). Nelle raccomandazioni sono elencate le preoccupazioni inerenti le modifiche introdotte con le controdeduzioni e quali strumenti, già previsti dal piano, usare per causare meno danni pubblici.

Faglia: riprende con chiara determinazione il suo intervento su alcuni punti: nei 60 giorni si è passati a pesanti edificabilità nuove e senza piano attuativo (si veda in particolare l'emendamento n. 1). Sono stati fatti accoglimenti sporadici e senza criteri (parla di mercatino di bassa bottega); non si è posta attenzione e si è peggiorata la questione di edilizia convenzionata per alloggi a prezzi controllati (si veda l'emendamento n. 2). Problema oggi grave per la città (ricorda quanto già fatto dall'amministrazione precedente e che ad esempio, vi sono interventi per 2400 alloggi che se convenzionati al 20% avrebbero dato 466 alloggi a prezzo calmierato). Il consiglio si assume una grave responsabilità non consentendo di votare questi emendamenti. Invita infine il sindaco a rispettare i contenuti ereditati. Il PGT non è un ponte per altre cose da fare dopo, non è ideologico ma è uno strumento valido per governare la città nel futuro.
Sindaco: afferma di essere un politico con difetti. C'è rispetto per il lavoro svolto in precedenza. La lega nel '92 aveva subito dato l'incarico per il nuovo piano regolatore. Su 530 osservazioni il disaccordo di oggi riguarda una quarantina di casi che, sostiene, non sono fondamentali per il futuro della città. Dice che ingoia il rospo ma per il futuro bisogna capirsi sulla questione politica. Sul caso Villa Cappuccini afferma che il giardino non sparisce e che vi è senso di responsabilità sia da parte della minoranza che della maggioranza. Fa i complimenti agli uffici per il lavoro svolto. Per le divergenze afferma che è stato critico con Forza Italia in passato ma che oggi interpreta bene il ruolo di maggioranza relativa e l'assessore ha gestito il tutto con molto equilibrio. Ricorda che già al tavolo si era d'accordo su almeno 490 osservazioni. Ribadisce (riferendosi probabilmente ai “singolari” 24) che vi sono aree che possono rappresentare un disastro o una risorsa a seconda di come vengono usate e ricorda il piano Benevolo. La nostra delibera mette comunque il comune in posizione di forza.
Ass. Romani: introduce con qualche riferimento agli interventi di Ascrizzi e Viganò per poi attaccare l'intervento di Faglia che definisce come una caduta di stile in particolare per la definizione di “mercatino di bassa bottega”. Sostiene che vi è stata un'analisi approfondita che lo ha appassionato. Spera in futuro nella collaborazione. Ribadisce l'intenzione di fare a tempi brevi delle varianti (si riferisce ai 24 privilegiati). La legge 12 ha insegnato, afferma, a collaborare coi privati e a “contrattare” con gli stessi per gli insediamenti. Afferma poi che è una forte innovazione. Vi sarà confronto con la città e i cittadini e si augura che non vi siano muri ideologici.
Petrucci: critica l'intervento di Faglia sentendosi offeso dalle affermazioni fatte. Dice poi che il piano è rigido e che non si sono ascoltati i cittadini (probabilmente non sa cosa si è fatto dato che il piano è sempre stato in ogni fase confrontato in pubblico contrariamente a tutte le situazioni precedenti). Parla di danni a famiglie che hanno aree di confine. Anche lui dice che si faranno varianti in futuro. Anche le aree verdi periferiche devono essere vivibili.
Villa: ribadisce che si fa quanto espresso anche in campagna elettorale. Ritiene che l'approvazione consente una salvaguardia del territorio per poter operare future varianti (punto 4 dei 24 della delibera proposta). Ringrazia, come aveva fatto anche Faglia, le circoscrizioni per il lavoro fatto. Se la prende con la circoscrizione 3 invocando un eventuale intervento legale (non si è capito bene per cosa).
Scanagatti: rifiuta il modo di alcuni interventi precedenti di attribuire giudizi sugli interventi. Ribadisce che c'è chi, come la minoranza attuale, ha maggior senso delle istituzioni di altri soggetti politici, come l'attuale maggioranza, minoranza con l'amministrazione Faglia, che negava ogni confronto con atteggiamenti a favore di interessi di parte. Non vi deve essere ipocrisia. L'ass. Romani è qui per la presenza di precisi interessi. Rileva che tra il '97 e il 2002 l'attuale sindaco Mariani ha contrastato il disegno che l'attuale maggioranza (di cui è sindaco) vuole perseguire. Cita anche la storia delle leggine regionali contro Monza. Il sindaco ha mantenuto quanto detto ma altri aspiravano alla proroga lunga per fare altro. Esprime l'orgoglio della attuale minoranza per un PGT che sente suo. Opereremo, afferma, per non snaturarlo e un minuto dopo l'approvazione battaglieremo in tal senso. (Al tavolo di confronto si era rimasti con solo 4 osservazioni di contrasto. Sono diventate 40 e non vengono dette le ragioni).
Brioschi: condivide l'intervento di Petrucci. Afferma che la sinistra è stata battuta sulle scelte. Delle aree agricole dice che la Cascinazza è terra incolta e che la giunta di prima aveva aperto tanti cantieri. Fa anche un riferimento confuso al fatto che il piano 2002 non è stato mandato avanti dall'amministrazione Faglia (senza dire che era stato adottato dall'amministrazione Colombo del tutto incompleto e da rifare dopo che aveva fatto decadere il piano del '97 senza rispondere alle osservazioni dei cittadini).

Si passa poi alla votazione per gli emendamenti differenziando il n. 3 inerente l'elenco dei 24 (punto 4 della delibera) a cui si promette qualcosa dopo.

Vi sono interventi di Scanagatti e Viganò sulla emendabilità della delibera. (Come abbiamo detto in altra parte non si è fatta una contestazione puntuale della posizione di maggioranza e del parere dato perché si è ritenuto importante approvare il PGT che, si ribadisce, è quello voluto dall'amministrazione Faglia). Si sottolinea che le regole valgono per tutti e non solo per i 24 e che il desiderio di fare varianti è pleonastico nel senso che la legge stessa consente varianti indipendentemente dalla delibera.
Grezzi: ribadisce per la maggioranza che non intendono modificare quanto in delibera (probabile preoccupazione per un equilibrio dovuto a risse interne alla maggioranza dato che ancora in seduta qualcuno voleva rimandare il tutto).
Non si sa per desiderio di chi si procede a separata votazione per ogni punto della delibera e dopo breve confusione se votarla tutta o meno si passa alla votazione generale di approvazione del PGT.

Sono circa le tre del mattino.

***

Finisce così un lungo periodo di vari tentativi e confusioni che durava da circa trent'anni.
Monza ha da questa sera un nuovo Piano.


Allegati - documenti presentati dalla minoranza
RACCOMANDAZIONI per il PGT (n. 9)
EMENDAMENTI: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 novembre 2007

Mancano gli assessori Allevi e Arizzi

Il Consiglio inizia con un minuto di silenzio per un soldato italiano caduto a Kabul.

Faglia: annuncia nuova denominazione della lista civica che porta il suo nome  e che ora assume una rinnovata fisionomia per meglio interpretare le richieste della società civile e la voglia di partecipazione di tante persone che chiedono di essere protagoniste nelle decisioni e nelle scelte per la città. Il nuovo nome è Città Persone – Lista civica Faglia, un'associazione che si propone di promuovere un rinnovamento culturale e un impegno politico libero e indipendente, con un proprio statuto e un proprio manifesto approvati dall' assemblea costitutiva del 21 novembre.

Mancuso: richiama l'attenzione dei colleghi consiglieri e della giunta con un breve racconto che lascia intuire lievi amarezze e polemiche.

Colombo E
: interpella in merito alla sicurezza nella zona San Rocco, dove l'ufficio postale oggi è stato chiuso per rapina, chiede presidio delle forze dell'ordine e della polizia urbana anche nelle periferie. In cinque anni è almeno l'ottava rapina che l'ufficio subisce, diventando il nuovo bancomat dei ladri. Quella di oggi è avvenuta a distanza di 15 giorni dalla precedente. Non ci sono sistemi di sicurezza, non ci sono elementi di separazione tra il pubblico e il personale, che è quindi esposto al rischio di violenze.

Dalla Muta: interpella su via Missori.

Confalonieri: interviene in merito ai 60 posti blu per la sosta delle auto nelle vie Zucchi (centro storico), Prina, Volta, Parravicini, che penalizza i residenti della zona. Il Piano urbano del traffico prevede la sosta di un'auto per famiglia. Le righe blu sono un punto di partenza, non di arrivo.

Bubba: raccomandazione per ass. Romeo sul servizio trasporti pubblici che ora non garantiscono un buon servizio. Interpella sul viadotto di san Rocco, dove in un giorno ci sono stati 4 incidenti; su segnaletica orizzontale a Cederna.

Villa: dichiara che la Lega Nord ha rinnovato le cariche e che ha nominato segretario Tognini per 2 anni; il direttivo è composto da 8 persone.

Ass. Romeo: la scelta delle strisce blu è dell'intera giunta, l'intento è quello di ampliare i posti a pagamento e garantire la rotazione nelle vie intorno al centro. Ci sono tariffe a € 0,25 x 15 minuti dalle 9.30 alle 18.30; altre fasce orarie sono gratuite. A Monza manca ancora il piano urbano del traffico. Questo primo intervento è una prova, si vedranno poi i risultati. In merito ai trasporti dichiara che il problema viale Libertà è risolto, per l'ospedale vecchio stanno lavorando, per via Lario due linee non funzionano, bus da Brugherio corse del mattino non funzionano. Sa che sono state raccolte firme da utenti per protestare.

Faglia: dichiara che per il giorno successivo è previsto incontro del collegio di vigilanza, si parla di Villa Reale: senza staff di progettisti è impossibile agire su stimoli diversi, esprime suo apprezzamento perché sono stati fatti primi passi per dare incarico a prof. Carbonara. Il progetto previsto è flessibile, prevede funzioni diverse negli spazi, si definisce restauro integrato. Ci sono spazi per la foresteria (anche al Mirabellino), spazi per i convegni (400 posti), un auditorium musicale (anche con funzione di reddito), spazi espositivi (ala nord) permanenti e a rotazione, spazi di rappresentanza: a questo punto chiede che non siano concessi in esclusiva al governatore della Lombardia, che non vengano messi vincoli.
Il Comune di Milano non paga nulla e non ha avuto per questo recessioni delle quote. La futura fondazione della Villa dovrà esprimere la territorialità, il nostro comune è proprietario e deve avere voce in capitolo!
Le 9 stanze appena restaurate sono del Comune e della Regione: la sovrintendenza deve restituircele in tempi rapidi.

Ascrizzi: chiede al sindaco di intervenire presso Formigoni dppper aumentare la fascia per l'esenzione dei ticket, perché il provvedimento esclude dalla gratuità molte persone.

Marrazzo: il piano delle opere pubbliche non è definitivo, può essere modificato. Chiede a che punto sia il centro socio-educativo di via Silva, auspica venga usato al più presto. Ricorda ancora una volta come questa giunta stia demolendo quando fatto dalla precedente.
Ricorda la campagna elettorale dell'attuale giunta: “Meno traffico e più parcheggi” e fa notare che invece ci sono più traffico e meno lavori nelle strade.

Vimercati: chiede che vengano posizionate lampadine lungo la passerella di via san Gottardo: almeno 10.

Riga: concorda con la posizione di Faglia sulla Villa Reale.

Viganò
: interpella sugli interventi per Brianzabiblioteche e Biblioteca civica alla ex caserma San Paolo, edificio ricco di storia e con presenze monumentali anche da disvelare in ragione delle antiche origini poi trasformate e anche deturpate.
Chiede di conoscere tempi e modi di programma per la realizzazione di un centro di catalogazione e distribuzione per il Sistema Bibliotecario sovracomunale (100 mq circa), in corso in via Elvezia ed esterno all'accordo di programma del Rondò citato nell'intervista rilasciata dall'ass. Sassoli.
Chiede pertanto di sapere i programmi e le necessità alternative temporanee. Afferma poi che condivide le opinioni di Faglia e di Riga sulla Villa, si dice preoccupato d'aver sentito che si volevano dividere gli interventi della Villa e dei Giardini: importante invece mantenere la progettualità e le risorse unite per tutto l'insieme.

Scanagatti: la legge imporrà un numero massimo di 12assessori: chiede chiarezza al sindaco sulle posizioni che verranno assunte dalla giunta. Auspica che il controllo della sosta vada posto in carico ad ausiliari. Il traffico aumentato non è colpa dell'assessore.

Finisce qui la fase preliminare. Siamo circa alle 21.55

Interviene l'ass. Romani per illustrare l'oggetto 35: Piano di governo del territorio, controdeduzioni alle osservazioni e approvazione definitiva.

Fa una breve introduzione sull'iter del PGT monzese e soprattutto sull'ultima fase necessaria per valutare le 510 osservazioni, dichiara che i 60 giorni di proroga sono stati usati bene; si sono fatti passi avanti. Il PGT interessa tutti, incide sul modo di vivere, di lavorare, di abitare, esprime una concezione della vita e una cultura politica.
Dichiara che l'impostazione originaria non appartiene loro, ma a una cultura dirigista che ignora la creatività dei cittadini, contraria quindi allo spirito liberale.
Secondo la legge 12/05 il PGT va impostato in modo flessibile, con una visione dinamica della pianificazione.
Questo PGT è rigido e preoccupa perché sia gli ambiti strategici che le aree sistema sono troppo prescrittivi e presentano difficoltà applicative.
La novità del documento è che si sia usata la perequazione urbanistica per ridurre le disparità di trattamento nei confronti delle aree per servizi pubblici.
Grande mole di lavoro è stato fatto da un gruppo che ringrazia: Della Rova, Zamberlan, Corbetta, Marangoni, Gianbarda, Monguzzi, Contini, Lamperti, Colombo, Meregalli, Pompilio…
Sono pervenute numerose osservazioni nei termini (510) e dopo il 7 luglio (20).

Delle osservazioni:
119 accolte
134 parzialmente accolte
255 non accolte
19 non danno luogo a procedere

Tavoli di maggioranza e minoranza sono stati attivati per attenuare le criticità.
Sul PGT dice:
  • eccessivamente prescrittivi gli ambiti strategici;
  • incompresa tecnica perequativa nelle aree sistema;
  • aree agricole nei complessi abitativi: problemi burocratici ed economici ai residenti;
  • macchinosità del piano con troppi Piani di Settore allegati non approvati e con valore giuridico diverso.
Legge il comma 4 della delibera: ….”di dare mandato alla giunta comunale di avviare, una volta entrato in vigore il PGT, un successivo procedimento di sua variante. Infatti, nel corso dell'istruttoria delle osservazioni presentate, si è verificato che talune di esse (di cui all'allegato C)… affacciano istanze meritevoli sia di considerazione sotto il profilo dell'assetto del territorio, sia di valutazione della loro compatibilità con le esigenze di interesse generale che supportano tutto il piano…”

Non è stato facile prendere questa strada, ha prevalso senso di responsabilità. Si augura un dibattito in aula aperto e sereno, pur non avendo condiviso il piano.

Interviene poi l'arch. Ronzoni
Presenta tabelle con note di vario tipo, non leggibili però per il troppo testo scritto in un corpo piccolissimo.

Cita allegato B1 registro di osservazioni e controdeduzioni.
Allegato C, raccolta di 24 osservazioni respinte che però sono ritenute da richiamare nel punto 4.
Comunica che il tavolo delle previsioni di piano non è cartaceo, ma documento informatico per la Regione Lombardia.
Il 15 marzo 07 la regione ha comunicato di non poter istruire il reticolo idrico perché erano necessarie integrazioni in cui coinvolgere altrimenti come l'AIPO.
Allegato C: 24 osservazioni controdedotte negativamente, 1.770.000 mq.

Chiusura ore 22.30 circa.

Il dibattito è previsto per giovedì 29 novembre.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 22 novembre 2007

Anche questa un poco in ritardo per molte ragioni che ho detto per la linea diretta del 19. Vedremo di riprendere presto il ritmo e magari, chissà con una nuova veste. Abbiamo visto comunque che non pochi sono interessati dato che da luglio ci sono state più di 3600 visite a Linea Diretta. Non male. Il 22, nella fase preliminare, si sono affrontate alcune interpellanze e questioni critiche, non poche, poste da interventi di minoranza: in particolare campeggia la vergognosa rinuncia immotivata della attuale giunta di centro destra, alla causa in corso al Tribunale delle acque e relativa al canale scolmatore che deturpa Parco e aggrava le esondazioni.
I ritardi nei progetti di opere pubbliche tra cui la vergognosa pantomima sul canile, gli obiettivi per l'energia di cui agli obiettivi di Kyoto; l'irregolarità di parte nella nomina della Commissione edilizia, la qualità del l'Informatore comunale; questioni di attuale gestione con criteri oscuri e di parte in riferimento al personale comunale; le opere “distruttive” e non costruttive dell'assessore ai lavori pubblici e lungo la viabilità; l'efficienza delle Poste in città; strumenti adeguati per le funzioni dei consiglieri comunali. La maggioranza si esprime con risposte nervose del Sindaco, un panegirico delle firme contro Prodi, sembra ironico mentre la CDL si sta sfasciando, sic! Si passa, dopo che il presidente ha interrotto alle 23.15 gli interventi (con la solita confusione e imposizione come qualche volta nervosamente fa), all'oggetto in discussione della seduta precedente, illustrato dall'ass. Meloro e relativo all'assestamento di bilancio dove si evidenzia l'incongruenza delle affermazioni dell'assessore stesso che prima aveva parlato di “buco”, e dell'impossibilità di utilizzare gli “avanzi”, quelli di bilancio si intende, e che ora sembra aver cambiato idea, dato che vengono spesi, come aveva detto la minoranza.

Mancano gli assessori: Romani, Sassoli, Arizzi, Di Lio , Allevi, Romeo.

Fase preliminare

Confalonieri
: ricorda e interpella sull'importanza dell'iniziativa “Andiamo a scuola a piedi”.
Marrazzo: ricorda oggi l'interpellanza presentata il 10.09.07 cui non è seguita risposta (intervento Tribunale nuovo). Chiede copia dei progetti preliminari e di conformità ambientale e precisazione sulla delibera stessa del programma opere pubbliche. Esprime preoccupazione sulla delibera n. 611: acquisto del software per la gestione della manutenzione (chiede copia delle caratteristiche delle forniture).
Viganò: anche lui nota il ritardo di risposte alle interpellanze. Per cui si da una risposta autonoma dato che il presidente non interviene anche quando gli assessori insultano il consiglio. Gli sembra che l'ass. Mangone cambi idea spesso. Ora sull'albergo degli animali dopo i fischi in pubblico (dovrebbe conoscere il ruolo dell'ENPA e i riconoscimenti della legge per le associazioni ). Quindi non più opera con mutui dei singoli comuni (sic!) ma convenzione (come ora), tra chi lo userà. Bene perché mettere mettere in condominio una parte dell'ex Macello comunale non è una bella idea…
Commissione edilizia, grazie per il parere. Resta tutta aperta la nomina non regolare. Si dice scelte dei membri con curriculum . Non è vero. Sembrano “segnalazioni” di parte. ( l'Ordine degli architetti ha dato otto nomi e nessuno è stato scelto). Alcuni assessori attuali hanno capovolto il loro parere di quando c'era sindaco Faglia! Poi una interpellanza su “Carta dell'Agricoltura Periurbana” ( delibera n. 240 del 4/7/07, Giunta Faglia). Ricorda l'importanza del problema che è europeo. Raccomandazione per partecipare al convegno nazionale sul tema e di intervenire presso l'ENEL dato che non parte la seconda centrale a Monza per il fotovoltaico (tra le più importanti del Paese). E' ferma da mesi per burocrazia. Invita a rispettare tempi e programmi per gli obiettivi di Kyoto.
Ghezzi: dice che 12.000 cittadini hanno sottoscritto la petizione contro Prodi (senza cogliere l'ironia della crisi della Casa delle Libertà).
Sindaco: dice a Marrazzo che in sostanza non trasmette atti chiesti dato che sono pubblici e di andarli a vedere “senza indugio” (quelli per esempio sull'istruttoria dell'ufficio, delle osservazioni al PGT sono state girate a piacimento e non si sono neppure potute vedere per tempo!).
Afferma che sono liberi da condizionamenti, che ci sono, ma non vengono subiti. Le scelte per il taglio di 29 ml di euro sono una sofferenza.
Ascrizzi: in merito all'Informatore comunale, fa notare che c'è una sproporzione tra spazi pubblicitari e altri contenuti e che qualcuno, superando i costi, ci guadagna. Pochi gli eventi segnalati (di fatto gli ultimi organizzati dalla giunta precedente). Sul tema della sicurezza solo pubblicità. Lo stile è un scaduto.
Scanagatti: evidenzia che i cambiamenti in consiglio comportano problemi: ad esempio in consiglio non c'è più l'UDC ma la presidenza della Farmacom (nella spartizione dei pani e dei pesci) è in quota UDC. Personale del Comune: vi è stato un bando per quattro dirigenti, tre assegnati e uno no. In realtà non si premia il merito (come detto da Di Lio, ass. al personale), ma l'appartenenza (come aveva detto l'ass. Romani). Il nostro controllo di minoranza sarà ancora più importante e puntuale sulla coerenza e legittimità degli atti. “Fare, disfare, è tutto lavorare”, cita Scanagatti, riferendosi all'ass. Mangone. Dopo le eliminazioni di piste, la rotonda di p.za Citterio, adesso tocca al dosso di via Enrico da Monza dove esiste un reale pericolo, come in via Bixio. Fino al 2002 non ce n'erano (forse uno in via Gallarana). Dato che ci vuole un parere degli uffici, chi ha autorizzato gli interventi?
Faglia: canale scolmatore e assetto idrogeologico. Revoca dalla causa in corso al tribunale delle acque. Nel 2002 il Lambro uscì dagli argini, la città non era preparata, non c'erano forze né organizzazione adeguata a cui si è provveduto in questi anni, creando il servizio della protezione civile cittadina. La delibera di giunta del 6/11/07 che revoca la causa in corso presso il Tribunale delle acque è contradditoria. Si restringono le fasce di rischio proponendo un canale scolmatore. Bisogna in realtà ristudiare il tutto: il canale sarebbe uno scempio e non può essere realizzato come proposto o in tempi brevi. Bisogna mettere in sicurezza gli abitanti con progetti di utilizzazione delle naturali zone di esondazione del fiume. Le aree vanno tutelate. La giustificazione detta nella delibera e che si rifà alle scelte del PGT non è vera. Faglia propone un
Ordine del Giorno che il presidente Inga non fa leggere, ma anzi interrompe in ragione, dice, dei tempi.
Monguzzi: critica la conduzione dei lavori pubblici del precedente assessorato e riprende la questione del canile ribadendo quanto aveva già detto un'altra volta.
Ass. Maffè: risponde sull'Informatore comunale giustificando la situazione della pubblicità perché escono meno numeri. Per i trasporti il problema è provinciale con errori di gestione per la modifica dei percorsi (e il Comune stava a guardare?).
Vimercati: i paesi attorno a Monza sono in rivolta per i trasporti. Chiede alla Giunta di farsi interprete presso la Provincia, in particolare per la tratta Monza- Muggiò.
Montalbano: in merito alle poste informa che si prevedono 19 posti in più. Fa presente che con Faglia si erano notevolmente migliorati tempi e quantità di risposte alle interpellanze (c'era stato in precedenza uno scorretto intervento breve fuori verbale e scomposto dell'ass. Mangone sulla mancata risposta alle interpellanze con la giunta Mariani).
Longoni: interviene su quanto detto da ass. Maffè, critica il comportamento del sindaco nei confronti del presidente e invita a un miglior funzionamento e conduzione dell'ufficio di presidenza. Evidenzia che per funzionare bene i consiglieri necessitano di alcune strutture e in particolare di un indirizzo e-mail a cui i cittadini possano fare riferimento. Importante una guida dei servizi.
Gabetta: come presidente della commissione ecologia segnala correttamente un problema, anche al segretario: come comportarsi sulla questione UDC con nomine che non sono più corrispondenti ai gruppi consiliari (Mancuso e Monguzzi hanno formato altro gruppo. Non si capisce perché il presidente non voglia farlo concludere.).
Tognini: richiama la questione idrogeologica ricordando il Cavo Diotti e la sua funzione da riprendere. Dice anche che alcune piste ciclabili non vanno bene.
Faglia: cita, sulla questione Lambro, gli interventi a Brenno (uso di cava per l'esondazione) per limitare le ondate di piena.
Ascrizzi: evidenzia che il tetto pubblicitario dell'Informatore è un dettato di legge e che ora è incontrollato e che il direttore responsabile è l'assessore.
Marrazzo: per fatto personale risponde a tono a Monguzzi che aveva mosso critiche all'attività del precedente assessorato e ai lavori in corso.
Ass. Mangone: si difende sulla questione canile dicendo che ha chiesto parere legale. La rimozione di dossi, piste ciclabili e rotonda, afferma, sono “impegno morale” assunto in campagna elettorale (chissà il resto!) e che si deve intervenire perché alcuni interventi richiedono messe a punto o rifacimenti perché non idonei.

Chiusura della fase preliminare, ore 23.15 (con solita indebita ingerenza del presidente che arrampicandosi sui vetri non fa parlare Viganò e Mancuso che si erano iscritti. Vi sono proteste e mozioni e Viganò riesce perlomeno a dire che preferisce ritirare la richiesta di intervento autonomamente e non per indebita imposizione).

Oggetto: assestamento di Bilancio
Scanagatti
: rileva che l'assestamento non è accompagnato da alcuna relazione di valutazione politica ma solo “contabile”. Non si dice a che punto si è, per le voci in discussione in sede di variazione di bilancio. Non è spiegato come va l'impegno di spesa, come viene utilizzato l'avanzo di amministrazione. Nuovo il fatto che vi sia uno “sbilancio” di 5.400 milioni di euro. Grave che per la prima volta si utilizzi il fondo di riserva per pareggiare i conti. Non resta quasi nulla nel fondo, è come essere alla frutta. Vi è una scorrettezza perché il fondo va usato per eventi straordinari e imprevedibili. Quanto lasciato non basta anche solo per una nevicata. Consorzio smaltimento rifiuti: precisa, anche ai fini di polemiche precedenti, che il costo del personale è in capo al consorzio e non al comune e che processi di esternalizzazione possono rendere più efficienti i servizi. Vi deve essere condivisione con la creazione degli Ato e dei servizi rifiuti. Perché non si affidano ad ATO i rifiuti? Non vengono dati elementi per capire l'esplosione che viene portata delle spese correnti. Informa sulla presentazione di un Ordine del Giorno sulla questione.
Ascrizzi: chiede spiegazione ad ass. Maffè sugli 800.000 € per Golf e Autodromo. La base di gara del rinnovo golf era di 1 milione di €.
Marrazzo: chiede cosa sono i rimborsi riscossi dallo stato per 1.480 ml di €.
Ass. Meloro: avanzo di amministrazione è usato per coprire la gestione di igiene ambientale, trasporti, interventi minori, ricovero anziani, sottopasso di via Buonarrotti.
Viganò: chiede chiarimenti sugli oneri di urbanizzazione e sul forte minor incasso. Sono state fatte analisi e sulle prospettive col PGT e sulla situazione di mercato?
Longoni: chiede cosa sia stato previsto per le manutenzioni delle strade, visto anche l'ordine del giorno che la stessa maggioranza ha voluto approvare nella seduta precedente.
Ass. Antonicelli: il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti è stato riportato a Monza e si pensa di farne una Spa. Il consorzio non ha, secondo l'assessore (si tratta di consorzio sempre gestito di fatto dal centro destra) le capacità adeguate per il servizio di Monza. Assicura che non ci sono problemi per i dipendenti che vengono assunti dal comune.
Ass. Meloro: valuta le difficoltà degli oneri rifacendosi all'attesa del PGT e alle difficoltà di mercato del mercato.
Scanagatti: ribadisce che il fondo di riserva va usato solo per casi eccezionali. Nella seduta precedente l'ass. Meloro aveva affermato che non si sarebbe potuto usare (anche polemicamente contro l'amministrazione Faglia) l'avanzo di amministrazione Oggi lo vediamo utilizzato sia per parte corrente che in conto capitale. (Bene. Non era vero ed oggi c'è riscontro con quanto ha sostenuto la minoranza).
Ascrizzi rileva che le casse comunali sono in crisi.
Ghezzi: dice che non si trova d'accordo sull'ordine del giorno inerente il consorzio e ritorno della raccolta al comune.
Longoni: ritiene che la giunta doveva prendere un impegno in riferimento a un ordine del giorno sulla manutenzione della viabilità e che ora viene disatteso.
Della Muta: concorda con Scanagatti che sia sbagliato usare il fondo di riserva in questo modo.
Viganò: prende atto che sull'avanzo l'ass. ha cambiato idea. Oneri: c'è preoccupazione che l'edilizia non diventi una valvola di sicurezza dopo aver grattato il fondo del barile.
Civati: si esprime sull'odg della minoranza anche come dichiarazione di voto.
Ass. Meloro cerca di giustificare la propria posizione ribadendo le questioni già espresse sulla variante di bilancio, sugli avanzi, sul fondo di riserva.
Longoni: interviene sugli aspetti di contrazione dei mutui.
Scanagatti: illustra brevemente l'odg che non viene approvato per i voti contrari della maggioranza.




CONSIGLIO COMUNALE DEL 19 novembre 2007

Con un po' di ritardo (impegni, osservazioni al PGT, altro che non vi interessa), vi mandiamo un brevissimo sunto a memoria del Consiglio del 19 novembre 2007.
Breve per necessità e perché già passato nell'informazione generale anche di consigli precedenti e successivi. In particolare per il fattaccio del IV novembre quando il sindaco si è inginocchiato/scivolato, prostrato, piegato, traballato, non si sa, per la corona e tributo incauto al gerarca fascista in cimitero. Se non ci fosse da piangere sembrerebbe la barzelletta di quello che entrato nel bar alza la mano come fosse il saluto del ventennio e dicendo “cinque caffè”. Poi si accorge che è in un Circolo di sinistra e allora stringe subito il pugno, nel saluto dei compagni, dicendo a gran voce “ristretto”.
La storia dell'inginocchiamento a metà, che viene detto sia stato causato da un po' di sciatalgia, appartiene ormai al mondo della comicità, come la storia delle firme di chi c'era e non c'era, vere o false, messe o non messe, etc. etc. Il paragone fatto una volta in consiglio con la guerra della “Secchia rapita” è sempre più palese.

Assenti gli assessori Mangone e Romani.

Fase preliminare

Il consiglio riparte proprio con l'increscioso episodio del IV novembre che già si era affrontato con più interventi il 12 senza poter concludere gli interventi ancora iscritti.

Longoni: ricorda le visite dei ragazzi ai campi di concentramento, la memoria del genocidio. Richiama la stranezza del comportamento del sindaco in consiglio che non rispetta le competenze del presidente.
Ascrizzi: evidenzia come fatto nazionale che non esiste più la CDL e critica il sindaco che va con la fascia tricolore dove non dovrebbe.
Faglia: si dispiace di aver lasciato l'aula nella seduta precedente ma le parole del sindaco erano state pesanti come non rispetto alle persone e allo stesso consiglio. Nessuna giustificazione è pervenuta dal sindaco. Di fronte a quanto detto ricorda quanto passato dal nonno e dal padre sui campi di battaglia e poi, per il padre, la guerra di Albania, ferito in Russia e poi nella resistenza e in campo di concentramento. Il gesto del sindaco è stato antieducativo in particolare per i giovani che devono capire i valori della pace e della democrazia.
Pilotto: richiama la risposta sulla interrogazione per le piste ciclabili e interviene sulla gestione del personale per valutare come si muoverà l'ente nei prossimi anni. Sconcerto per il comportamento del sindaco il IV Novembre. Il riconoscimento e la memoria pubblica non possono essere travisate. Sarebbe come oggi dare riconoscimento alle Brigate rosse. Ricorda Lazzati, internato come alpino e Bachelet, ucciso dalle Brigate rosse: restano le parole di pacificazione del figlio Giovanni che però non significano riconoscimento. Il sindaco farebbe bene ad ammettere l'errore.
Montalbano: Il sindaco e l'altro che l'ha pilotato sono responsabili di questa scivolata. La stampa riporta che si è fatto omaggio ai repubblichini di Salò. Il sindaco farebbe bene a fare un passo indietro.
Mariani A.: con indubbio tempismo interroga sul fatto che al cimitero da tempo manca la corrente.
Adamo: il IV Novembre c'è stata partecipazione.
Bubba: è grave che non si sono informate le associazioni della piega che prendeva la manifestazione .
Mancuso: informa che esce dall'UDC e che con Monguzzi forma il Gruppo delle Libertà e in CC vuole lavorare per i problemi della salute (La questione non potrà che avere strascichi data la regolamentazione del consiglio e delle commissioni etc.).
Vimercati: raccomandazioni su TPM, in particolare per un cartello di linea dove Po è scritto con accento/apostrofo, che non dovrebbe esserci perché si riferisce al fiume Po.

Rossi: segnala il problema della violenza sulle donne e il tema dei bambini, anche in ragione delle manifestazioni, come “solstizio d'inverno”.
Dopo una precisazione di Dalla Muta, interviene Monguzzi: come detto da Mancuso, esce da Forza Italia e aderisce al Gruppo della Libertà.
Marrazzo: evidenzia che le sue interpellanze non hanno trovato risposta: ampliamento parcheggio di Piazza Trento, sicurezza nei cantieri pubblici e privati, gara di appalto per 41 alloggi alla Cascina San Bernardo (si erano ottenuti 41 ml dalla Regione e non si spendono). Gara per il ristorante di Cascina Cantalupo già terminata da luglio. Non si rispettano i tempi dell'intervento a Cascina Bastoni. Manca sicurezza in via Foscolo. Museo della Città: chiede se ci sono contenziosi con l'impresa. Cita una delibera dove il dirigente si è autonominato (sic!), e anche altra del 10/9/7, muro di via dei Caduti del Lavoro (dopo un incidente non è ancora sistemato). Sono cose chieste dai cittadini! Piazza Citterio modificata con allargamento del calibro (con spreco di denaro pubblico). Non vi era la necessità. Con quali denari e affidamenti? Ci sono altre urgenze: fornitori non pagati che aspettano da 11 mesi! Eliminazione di alcune piste ciclabili!
Sindaco: Piazza Trento e Trieste non si faranno piani in più. (Come avevamo già segnalato l'ass. Mangone si è rimangiato un altro rospetto, un plauso).
Colombo Elena: interpella sul rispetto della ZTL del Centro Storico, chiede quanti controlli mensili vengono effettuati e quante conseguenti sanzioni irrogate per contrastare il transito non autorizzato di auto nella zona a traffico limitato. Chiede di conoscere quanti siano i cittadini che hanno diritto ad avere un permesso di transito perché residenti o perché titolari di attività commerciali. E di dotare i veicoli autorizzati di un permesso visibile, così come avviene per i permessi dei disabili, in modo da renderli maggiormente riconoscibili.
Viganò: come Marrazzo segnala più interpellanze che aspettano una risposta e ne farà elenco in prossima seduta. Come per il canile dove ancora qualcuno ferma l'intervento da troppo tempo. Interpella sulla delibera 696 del 6/11/07: atto molto grave di recesso (il 5 dicembre ci sarebbe stata la probabile sentenza) da parte della Giunta dalla causa al Tribunale delle acque contro il canale scolmatore che deturpa il parco e la città, la riduzione delle fasce senza studiare le aree di esondazione per la sicurezza dei cittadini (questione anche della Cascinazza), con una motivazione sbagliata e senza, di fatto, interesse pubblico.
Brioschi: Chiede che vengano posizionati in città chioschi per la distribuzione di acqua potabile naturale e frizzante come avviene in qualche città. Chiede che i ricavi della Lottomatica possano essere investiti dai comuni per progetti sulla città.
Romeo: afferma che la Sovrintendenza ha prescritto di stringere la rotonda di piazza Citterio per fare risaltare il Re.
Faglia: questa giunta demolisce irresponsabilmente quanto fatto (cita le piste ciclabili, i dossi, le rotonde ristrette, l'eliminazione di paletti antisosta), al contrario di quanto avviene ovunque. Ricorda che dal 2002 al 2007 sono diminuiti gli incidenti. Si lasciano invece le cose brutte come il distributore fuori norma. Chi paga i costi? Evidenzia poi l'inaugurazione del Museo ampliato del Duomo grazie alla donazione e capacità di due cittadini monzesi (i signori Gaiani). Presenta una interpellanza sul tribunale (il terzo d'Italia per efficienza). Vi sono 21 ml di finanziamento che vanno utilizzati: cosa si aspetta?
Confalonieri: ricorda che l'allargamento della rotonda di piazza Citterio era stata una richiesta dell'ufficio viabilità.
Ass. Di Lio: esprime anche lui soddisfazione per il Museo del Duomo.

Chiusura fase preliminare alle 22.37.

Ass. Meloro: introduce la delibera sull' assestamento generale al bilancio di previsione e relazione programmatica per il bilancio 2007-2009 (Scanagatti chiede testo della verbalizzazione dell'introduzione di Meloro).

Il presidente passa quindi ai lavori relativi all'
Ordine del Giorno sui diritti dell'infanzia e dell' adolescenza che può essere votato nella seduta.

Vi sono più interventi, anche di rammarico per la revoca della seduta con la presenza dei bambini: Mancuso , Rossi , Pilotto , Faglia, Ascrizzi, Villa, ass. Baldoni, Rossi (anche per un emendamento all'ordine del Giorno), Longoni.

Negli interventi in particolare della minoranza si entra nel merito dell'odg e delle politiche volte ai problemi dell'infanzia e che sono anche auspicate dall'odg che si allega.

L'ordine del giorno è votato dal Consiglio.

Prima di chiudere l'ass. Meloro illustra brevemente l' oggetto 31 - gestione associata tra vari comuni per le gare per l'acquisto del vestiario di servizio e divise del personale comunale.

Si vota e si passa all' oggetto 30 - nomina Commissione comunale per il Decentramento, che viene poi votato.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 12 novembre 2007

Non sarà un Consiglio normale dato quanto avvenuto il IV novembre quando il sindaco -con tanto di fascia tricolore- e il suo seguito istituzionale hanno deviato il corteo che portava corone al cimitero, nel ricordo dei caduti in guerra, per la resistenza al nazi-fascismo e l'unità d'Italia. Deviato fisicamente e idealmente, cercando di trascinare molte persone inconsapevoli del fatto imprevisto, a rendere omaggio alla tomba di un gerarca fascista decorata con tanto di fascio littorio.
Non è una cosa piacevole per la nostra città e per il tributo che dobbiamo alle nostre libertà, alla nostra Costituzione, alla nostra democrazia. Sbagliato confondere la pietà privata e sempre dovuta ai morti con il riconoscimento istituzionale a chi se lo è meritato. All'ingresso c'era un presidio di ANPI, ANED e ANEI con cartelli di protesta.

presidio

Mancano gli assessori Sassoli e Romani.

Il Consiglio inizia con un minuto di silenzio per le vittime di Nassiriya.


Dalla Muta: comunica la sua uscita dalla lista Faglia per entrare nel gruppo misto come consentono lo Statuto e il regolamento comunale.

Mancuso
: interviene sull'utilizzo -che propone gratuito per manifestazioni non di lucro e per il benessere socio-educativo- di sale e spazi comunali. Chiede controlli mirati contro il fumo nelle scuole e in edifici pubblici, che si provveda all'installazione di apparecchi per l'erogazione dell'acqua potabile, che si pensi a amministratori condominiali nelle case comunali. All'ass. Sassoli, assente, chiede un concorso per graffiti e murales per una maggior educazione civica dei giovani.

Faglia: (
intervento integrale) si unisce, rappresentando i gruppi di minoranza, allo sdegno espresso dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, dall'Associazione Nazionale ex Deportati e dall'Associazione Nazionale ex Internati.
Si rivolge al sindaco con un discorso attento e ampio, chiedendogli di ritornare sui suoi passi e di ricredersi dato che il gesto di omaggiare la tomba di un gerarca fascista ha turbato la coscienza di molti cittadini. Un oltraggio alla città (Statuto: “con il sacrificio dei suoi caduti ed il contributo alla lotta di Liberazione, testimoniato dalle sue decorazioni”) che ha difeso la libertà sin dal 1924. L'aula del consiglio fu chiusa nel 1923 sino alla liberazione. Ricorda figure emblematiche di grandi antifascisti che hanno onorato il consiglio, come Mons. Talamoni, Gianbattista Stucchi, Vladimiro Ferrari, Vittorio D'Amico, per citarne alcuni, e di grandi sindaci della Liberazione come Enrico Farè, Leo Sorteni, Giovanni Centemero.
Chiede quale possa essere la ragione istituzionale del gesto del sindaco. Ricorda la tragedia del ventennio che ci ha condotto alla guerra (160.000 caduti e dispersi, 12.000 partigiani, 60.000 militari morti in campi di concentramento). Ricorda anche le decine di migliaia di combattenti nell'esercito regolare, dopo l'8 settembre, contro i nazi-fascisti.
Il 4 novembre sarebbe stata l'occasione per ricordare le Missioni Onu, Nato, europee e multinazionali in atto con i Reparti da parte dell'Esercito italiano: in Kosovo, in Afganistan, in Bosnia e in Libano oltre alle numerose missioni di osservazione che oggi vedono impegnati oltre 10.000 uomini. Il sindaco non ha speso parole per questo.
Ci saranno anche i ricordi di altre commemorazioni per testimoniare le ragioni della nostra storia: il 27 gennaio, Giorno della memoria per le vittime dei campi nazisti; il 10 febbraio, Giorno del ricordo per le vittime delle Foibe; il 25 aprile, Festa della Liberazione; il 9 maggio, festa dell'Europa e il 2 giugno festa della Repubblica. Auspica che il sindaco si attenga alla ragione del riconoscimento nazionale di queste ricorrenze con correttezza e fedeltà di intenti.
Si chiede quale sia la ragione istituzionale e storica di questa sortita: forse l'adeguamento al “revisionismo” che vorrebbe riscrivere la storia? È stato un vero colpo di mano che ha profondamente alterato il consueto programma che prevedeva l'onore ai caduti di tutte le guerre e, successivamente, al Campo della Liberazione, il campo della Resistenza partigiana.
È compito del sindaco attenersi alla ragione del riconoscimento nazionale di queste ricorrenze con correttezza e fedeltà di intenti (nell'intervento ricorda anche parole dell'avv. Angeli recentemente scomparso, antifascista e partigiano, commemorato in aula): È inaccettabile l'uso sacrale che si fa dei morti per dimostrare che le idee per cui morirono gli uni valgono come quelle per cui morirono gli altri”. “La pretesa di pacificazione che vorrebbe vedere equiparato il fucilato al fucilatore, per conferire loro, magari, una medesima medaglia, non può essere condivisa da chi è convinto di aver servito la Patria, sotto la sua bandiera, e aver combattuto per la libertà e la democrazia contro la barbarie”.
Cita anche Bocca:“La pietà verso i morti è antica come il diritto dei loro parenti ed amici a ricordarli, ma la pubblica celebrazione coinvolge un giudizio sulle loro azioni da vivi e la celebrazione di quanti fino all'ultimo, stettero dalla parte del Reich nazista è celebrazione del nazismo”.
Isoli, chiede al sindaco, anche all'interno della sua giunta, chi vuole portarla dentro questo baratro. Gli chiede di rivedere il suo gesto, lasciando prevalere ragioni storiche a motivi ideologici o fideistici.
Esprime preoccupazione per i fermenti neofascisti in città, scritte inneggianti al razzismo, croci celtiche: c'è il rischio che la degenerazione porti ad azioni di violenza ideologica e comportamentale, in una città che, invece, vuole essere una città di pace e di accoglienza.
Auspica e chiede un suo pronunciamento, chiaro e definitivo, non evasivo come il breve e tardivo comunicato stampa diffuso.

Tognini:
si rivolge all'ass. Maffè per chiedere chiarimenti in merito ai fondi dello Stato per la Villa Reale, poi, per la distribuzione dell'Informatore comunale, per il rispetto dei passi carrai in viale Romagna.

Ascrizzi: sottolinea che Monza è una città profondamente antifascista. Si stanno alzando i toni di intolleranza e su questo può essere letto il caso avvenuto il IV novembre (evidenzia anche l'apparire di scritte razziste in città). Chiede al sindaco se ha valutato sino in fondo le conseguenze del suo atto. Un conto è agire come cittadini e un conto nel ruolo istituzionale. Se si tratta di un incidente di percorso si chieda scusa alla Monza antifascista.

Scanagatti: si associa alle parole di Faglia. Il gesto del sindaco viola il ruolo di rappresentanza istituzionale. Se il sindaco ha giurato a Pontida lo ha fatto da privato mentre qui, il quattro novembre aveva la fascia tricolore. La commemorazione dei morti è il due novembre, il quattro no è una data di altra natura. In queste cose non sono ammesse ambiguità e furberie. In città ci sono le lapidi degli uccisi per le nostre libertà. Lo dice lo Statuto comunale che Monza ha difeso la libertà. Chiedere scusa sarebbe un atto nobile.

Palumbo:
oggi abbiamo onorato i morti di Nassiriya. Chiede se non sia opportuno realizzare un scultura a memoria.

Arbizzoni: nessuno ha espresso, con l'atto del sindaco, giudizi sul fascismo. Si rifà a concetti di riconciliazione e ossequio alla memoria citando l'esempio della Valle de los Caidos in Spagna, dove oggi tutti riposano insieme, come in USA nordisti e sudisti. Spera in un monumento anche per la repubblica sociale. Ricorda il comportamento della Moratti (che però non è andata con la fascia di Sindaco) e il discorso di Violante alla Camera nel 1996.

Montalbano: oggi si è commemorato Nassiriya. Non è vero che si è tutti uguali davanti all'istituzione. Forse qualcuno pensa di andare a commemorare con la fascia i kamikaze?

Bubba: Ricorda le parole dello scomparso Biagi “l'indifferenza è un peccato grave”. Presenta 4 interpellanze: sul mancato rispetto del regolamento del decentramento nella Circoscrizione 1, per la riorganizzazione dei servizi sociali; per piazza Santa Caterina (opere pubbliche e viabilità) e ancora per i marciapiedi di via della Lovera del cantiere Agam.

Confalonieri: interroga sui servizi igienici nel Parco. Sul trasporto pubblico in città per le disfunzioni generate anche da cattiva informazione. Il servizio fu ipotizzato ancora sotto la Provincia Colli. Il comune di Monza doveva essere il garante del buon funzionamento delle scelte e dell'informazione. Per le linee comunali di TPM almeno già al 1 novembre c'erano informazioni sulle paline. Per la linea a Cologno grande confusione. Bisogna poi modificare la viabilità per largo Mazzini che non tiene (maggior carico su via Turati e via Manzoni). La linea 1 non passa più dal vecchio ospedale con disagio per gli utenti. Presenta un'interpellanza sui trasporti.

Tognini: propone iniziative per le truppe in missione. I fiori alla tomba (con i fasci) sono stati portati dai paracadutisti e il sindaco non si è inginocchiato ma piegato per raccogliere i fiori caduti. Il sindaco ha pregato e basta. In alcune associazioni ci sono candidati politici. L'Unità ha attaccato il Papa per la beatificazione e i morti in Spagna. Fassino con bel gesto ha ricordato le vittime del comunismo mentre la sede di via Buonarrotti porta ancora il nome di Togliatti.

Vimercati: esiste ancora un muro. Poi rivolge interpellanza ad ass. ecologia per il muretto di via Sant'Andrea: sono sparite le campane per il vetro ma qualcuno mette comunque i rifiuti in quell'area di parcheggio.

Inga: solleva protesta perché vorrebbe chiudere la fase preliminare.

Sindaco
: dice che vanno rispettati i caduti di tutte le guerre e della Resistenza. Precisa che non si è inginocchiato ma piegato per raccogliere i fiori, per i caduti di Salò, che erano per terra. Sostiene che il discorso di Faglia glielo ha scritto qualcuno. (Faglia a questo punto abbandona l'aula per protesta). Afferma che essendo sindaco di tutti tratta tutti allo stesso modo. Ricorda la sua preghiera a Lenin a Mosca e che la nostra società non è di pace (cita Irlanda e gli Orange). Dei kamikaze dichiara che il loro gesto è dovuto al fatto che sperano nelle 25 vergini in paradiso. Oggi la violenza si sfoga altrimenti. Dice che bisogna giudicare meno e chiede se non sia opportuno iniziare un processo di revisione dopo 62 anni dato che i morti vanno trattati allo stesso modo. Le scritte in città sono anche contro il sindaco. Non si possono dividere sempre buoni e cattivi perché ci sono più sfumature. Come i giornali che sbattono i mostri in prima pagina e poi dicono che hanno sbagliato.

Civati: si chiede se la mancata convocazione dei consigli sia dovuta a immobilismo più che mancata democrazia. I pochi atti importanti del consiglio sono stati: la presentazione linee programmatiche del sindaco e il tema della pace, richiesto dalla minoranza. Sulle prime è stato impedito alla minoranza la conclusione del dibattito (una decina di consiglieri ancora iscritti a parlare, senza conclusioni e risposte del sindaco). La motivazione “manca il tempo per discutere!”. Sulla pace una faticosa mediazione con un odg, votato all'unanimità poi smentita alla prima occasione, con i vergognosi comportamenti del 4 novembre.
I mancati lavori del consiglio sono lo specchio dei mancati lavori di questa amministrazione: non c'è disponibilità a investire in termini di tempo e professionalità nelle scelte, nei progetti, nel funzionamento degli uffici, nella relazione con i cittadini. Mancano idee e progetti e prevalgono interessi di bottega.
Fermo dei lavori e poi per il Pgt, pur avendo avuto tempo, saremo costretti a tour de force per rispettare la scadenza del 7 dicembre. Si rivolge al sindaco dichiarando che la sua insofferenza, nei dibattiti in aula, è stata fin qui evidente.

Presidente Inga
: dice che c'è il testo unico e anche i consiglieri possono far convocare il consiglio.

Ghezzi
: rivolge domande: se non c'è pacificazione come facciamo a essere città della pace? Cita l'Unione sovietica per dire che il suo partito non ha scheletri.

Marrazzo: interviene con precisione sul fatto che molte interpellanze rimangono senza risposta e chiede al presidente di farsi carico della questione. Cita l'istituzione di Aler a Monza e Brianza. Chiede al sindaco di farsi parte attiva perché non ci siano logiche spartitorie. 1400 alloggi comunali sono anche patrimonio umano. Si sono fatti sgomberi nel tempo senza clamore e senza presenza di sindaco e assessori. Sono tragedie, non sceneggiate di piazza, afferma. Risulta che l'appartamento di via Villora non è ancora stato assegnato pur libero dal 25/8/07. Anche gli alloggi della Cascina Bastoni non sono assegnati né il secondo lotto è partito. Per il contratto di quartiere l'assessore che parla di 30 ml di euro per il quartiere Cantalupo dovrebbe saper che non ci sono. La Regione avvia una fase esplorativa e chiede. Poi valuta contributi sul 10/20%. Le cose solide sono altre. Abbiamo avuto, con la precedente amministrazone, 2.600 ml di contributo per la Cascina San Bernardo. Via Silva fatta con l'Aler come tessera di un mosaico più grande. Chiede al sindaco di assegnare gli alloggi per gli impegni presi.

Pepe: commenta l'intervento di Civati e difende la giunta. I consigli non ci sono stati perché non c'era la necessità.

Viganò: si dichiara amareggiato per le parole del sindaco (IV novembre). Le giustificazioni sono banali. Sente Mariani un po' meno sindaco di tutti. Non è un problema di luoghi comuni (sono tutti figli del Signore, i morti sono morti, mio nonno, etc.) ma di valore delle istituzioni in cui ci riconosciamo. Altri sindaci hanno fatto lo stesso ma senza fascia, come privati, per pietà umana, non come istituzione. Sporcare atti celebrativi importanti e volti a valori etici fondamentali per la nostra società è sbagliato in un momento dove la violenza è dettata da intenzioni futili (vedi ad esempio il calcio). Riprende l'intervento di Marrazzo ricordando anche l'edilizia convenzionata (non viene portata avanti) e i due comparti di edilizia popolare fatti dalla amministrazione Faglia (delibera in ritardo da mesi). Presenta due interpellanze: su una determina dirigenziale (26425): nomina collaudatori per Piazza Trento e Trieste (l'ass. ai lavori pubblici si è rimangiato il tutto, come in altri casi) e come si è proceduto per le nomine; la seconda su delibera giusta perché di resistenza in giudizio contro l'Istedin (Cascinazza) riconoscendo il corretto operato della giunta precedente.

Finisce qui la fase preliminare. Siamo circa alle 24.

Petrucci: presenta una mozione d'ordine. Segnala che erano prevedibili dopo un mese senza consiglio i tempi della fase preliminare. Non trova giusto il comportamento del presidente dato il valore della discussione che c'è stata e quindi di continuare se necessario, con la fase preliminare.

Ghezzi: chiede di sospendere dieci minuti per riunione di maggioranza.

Scanagatti:
sostiene che la mozione vada votata e che il presidente non si comporta correttamente.

Presidente Inga: insiste per la sospensione.

Dopo una sospensione di dieci minuti Petrucci ritira la mozione.

Ghezzi: presenta una mozione d'ordine per sospendere la fase preliminare.

Scanagatti: dichiara che la minoranza non partecipa al voto.

Con 23 votanti la fase preliminare è sospesa.

Scanagatti: dichiara il nuovo nome del Gruppo: PD (Partito Democratico) invece che Ulivo in ragione delle note vicende e fondazione del Partito. Non vi sono modifiche nei comportamenti.

Ass. Ordine del giorno 33 e collocazione Della Muta nel gruppo Misto.
Seguono le dichiarazioni ed il voto.

Chiusura ore 24.30



CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 ottobre 2007

Mancano 4 consiglieri e alcuni assessori: Mangone, Sassoli, Romani, Baldoni.

Il Consiglio deve concludere la discussione sul tema “Monza, Città per la Pace”, richiesto in particolare dai consiglieri di minoranza e iniziata nella precedente seduta. Alla fine della fase preliminare (informazioni, interpellanze, interrogazioni, etc. ) si votano i punti iscritti: n. 21 (Nomine Commissione Comunale per aggiornamento elenchi giudici popolari); n. 29 (Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. Si tratta di un aggiornamento ai sensi della normativa vigente e inerente la protezione dei dati personali negli atti); n. 18 (nomina dei componenti del Comitato editoriale del periodico di informazione del Comune); n. 16 (nomina dei due rappresentanti del comune nel consiglio di gestione del Liceo musicale Vincenzo Appiani).

Il Consiglio si conclude con un atto rilevante e approvato all'unanimità dai presenti: due ordini del giorno concordati, uno su Monza, città della Pace e l'altro sui gravi fatti di Birmania.
Odg pace in versione integrale
in coda a questa "Linea Diretta".

Ass. Romeo:
Metropolitana e infrastrutture: a seguito dell'incontro in Regione dei Comuni (interessati alla realizzazione delle infrastrutture, in particolare su ferro e metropolitana M1 a Bettola) col Ministro Di Pietro, l'ass. comunica che entro la fine dell'anno vi sarà la decisione del CIPE (comitato interministeriale per la programmazione economica). Il Prolungamento dovrebbe costare circa 7.900 milioni di euro in più dell'originale preventivo e per il Comune di Monza 336.000 euro. Resta aperto il nodo del parcheggio. Procedono i progetti del prolungamento a Vimercate della M2 che si prevede passerà tangenziale al territorio di Monza, ad Agrate e Concorezzo, della metrotranvia Milano–Desio-Seregno. Per le infrastrutture si è parlato degli interventi sulla Rho-Monza, e del tunnel di viale Lombardia . Il Ministro Di Pietro e l'ANAS hanno assicurato un prossimo incontro a Monza per la data di inizio dei lavori. Vi sarà un lotto unico. A carico di Monza 14 milioni di euro (in sostanza non vi sono cose di fatto nuove se non che non si è parlato purtroppo della linea 5, occasione persa da Monza e delle linee interne alla città. Spiace la polemica ma vi erano dichiarazioni due mesi fa che a Bettola non serviva la metro!).

Pilotto: opere pubbliche per le scuole. Non ha avuto risposta a precedenti domande. Vi sono urgenze nelle scuole chiede di saper i programmi della giunta per le opere in campo scolastico.
Stazione ferroviaria in zona Libertà, ha sentito di una riunione condominiale con assessore e consigliere di circoscrizione per dire che la stazione si fa. Nota che in campagna elettorale gli stessi dicevano il contrario sia per la fermata che per il parcheggio. Meglio discutere in consiglio e non altrove. Inoltra una interpellanza su detto incontro e una interrogazione, in riferimento a quanto sopra per le scuole, sulla predisposizione del piano delle opere pubbliche.

Vimercati: interpella l'assessore Mangone su moderatori di velocità delle auto in via Medici, e realizzazione di una passerella pedonale e se sono inseriti nei progetti (dopo la campagna elettorale si dà atto che i moderatori di traffico sono utili).

Colombo A.: prende atto che l'ass. Maffè era presente all'inaugurazione a Venaria di Torino dove gli interventi sono un modello per la nostra Villa Reale.

Confalonieri: lamenta la mancata risposta alle interpellanze. Riferendosi alla informativa dell'ass. Romeo sottolinea che non si è parlato di metropolitana 5 e del prolungamento della stessa proposta posta in discussione dall'amministrazione precedente. Bene che si faccia la stazione est al quartiere Libertà portata avanti dall'amministrazione Faglia (in campagna elettorale era stata fatta polemica politica sul parcheggio e fermata come fatto di insicurezza invece che di valorizzazione del quartiere come di fatto è). Per Viale Lombardia la questione del lotto singolo non è un problema ma l'assessore deve intervenire. Vi sarà il restringimento da 2 a 3 corsie con forti code (a suo tempo si era lavorato a un programma per l'impatto dei lavori).

Gesuita: chiede il rifacimento delle soste parcheggio in via Cimabue.

Boscarino
: segnala che vi sono pericoli di incidenti in via Quarnaro, per macchine parcheggiate all'incrocio. Inoltre segnala il fenomeno di occupazione di case comunali. Quali provvedimenti vengono presi?

Villa: interviene sul progetto delle sponde del Villoresi e per la presenza di “balordi” in Piazza Cambiaghi.

Ass. Romeo: risponde sulla M5: c'era uno studio di vaga fattibilità. Ritiene che da via Bignami a Milano si debba fare un percorso diverso più a ovest (san Fruttuoso). Ci sarà un tavolo tecnico con la regione per alternative e ritiene che la M5 non dovrebbe passare da Bettola perché troppo intasata (in realtà più mezzi passano dal nodo di interscambio previsto gomma ferro a Bettola e meglio è. Le risposte sono imprecise e solo di rimando al futuro). La questione sollevata da Confalonieri è preoccupante ma è un problema di progetto e si è scritto all'ANAS.

Scanagatti: vi è stato un fatto straordinario: 3,5 milioni circa di persone sono andate a votare alle primarie per la nascita del PD (Partito Democratico). A Monza 5.579 votanti. Un atto democratico che ha sorpreso tutti. Questa non è antipolitica ma testimonia la voglia di partecipazione. Anche a Monza il PD si organizza. Il risultato è frutto di lavoro di anni e il PD nasce come proposta politica di confronto con gli altri.

(In questo momento i consiglieri di maggioranza in aula sono 10 su 24).

Viganò: interpellanza sulla procedura di nomina di due collaudatori in corso d'opera per il parcheggio di Piazza Trento e Trieste (determina del dirigente). Interpellanza su housing sociale, lotti già approvati e con bando di edilizia economica dall'amministrazione Faglia. Ritardi su un problema urgente. Chiede che vengano date informazioni sulla conclusione del bando e sui partecipanti. Raccomandazione: in viale Regina Margherita, palo stradale a terra da un mese. Cascinazza: segnala l'anomalia della situazione. Nuova proprietà? Le cifre ventilate sono del PRG Piccinato e non adeguate al PGT. Situazione strana dove la scelta pubblica può determinare notevoli plusvalori (da 20 ml di euro del PGT a 92 ml del preliminare ventilato).
Per ass. Romeo: per la M5 c'era già il progetto di stazione predisposto da MM a Bettola. L'attuale giunta si è fatta soffiare il prolungamento poi scelto da Milano per San Siro.
Ringrazia per la risposta tempestiva dell'ass. Boneschi sulla commissione edilizia ma evidenzia che in realtà non c'è una risposta in merito all'irregolarità della nomina della stessa commissione. Non c'entrano lo statuto del comune né le leggi ma il regolamento (seguito da tutti i precedenti) che prevede due “tecnici” designati dalle minoranze. Richiama alle responsabilità e al confronto non solo a parole.

Ascrizzi: esprime complimenti per il PD. Anche dalla loro parte si fa manifestazione di democrazia il prossimo sabato. L'ass. Carugo ha parlato di emergenza casa. Condivisibile (500 famiglie attendono case popolari). La difficoltà sui mutui è evidente e cresce tra giovani e anziani in particolare. Bisogna affrontare la questione in modo intersettoriale.

Colombo E.: interpella per chiedere la pulizia del fondo del canale Villoresi (in alcuni tratti sono stati depositati rifiuti ingombrati e pericolosi di ogni genere: apparecchi TV, PC, alcune batterie esauste…) e di informare la cittadinanza, sia per evitare l'utilizzo di acque irrigue, sia per conferire in modo corretto rifiuti ingombranti e pericolosi alla piattaforma ecologica.

(I consiglieri di maggioranza ora sono 12).

Faglia: informa di aver portato i saluti di Monza al sindaco di Assisi (Marcia della pace). Il tema era quello dei diritti umani. Anche il PD è punto di riferimento per questa attenzione. Informa della partecipazione in Tribunale il 27/9 al ricordo dell'avv. Angeli e si fa portavoce delle preoccupazioni raccolte per il problema del nuovo tribunale che è sede efficiente per la giustizia.
Sottolinea che per il PGT, c'è la proroga ma non ancora la delibera di giunta e non si sa cosa succede. Ricorda che la pianificazione della città è indipendente dalle proprietà. Occorre presto una decisione in giunta dopo il lavoro del tavolo congiunto fatto in ottobre.

Bubba: ringrazia per la risposta dell'ass. Romeo a sua interpellanza ma chiede lumi ( anche con ironia) su una pattuglia inviata in via Sella, non si sa se per istanza pubblica o privata.

Ass. Boneschi: ribadisce che la scelta per le nomine in comm. edilizia sono state dettate da criteri tecnici e non politici e il sindaco ha deciso in base alle competenze. Consegna a Viganò il parere dell'avvocatura sulla materia, che per errore non era stato consegnato come richiesto.

Scanagatti: ringrazia Faglia e Ascrizzi per gli auguri sul PD. Pone il problema della legittimità della nomina in Farmacom (Azienda che gestisce le farmacie comunali). Chiede quali siano le competenze e professionalità. Chiede all'ass. Boneschi perché non si siano rispetti gli articoli del Testo Unico (artt. 42 e 50) e non si sia adottata la Delibera di indirizzo.

Chiusura della fase preliminare, ore 22

L'ass. Arizzi: illustra brevemente l'oggetto 21 - commissione comunale per aggiornamento elenchi giudici popolari: si votano i rappresentanti (Confalonieri per la minoranza e Cogliati per la maggioranza).

Viene approvato anche l'oggetto 29 - trattamento dati sensibili e l'oggetto 18 - commissione editoriale per il periodico di informazione comunale con la nomina di Longoni e Rossi per la minoranza e Arbizzoni e Colombo A. per la maggioranza.
Poi si vota l'oggetto 16 - rappresentanti del comune nel consiglio di gestione del liceo musicale con la nomina di Rosanna Meroni (esterna per la minoranza) e Puleo (esterno per la maggioranza).

Si passa quindi alla continuazione della discussione tema Monza città per la pace.

Ghezzi: chiede di sospendere per qualche minuto il consiglio per dare modo di concordare gli ordini del giorno su un tema così importante.

Alla ripresa vengono presentati e letti gli ordini del giorno concordati.

Odg sulla pace: si istituisce una commissione senza gettone, presieduta dal sindaco per l'educazione alla pace, l'integrazione e la cooperazione. Copia della Dichiarazione dei Diritti dell'uomo ai diciottenni, con la Costituzione e interventi nelle scuole.

Ghezzi: sottolinea che i due schieramenti sono stati capaci di superar le diversità: pace, libertà, giustizia . La pace è uno dei valori ma non slegato dagli altri.

Civati: vi sono differenze in consiglio ma l'odg della minoranza è diventato unitario per valori condivisi e volontà di passare ai fatti. La commissione dovrà svolgere azioni concrete in particolare per i giovani. Dovrà rapportarsi con l'esterno, con le associazioni sul territorio e promuovere iniziative.

Faglia: “Per una politica concreta di pace e solidarietà” è il titolo dell'odg. La commissione opererà e la minoranza darà il suo contributo attivo. Il 17/3/2003 era stata fatta la delibera in cui venivano declinati gli elementi sostanziali della questione.

Villa
: rileva il contenuto dato alla parola pace nell'odg. La non partecipazione era dovuta ad aspetti di merito degli obiettivi “politici” della manifestazione (questione legge sull'immigrazione e lavoratori in nero).

Mancuso: esprime soddisfazione per il documento unitario. La pace non ha colore.

Arbizzoni: condivide l'elaborazione del documento e il risultato.

Votazione all'unanimità.

Odg sulla Birmania:
il consiglio comunale presenterà un documento al consolato della Birmania sui gravi fatti accaduti.

Si passa poi alle dichiarazioni di votazione: intervengono brevemente per dichiarare l'assenso dei gruppi: Ghezzi, Tognini, Viganò, Scanagatti, Ascrizzi, Petrucci, Arbizzone.

Conclude Inga con felicitazioni al consiglio per il lavoro fatto.

Conclusione alle 24.19.



Ordine del giorno
Per una politica concreta di Pace e Solidarietà

Premesso che:
  •   La pace è un valore universale. Essa si configura, oltre che come essenza di conflitto armato, anche e soprattutto come convivenza di singoli cittadini in una società governata secondo equità e giustizia, nella quale si possano esprimere compiutamente i diritti fondamentali e inalienabili della persona;
  •   l'adesione a principi e valori universali passa innanzitutto per la realizzazione di politiche e atti amministrativi ad essi improntati;
  •   non ci può essere vera Pace senza Giustizia e Libertà;
Questo consiglio comunale si impegna a:


Attivare una commissione, senza gettone di presenza, a cui partecipino i capigruppo o un loro delegato e presieduta dal sindaco o da un assessore, rivolta allo studio e alla programmazione di politiche di integrazione, di cooperazione e di educazione alla Pace da proporre alla giunta,

E impegna particolarmente l'amministrazione a:

  •   promuovere con continuità la distribuzione ai diciottenni della nostra città, oltre alla Costituzione della Repubblica, anche una copia della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo;
  •   cogliere l'opportunità delle ricorrenze nazionali, per sviluppare e proporre alle nuove generazioni un sistema di valori condivisi, anche attraverso interventi nelle scuole;
  •   sostenere e sviluppare iniziative di integrazione, di educazione alla cittadinanza e alla Pace.

Firme dei proponenti.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 4 ottobre 2007

Assenti: Mancano alcuni assessori: Carugo, Sassoli, Arizzi e Romani. Sono assenti anche sette consiglieri.

Siamo a giovedì 4 ottobre 2007, il fatidico giorno del Consiglio che avrebbe dovuto iniziare la discussione di approvazione del PGT sino a domenica 7 ottobre (Invece la sesta leggina regionale personalizzata ha reso possibile rimandare di due mesi. Ne avevano chiesti 6! Dal contrasto in regione ne sono usciti due dopo la data per le osservazioni).

(L'assessore all'urbanistica non ha ritenuto doveroso essere presente per l'appuntamento mancato sul PGT. Lascia al Sindaco la castagna sul fuoco).

Fase preliminare

Faglia: interviene sulla questione PGT e l'avvenuto rimando, esprime forte delusione anche perché lo stesso sindaco si è piegato e in data 12/9/07 ha richiesto la proroga in Regione contraddicendosi e con una lettera neppure firmata. Faglia critica la Regione e chiarisce che non è vero che vi sono altri comuni interessati (Erba e Malnate sono in situazione del tutto diversa da quella di Monza); si poteva arrivare in tempo negli interessi della città. Il Tavolo tecnico-politico insediato in comune per le osservazioni ha ben lavorato e in tempo utile (dal 17/9 al 27/9) con la disponibilità della minoranza al confronto. Si erano già convocati i consigli sino a domenica 7 ottobre e per l'oltranza per il PGT. La lettera del sindaco alla Regione è inquietante dato che dice che bisogna scongiurare il ritorno del Piccinato ma anche cambiare il PGT date le elezioni. E' in gioco una questione etica e morale ed è necessario un comportamento limpido a tutela del bene comune. C'è o non c'è la delibera per il PGT? (Tra i banchi, alla faccia della serietà del Consiglio appena avviato, sono le 21.06, sono presenti solo 9 consiglieri).

Mancuso:
richiama il fatto che non ha ancora avuto risposta a interpellanza da parte dell'ass. Gargantini e che la cosa è importante dato che in città camminano anche i non vedenti.

Gabetta: sostiene che le cose importanti sono viale Lombardia e le altre opere e non quello che dice Faglia.

Monguzzi: interviene sul canile e chiede informazioni sull'appalto, se le procedure sono imperfette. Se ci sono rischi con l'impresa, i rumori e dove parcheggiare, etc. (in realtà non si capisce se fa un intervento, un'interpellanza, una interrogazione o altro; il presidente, rigido con altri, in questo caso non dice nulla).

Palombo: ha due raccomandazioni: i cimiteri per animali da compagnia e la promozione di una campagna contro l'obesità.

Vimercati:
segnala che la rete idrica ha perdite. Se la prende con la TPM e segnala problemi di coerenza tra la tabella oraria e il libretto stampato in merito alla linea 4 di trasporto pubblico.

Villa: segnala il problema della confisca di alloggi agli immigrati clandestini e la colpa dei proprietari sfruttatori (condanne a Verona). Segnala il problema dell'occupazione abusiva. Riconosce che a Monza il problema è contenuto e nota che 600 famiglie chiedono l'alloggio comunale.

Scanagatti: si riconosce nelle parole di Faglia, serie e argomentate sulla questione del PGT e della leggina regionale. Evidenzia la stranezza che con un intervento si è voluto illustrare una interpellanza, bene se vale per tutti (intervento Monguzzi). Segnala e chiede all'ass. Romeo lumi sull'interruzione del presidio di polizia municipale nella scuola di via Zara. Invita a rispettare il regolamento nella risposta alle interpellanze (30 giorni), cosa che non avviene e ricorda l'urgenza delle sue all'ass. Carugo che investono problemi di legittimità sugli atti.

Colombo E.: presenta un'interpellanza sulla richiesta di protezioni pedonali in via Durini, data la situazione di pericolo (richiesta dei cittadini).

Ascrizzi: interviene anch'egli sulla questione PGT e chiede al sindaco se c'è una fase nuova dopo l'apertura del tavolo di confronto. Prende anche atto che la Giunta ha deciso di non far partecipare Monza alla marcia della pace ad Assisi.

Presidente Inga: ritiene di precisare ad Ascrizzi che per la sera è già prevista il tema pace in coda alla seduta.

Ghezzi: precisa che prima si fanno le delibere amministrative e poi i punti a carattere politico. Risponde lui (pur non essendo assessore) ad Ascrizzi dicendo che il comune non manda pullman ad Assisi e ce ne sono di altri.

Rossi: si rammarica che non c'è l'ass. Carugo dato che voleva affrontare questioni di welfare e asili nido. Ha un'interpellanza: Tra maternità certa e paternità da dimostrare e con alcune domande all'ass. Carugo: i buoni asili nido inventati dall'assessore a quali criteri rispondono? Non sono già in realtà (da 0 a tre anni) in vigore dal 2004? A quali delle 270 famiglie in attesa verranno erogati? Che fine farà il tavolo intersettoriale per l'infanzia da 0 a sei anni? Grave che il comune non abbia partecipato al bando provinciale, dice e chiede quali azioni si intendano assumere per i servizi alla prima infanzia. Affronta con un intervento il problema degli asili nido e della loro carenza di posti (il 30% non viene accolto). Importanza per la famiglia e il sociale e aumento dei servizi stessi negli ultimi tre anni a Monza dove vi sono (tra pubblici e privati) 858 posti e con una lista di attesa di 250 bambini. Molte sono state le iniziative e bisogna continuare con un'attenzione al sistema generale, ai rapporti interistituzionali e con le agenzie del territorio.

Vigano: richiama l'intervento Faglia sul PGT. La sola cosa buona della leggina pasticcio (ritardi della giunta: gli uffici hanno istruito le osservazioni per il 20/22 agosto) è di far perdurare la salvaguardia. Due mesi sono una proroga lunga, sei mesi è altro e pericoloso. Basta vedere la Delibera di incarico di consulenza che mischia osservazioni e urbanistica “negoziata”. Tre interpellanze: la zona pedonale “militarizzata” e l'uso eccessivo di mezzi di vigilanza e polizia nel centro pedonale (pericoli, inquinamenti, costi, abbandono di servizi più utili altrove in ore di traffico. In un quarto d'ora sette mezzi tra auto e moto tra i pedoni). Sollecito per l'apertura di via Omero a San Rocco e progetto di completamento del sottopasso alla ferrovia (viene sottoscritta in aula anche da Arbizzoni della maggioranza); irregolarità della nomina della Commissione Edilizia (mancato rispetto del Regolamento per la rappresentanza delle minoranze). Raccomandazione per proseguire l'attuazione del Parco Villoresi ovest.

Montalbano: porta attenzione alla solidarietà per il popolo Birmano. Segnala che vi sono ancora problemi nella consegna della posta e che le stesse organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro al sindaco.

Riga: riprende la questione di utilizzo della polizia locale. Nel 2004 vi sono stati quattro casi con i vigili protagonisti in modo similare a quanto denunciato questa sera. Richiama poi l'attenzione sulla situazione di via Gramsci.

Ass. Mangone: risponde rimandando su via Omero e dicendo che è un problema nato da lontano. Sul canile (risponde solo a Monguzzi anche se è giacente altra interpellanza della minoranza) parla di incontro coi comuni che partecipano al costo e che bisogna risolvere l'area dello sgambamento. L'investimento è di due milioni di euro.

Bubba: interviene su problematiche localizzate di parcheggi riservati.

Ass. Boneschi: risponde, si informerà sulle tabelline TPM e, in attesa di trasmettere parere, risponde sulla nomina della Commissione edilizia, che è tecnica e consultiva e non politica, che il Regolamento verrà aggiornato e si vedrà per la Commissione paesaggistica (tutto bene, anche se la risposta è burocratica, ma poco c'entra con il quesito sulla regolarità delle nomine che non rispettano la presenza di designazioni di minoranza come detta il Regolamento Edilizio vigente).

Sindaco: sull'obesità rimanda all'ospedale e alle ditte farmaceutiche e ai loro progetti (risposta a Palumbo). Ha già sentito tre volte le Poste, lui non ha poteri e ci sono tagli di personale (risposta a Montalbano). Militarizzazione dell'isola pedonale: ci sono riscontri di apprezzamento di quanto si fa e bisogna rispettare la legalità (risposta a Viganò). Assicura che la proroga della leggina regionale non apre una fase nuova. Le procedure sono complesse per i tempi e quindi è utile per Commissioni e Circoscrizioni. Assicura anche che la Delibera sul PGT c'è. Ribadisce la decisione di non tornare al Piccinato (PRG del 1971). Se non c'era la proroga si approvava entro domenica, il tempo in più servirà per fare le cose meglio e per non avere “pericoli di ricorsi”. Afferma che per lui andavano bene anche solo trenta giorni (risposta a Faglia e altri).

Presidente Inga: chiude la fase preliminare senza lasciare intervenire Viganò e Faglia e senza neanche chiedere a quale titolo volevano intervenire.

Montalbano: presenta una mozione d'ordine sottolineando che il presidente non poteva chiudere la fase preliminare in modo arbitrario in contrasto col Regolamento dei lavori dell'aula.

Chiusura della fase preliminare

A questo punto si passa agli oggetti relativi alla nomina delle Commissioni con i nominativi, fatto veloce dato che le Commissioni sono già istituite con delibera e discussione di precedente consiglio.

Ass. Allevi: presenta le delibere e legge la composizione delle Commissioni.

La votazione è unanime per tutte.

Ass. Maffè: presenta altro oggetto che è relativo a una lunga procedura di intesa tra i comuni per dare coordinamento e supporto informatico alle scelte dei servizi sociali, come evidenzia Rossi.

Anche in questo caso la votazione è unanime.

Si affronta quindi il tema importante e particolare della pace (in aula sono presenti solo 9 consiglieri della maggioranza) su cui intervengono molti consiglieri di minoranza.

Civati: non importa tanto un confronto ideologico ma cosa si può fare concretamente a Monza nei molti aspetti di decisioni, nel modo del sociale e della scuola, è necessario che vi siano dei responsabili di questo tema.

Colombo E.:
affronta e informa il tema “La pace a scuola per l'anno dei diritti umani”. È il 60° della Dichiarazione universale dei diritti umani, della Costituzione italiana, e anno Europeo per il dialogo interculturale. La scuola può prendere importanti iniziative. Bisogna che l'ass. all'istruzione si faccia promotore delle iniziative.

Ascrizzi:
è necessaria la cultura della pace, della non violenza e del dialogo. Necessario il tavolo della pace. Sbagliato aver tolto i cartelli della pace, non aderire alla marcia di Assisi, non partecipare al coordinamento degli enti locali.

Ass. Maffè: non condivide l'intervento di Ascrizzi, afferma che Monza è attenta a questi temi anche se non c'è più una delega specifica. La non partecipazione ad Assisi non è significativa. Favorevoli al programma del ministero della difesa (“La pace si fa a scuola”).

Ass. Allevi:
parla di ricorrenze civili e della possibilità di crescere sul tema (ad esempio la festa del 2 giugno che sarà significativa. La pace è condivisa ma con sfumature diverse.

Faglia: apprezza alcuni passaggi dell'ass. Maffè ma evidenzia che la delibera fatta a suo tempo è stata cancellata. Invita a costituire una commissione per gli interventi nella scuola, cultura, cooperazione internazionale e per le famiglie. Il Comune può fare molto per diffondere la cultura della pace e contro la violenza. Chiede il gonfalone del comune per la marcia di Assisi.

Bubba: è importante il dire ma anche il fare e pensare. Qual è il senso dell'aver tolto i cartelli della pace messi nel 2003?

Ascrizzi: nota che l'ass. Maffè ha minimizzato i problemi, l'aver tolto i cartelli della pace, il non partecipare ad Assisi. L'ass. Maffè risponde invece del sindaco ma non ne ha la delega.

Viganò: cita la mostra aperta al Cederna “Sguardi dall'Africa”. Monza è ricca di capacità associative, laiche e religiose per la pace. Il comune può essere punto di riferimento per esaltare queste capacità. I cinque colori della bandiera della pace sono nati contro il razzismo.

Tognini: nota che il gemellaggio con la Serbia va avanti. Giuste le iniziative per i diciottenni ma diamo anche il testo della “Dichiarazione dei diritti dell'uomo”. Annuncia che si sta pensando a un ordine del giorno separato e di maggioranza perché ci sono modi diversi di vedere le cose.

Alle 24. 30 termina il consiglio. Alla prossima.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 24 settembre 2007

Presenti: 40 consiglieri
Assenti: ass.ri Baldoni e Arizzi (qualcuno arrivato tardi, qualcuno se ne è andato, qualcuno assente per gran parte della seduta).

All'apertura dei lavori del consiglio, commemorazione di due personalità politiche scomparse: Antonio Basile che fu anche vice sindaco e il prof. Reno Ceraso, con interventi di Scanagatti, Petrucci, Arbizzoni, Mancuso, Ghezzi, Dalla Muta, Villa, ass. Antonicelli, Faglia, ass. Di Lio. Segue un minuto di silenzio.

Interpellanze

Confalonieri: Violazione del traffico limitato allo Spalto Maddalena. Quante infrazioni vi sono state?

Civati:
presenta più interpellanze, una rivolta all'ass. al commercio, su come l'amministrazione comunale si è data regole per permettere ad assessori e partiti di svolgere la loro attività, uso, tempi e orari degli spazi pubblici utilizzabili; la seconda rivolta al presidente e riguarda la consegna di materiale informativo da Enti o Partiti; la terza, ancora all'ass. al commercio, inerente le affissioni di manifesti nei tempi utili; la quarta, per il sindaco e l'ass. Maffè, interessa il Parco e l'Autodromo, l'abbandono di rifiuti solidi e la necessità di un intervento urgente.

Ascrizzi: presenta due questioni che ritiene rilevanti e che tramuta anche in interrogazione e ordine del giorno. Ritiene che in città vi siano episodi gravi di repressione. Si riferisce all'inseguimento in moto da parte della polizia municipale (con pericolo anche per i passanti), di un ragazzo (venditore abusivo). Il dibattito generale in corso non deve determinare confusione. I problemi di integrazione degli stranieri non si affrontano con atteggiamenti inquietanti, come nel caso citato con scene da “guerriglia urbana”. Interroga il sindaco sull'episodio dello scorso giovedì e chiede se quelle le ritiene modalità corrette, se rappresentano un indirizzo politico. Chiede all'ass. Carugo quali le iniziative dei Servizi sociali in materia, dal momento che questo problema non va delegato alla sfera repressiva. Inoltre cita una lettera dell'ass. Carugo alla Regione che ha ridotto del 45% le risorse per la prevenzione e per il fondo sociale (da più di 2 milioni a 1 solo milione di euro). E' necessario un ordine del giorno su questo fatto molto grave.

Bubba: segnala , rivolgendosi al sindaco e all'ass. Romeo, la protesta con lettera dei cittadini in zona giardini di via Praga (inviata alle autorità comunali e di polizia), dove un gruppo di giovani crea forte disturbo per rumori, comportamenti incivili con danni al patrimonio pubblico.

Monguzzi: segnala che ritiene pericolosa per i residenti la cabina ENEL in zona Piazza Citterio. Segnala anche la necessità di parcheggio per portatori di handicap alla farmacia di via Buonarroti. Riprende una discussione del precedente consiglio (ordine del giorno di minoranza presentato da Scanagatti su gettoni e costi della politica) e del suo voto contrario. Informa di rinunciare al gettone a favore della istituzione “Maria Letizia Verga”.

Rossi: riprende la questione del taglio di risorse della regione rivolgendosi all'ass. Carugo chiede spiegazioni sulle dichiarazioni di un buco di 1 milione di €.

Adamo: chiede di un parcheggio in via Calatafimi.

Mariani Alberto: chiede perché non si è ancora risposto a un esposto sulla sicurezza da parte di alcuni commercianti di San Biagio.

Vimercati: si riferisce al libro “Falce e Martello” di Caprotti (Esselunga) e di come, secondo lo stesso, siano state favorite le coop nella società italiana e che oggi sono una potenza economica. Riprende una provocazione fatta nel precedente consiglio a Viganò (questione Rom) prendendosela lungamente verso la persona per la risposta ricevuta.

Faglia: rimanda il proprio intervento sulla Villa Reale perché manca il sindaco (e tutti gli assessori interessati) cui rivolgersi.

Longoni: presenta una mozione d'ordine sul fatto che nel Consiglio e nella fase preliminare mancano sempre quasi tutti gli assessori cioè mancano gli interlocutori. Chiede al presidente di sollecitare gli assessori assenteisti.

Ass. Romeo: risponde alla interpellanza e intervento di Ascrizzi e ritiene che se ci sono testimoni scrivano quello che hanno visto. Gli inseguimenti rientrano nei compiti della polizia urbana. Di esposti ne arrivano a centinaia come quello di via Praga (risposta a Bubba). Manca il personale.

Scanagatti:
interviene per mozione d'ordine sul rispetto del regolamento delle sedute. Sottolinea che vi sono stati più interventi del tutto impropri da parte di consiglieri di maggioranza (in particolare Monguzzi e Vimercati) dove le disposizioni dell'art 33 del regolamento vengono usate come un'arma impropria eccedendo anche i tempi consentiti. Chiede al presidente perché consente discussioni “postume”. Se il consigliere ha avuto ripensamenti sul gettone e sul costo della politica ha altre modalità per dichiararlo. Vi sono poi fatti personali di cui all'art. 16 con comportamenti fuori da ogni regola. Esprime solidarietà a Viganò per questo assalto “ a freddo” da parte di un consigliere. Anche l'intervento dell'ass. Romeo era sbagliato. Invita il presidente a essere più presente nell'esercitare la propria autorevolezza. Il confronto anche se aspro va ricondotto ai contenuti di merito senza fatti personali.

Presidente: dichiara il proprio ulteriore impegno e sottolinea che non vi sono stati fatti gravi.

Marrazzo: interpella l'ass. Romeo su parcheggio e traffico, notando che al momento sono presenti solo due assessori (Di Lio e Sassoli).

Viganò: per fatto personale, dopo l'intervento di Vimercati, ricorda la seduta precedente e la propria risposta ad attacchi del tutto personali dovuti a provocazione. Sbagliato parlare delle persone più che dei contenuti . A una provocazione si risponde, a una seconda si può solo fare ironia. Ribadisce che l'aiuto ai deboli non si risolve con azioni di beneficenza, che è un fatto privato, ma con interventi istituzionali. Inoltra poi due interpellanze.
Una in riferimento al Tavolo intersettoriale per l'attuazione di politiche per il risparmio energetico e il ricorso a fonti alternative a Monza (promosso dall'amm. Faglia per gli obiettivi posti dal protocollo di Kyoto). La seconda inerente il problema di zone a rischio per i fulmini in città (a seguito di segnalazioni di cittadini e tecnici).

Monguzzi: per fatto personale si dichiara meravigliato per l'intervento di Scanagatti che dà voti, secondo lui, agli altri consiglieri.

Faglia: in riferimento a problema della Villa Reale ricorda incontri e dibattiti e sottolinea l'importanza storica delle Biennali (significativo connubio tra arte e funzioni interne della Villa Reale). Ricorda il contributo dell'Istituto d'arte e rileva che l'ala nord della Villa non ha ancora destinazioni e che sarebbe importante pensare a questo legame tra arte e artigianato in Italia, con laboratori e ricerca materiali. Vi possono essere collaborazioni interessanti del Comune e della Regione con il museo Vitra di Basilea, con Brera, il Politecnico, la Triennale. La Villa non viene utilizzata, vi sono anche costi della “non politica” (alcuni consiglieri di maggioranza rumoreggiano e Scanagatti commenta fuori microfono che “raglio d'asino non sale in cielo”) . Invita l'ass. Di Lio ad affrontare la questione della Villa Reale con il sindaco e l'ass. Maffè.

Chiusura della fase preliminare – ore 22.20

Variazione al Bilancio e verifica degli equilibri finanziari - Oggetti 19 e 20. Vi è una sola esposizione dei due punti ritenendo si tratti di argomenti connessi.

Ass. Meloro: illustra i provvedimenti citando in particolare la questione del “taglio” di 29 milioni di € (21 riguardano opere in conto capitale e 8 per spendere l'avanzo di amministrazione). Cita la comunicazione della Corte dei Conti che evidenzia la necessità di intervenire per rispettare il patto di stabilità. Il “taglio” più rilevante concerne le opere pubbliche e in particolare quelle in cui la giunta non crede. Le opere più importanti vengono spostate in bilanci successivi. Esiste, afferma, un impegno forte della giunta per affrontare la questione di viale Lombardia.

Scanagatti: rileva la poca utilità delle cose dette dall'assessore. C'è un punto, la variazione di bilancio e va affrontata; da quali capitoli provengono i 558.000 euro del fondo di riserva? C'è solo un elenco senza precisazioni e chiede quali siano le destinazioni di tale fondo.

Meloro: precisa che se il Consiglio lo ritiene si possono valutare due oggetti distinti.

Scanagatti: affronta l'oggetto 19 (Variazione di bilancio) e rileva che la Giunta ha già utilizzato fondi di riserva. A noi si chiede trasparenza e dall'altra si ritiene che il consiglio non debba neppure avere i dettagli necessari per capire. Rileva che manca l'ass. Allevi che con il collega Meloro ha convocato una conferenza stampa dove hanno parlato di “buchi”. In realtà sottolinea che non si tratta di buchi ma semplicemente della stessa manovra predisposta dalla giunta Faglia e adottata nell'aprile scorso. Legge gli appunti di allora: “23/5/07, in Giunta approvata determina n. 8, scelta delle opere che potranno essere finanziate nel 2007 per il patto di stabilità.”
Sembra che si ritenga una colpa l'aver approvato il bilancio nei termini di legge. Per cinque anni c'è stato un “ghost writer” e ora si capisce bene chi era. La legge recita che le amministrazioni che hanno approvato il bilancio entro la data stabilita possono fare variazioni.
La Giunta Faglia non ha lasciato alcun buco. Dopo l'approvazione del bilancio è intervenuta la finanziaria secondo la quale non si possono finanziare alcune opere per impossibilità di accedere ai mutui necessari.
Rileva di aver notato con gioia che ben 18 milioni di € su 21 sono la copia delle decisioni prese dalla giunta Faglia. Perché, chiede, “non avete detto prima alla Corte dei Conti quanto successo?” Dal documento della Corte si scopre che quanto noi affermiamo è vero e che vi è stata inadempienza per tempo da parte della giunta (cita parti della lettera della Corte dei Conti).
Se la nuova giunta si fosse presentata alla Corte dei Conti il 18 luglio 2007 portando le proprie decisioni si sarebbe chiuso il tutto subito! “Eravate in vacanza il 18 luglio (riunione della Corte n.d.r.), o il tutto è stato fatto per montare ad arte un caso politico? Niente buchi e niente tagli. Ora il tutto si ritorce contro di voi e dovete dirci cosa tagliate”. Sottolinea anche che è stata presentata una delibera incomprensibile per i consiglieri e tanto meno per gli esterni. Molto negativo che si sia montata una speculazione politica raccontando frottole (rivolto all'ass. Allevi e ass. Meloro). Qualche anno fa arrivavano regalini pittoreschi in consiglio da parte della minoranza. Oggi un regalo ai due assessori citati sarebbe una bottiglia di plastica vuota, come Giunta Tafazi. Parla poi dell'utilizzo degli avanzi di amministrazione, altra dichiarazione che comprova quanto detto dalla minoranza contro chi affermava che non si poteva utilizzare.

Faglia: esprime disappunto per i comportamenti della giunta che fa accuse ingiuste e ingiustificate. In realtà questa giunta ha omesso di dire le cose giuste alla Corte dei Conti a luglio. La precedente amministrazione ha fatto il bilancio nei termini di legge e le debite correzioni a seguito della successiva legge Finanziaria. Per le opere in cui questa amministrazione non crede occorre vedere bene per il 2008 e 2009 le opere omesse, scivolate o con grandi tagli (ad es. stanziamenti per la Villa Reale, rallentatori di velocità, che hanno dato buoni frutti sulla sicurezza, centro di cottura per migliorare ancora la qualità dei pasti scolastici, le piste ciclabili, realizzate già per 23 km circa; il secondo Polo universitario che è in forte sviluppo; alloggi comunali e housing sociale necessari; cablaggi, solo per citarne una parte). Chiede se la Giunta abbia operato solo in termini ragionieristici o con scelte di priorità.

Ghezzi: non condivide che si debbano mantenere le scelte di prima solo perché messe a bilancio (afferma ad esempio che i dossi possono essere pericolosi). Afferma che delle scelte precedenti bisogna mantenere solo quelle condivise. Ricorda che il dibattito sul bilancio aveva affrontato anche i problemi di oggi. Dice che la lettera della Corte dei Conti non gli interessa e che è una cortina fumogena della minoranza. Auspica che questa giunta risponda agli impegni della campagna elettorale. Presenta un Ordine del giorno che impegna la giunta a intervenire su lavori già preventivati per la sistemazione delle strade.

Petrucci: formula alcune domande all'ass. Meloro, in particolare su alcuni tagli o riduzioni: partecipazione (meno 200.000 €), Villa Reale (meno 3 milioni di €), centri di cottura, Cimitero (800.000 €). Si dichiara preoccupato per questi tagli e chiede ragioni e chiarimenti ponendo in evidenza alcune necessità impellenti come quella dei campi di sepoltura.

Marrazzo: si rifà a Scanagatti e Faglia che hanno già detto molto. Vuole però porre alcune domande alle quali aspetta una chiara risposta: sulle previsioni di manutenzione di edifici pubblici, perché non vengono detti quali? Nota una quota in più per le manutenzioni di tetti e facciate, ma esistono i progetti definitivi per impegnare le risorse nell'anno in corso, si è in grado di mantenere gli impegni? Villa Reale: nota il taglio di trasferimenti ma quanto resta è a carico della Regione o del Comune? La scuola civica Borsa è un intervento necessario. Gli interventi di terzi sul patrimonio comunale cosa riguardano?
Si rivolge all'ass. Antonicelli, per il Cimitero ci sono le risorse? Perché due lotti successivi della scuola Citterio di via Collodi se la legge invita a fare un solo lotto per evidenti ragioni di risparmio?

Viganò: riprende la storia delle mezze verità e bugie dette nella conferenza stampa (ass. Allevi e Meloro) più partitica che istituzionale. Come assessore della giunta precedente ricordava diversamente e perché conosce la qualità di Scanagatti e degli uffici. Il tutto è risultato una montatura, dichiara, altro che cortina fumogena della minoranza.
Confronto? Come sul PGT non si danno i dati ai consiglieri e si mistificano alla stampa . Un documento con “elenchino” è arrivato solo nel pomeriggio ai consiglieri. E' chiaro che le scelte sono in ritardo, modeste e più tecniche che politiche con scivolamento delle voci negli anni, senza chiarire priorità nuove. Nota che il canile ha mantenuto per ora il posto.
Esistono novità per affrontare le opere pubbliche, finanziate con diverse fonti, anche private (ad esempio i convenzionamenti). Nelle relazioni non vi è chiarezza su questo. Mancano ad esempio indicazioni sul piano del traffico e mobilità, piano per energia, regolamento edilizio ed alcuni Piani Attuativi.

Longoni: presenta emendamento a odg: propone di diminuire importo di 300.000 euro dal cap. 2100501 (manutenzione cimiteriali) e di destinare tale somma a un altro capitolo (manutenzione viaria).

(Sono le 23.56)

Ass. Meloro: “L'accusa a me e all'ass. Allevi è virulenta, non c'è stata caccia alle streghe. Con me c'era l'ass. Allevi, ricordo le sue battaglie all'opposizione quando c'era l'amministrazione Faglia. Le vere scelte della nuova amministrazione verranno fuori dal bilancio previsionale 2008. Non è giusto caricare la delibera di significato politico.”

Marrazzo: mozione d'ordine. Le risposte dell'ass. Meloro non ci sono state e facevano riferimento ad altri argomenti. Non va chiusa la discussione sull'oggetto. “Il mio voto dipende da risposte che mi darà l'assessore.” Altra domanda: i 352.000 euro per la Villa Reale sono co-finanziati dalla Regione Lombardia?

Ass. Meloro: Parla di emendamenti perché di altre cose non è a conoscenza, dice. Non è chiaro quale bilancio vuole variare 2007, 2008, 2009… Intende quello del 2007. Parere favorevole. Va in votazione.

Ass. Maffè: Villa Reale. Cifra di accordo di programma per le 9 stanze e c'è co-finanziamento della Regione, che si è accollata cifra maggiore.

Petrucci: Presenta odg sui campi di sepoltura che sono carenti a firma sua e di Mancuso.

Ore 24.38 si vota per emendamento Longoni, relativo a interventi su strade e marciapiedi (citati nell'odg).

Dichiarazioni di voto:
Scanagatti
: voto favorevole. Ma pone domande: chi ha rilasciato parere contabile su emendamento? Chi ha rilasciato parere tecnico su emendamento?

Presidente Inga: parere contabile ragioniere capo, parere tecnico non è obbligatorio.

Segretario Musicò: E' necessario solo il parere contabile. Se non sono presenti dirigenti lo può rilasciare il segretario generale. Per legge è obbligatorio solo quello contabile. La prassi di questo ente è anche parere tecnico, si rimette all'aula.

Ghezzi: contrario a emendamento Longoni.

Faglia: favorevole a emendamento Longoni.

Votazione: emendamento respinto, bocciato dalla maggioranza (25 voti contrari).

Votazione su odg
37 votanti, 25 favorevoli, 11 contrari, 1 astenuto (Longoni)

Petrucci: illustra suo odg (reperire risorse per nuovi campi di sepoltura)
Votazione: 25 votanti, 1 astenuto

Si passa all'oggetto 19 - “Variazione al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2007, del bilancio pluriennale e della relazione revisionale e programmatica per il triennio 2007-2009”

Scanagatti:
chiede di poter leggere la prossima volta le firme di chi firma gli odg. Quello con firma Mancuso e Petrucci sarebbe inaccettabile perché Mancuso ha firmato anche altro odg.
Dichiara che l'aula ha discusso per ore di variazione di bilancio e che questo sia una strumentalizzazione politica targata AN. False argomentazioni di ass. Allevi quando affermò che quel bilancio era illegittimo (dichiarazioni fatte alla stampa). La Corte dei Conti, dichiara Scanagatti; ha chiesto a questa amministrazione, di fare quello che la giunta Faglia aveva fatto il 23.05.07. Esprime voto contrario all'oggetto 19 e al comportamento della giunta, almeno a due degli assessori, che non hanno capito che la campagna elettorale è finita. Ribadisce inoltre la necessità di firmare gli odg in modo da identificare le firme.

Si procede alla votazione dell'ogg. 19 “Variazioni di Bilancio”
Votazione:
Presenti 38, votanti 38, favorevoli 25, contrari 13, approvato.

Votazione per immediata eseguibilità:
Presenti 39, favorevoli 25, astenuto 1 Dalla Muta, approvato.

Presidente Inga: chiede, nonostante siano già trascorse le 0,30 di permettere all'ass. Meloro di illustrare l'oggetto 20 (“Verifica della sussistenza degli equilibri di bilancio”).

Oggetto 20 - Verifica della sussistenza degli equilibri di bilancio.
Ass. Meloro:
procede all'illustrazione sommaria dell'oggetto, definendolo di natura prevalentemente tecnica e comunque in parte già discusso nel corso dell'oggetto precedente.

Petrucci: segnala la sua richiesta di procedere comunque alla trattazione dell'oggetto, procedendo a oltranza.

Scanagatti: segnala che le sedute a oltranza devono essere preventivamente comunicate e non possono quindi venire decise seduta stante.

Sindaco: interviene per dichiarare che chiede la “cortesia” alle minoranze di accogliere la proposta di proseguire fino alla votazione finale dell'oggetto, pur consapevole che si tratta d uno strappo alla regola.

Ghezzi: afferma superfluo richiamarsi alla cortesia dei gruppi. Se c'è una maggioranza di consiglieri che è favorevole alla prosecuzione della seduta si può procedere.

Proteste da parte delle minoranze.

Faglia: invita a richiamarsi al buon senso. Non ci sono le condizioni per andare avanti. Chiede di chiudere e di rinviare al prossimo consiglio.

Brioschi: chiede di poter proseguire a oltranza.

Presidente Inga:
sollecitato a far rispettare la sua decisione iniziale (illustrazione dell'ogg, 20 da parte di ass. Meloro e poi chiusura della seduta) afferma di volersi rimettere alle decisioni dell'aula e mette in votazione la proposta di Brioschi.

Votazione odg Brioschi
38 presenti, 25 votanti: 24 favorevoli, 1 astenuto (Inga)
I gruppi di minoranza dichiarano di non partecipare al voto.


Si passa alla trattazione dell'oggetto 20 (ore 1.06)

Scanagatti
: verrà svelata la strumentalizzazione politica di cui abbiamo parlato, dichiara. Chiede come pensano di spendere i 40 milioni di euro a disposizione. Invita a leggere il documento “Ricognizione sui programmi ed equilibri di bilancio 2007”. Chiede come procede il recupero dell'evasione fiscale; come l'alienazione delle aree industriali dell'amministrazione; come la giunta ha interpretato il bilancio del comune di Monza. Dichiara che la maggioranza non desidera il confronto con la città e che la stesura del bilancio sociale sarà a cura della minoranza.
In riferimento ai 19.621 emendamenti (pianificazione urbanistica) ironicamente sottolinea che questo è il confronto civile e democratico che il centrodestra ha saputo proporre.

La discussione continua, non viene prestata attenzione ai consiglieri dell'opposizione che intervengono. E che chiedono un rinvio alla prossima seduta, vista l'ora.

Siamo all'1.48.
Confalonieri
inizia suo intervento. Ma, inascoltato, lascia l'aula. Con lui anche gli altri consiglieri dell'opposizione, sono circa le 2 del mattino.

La maggioranza passa alla votazione dell'oggetto 20: “Verifica degli equilibri finanziari e ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi dell'esercizio 2007”.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 settembre 2007

Inizio: ore 20:30.
Presenti: 40 consiglieri, assenti ass. Romani, ass. Mangone, ass. Antonicelli.

Interpellanze:

Bubba
: (problema poste e ritardi; rallentamento della velocità in via Buonarroti);
Vimercati: (ad ass. Mangone, chiede quali i tratti monzesi interessati dai lavori sul canale Villoresi);
Boscarino: (raccomandazione ad ass. Romeo per la pericolosità e sicurezza in via Foscolo).

Fase preliminare

Distretto sanitario - Rossi: si rammarica per il taglio di un milione di Euro. Grave, incide sulla programmazione dei servizi. Invita a sostenere il documento ANCI (associazione nazionale comuni italiani) e quello dell'assemblea dei sindaci della ASL MI 3.
Svolte pericolose di viale delle Industrie a San Donato – Longoni: Raccomandazione per ass. Romeo e ass. Mangone.
Nomina del presidente dell'assemblea dei sindaci - Faglia: interviene sulla presidenza per i 50 comuni. Importante che continui ad esserlo il sindaco di Monza (città capoluogo e di riferimento). È un problema istituzionale e non solo di parte. Chiede che Monza/sindaco dichiari la propria disponibilità.
“Montagnone” di San Fruttuoso: Il demanio lo mette in vendita, Faglia afferma che il comune deve avvalesi dei propri diritti di prelazione.
Sindaco: risponde e informa che tra dieci giorni vi sarà l'assemblea e che Monza porrà la sua candidatura.
Approvvigionamento idrico via Sicilia - Tognini: presenta un'interpellanza; si compiace con ass. Arizzi per la pagina on-line delle circoscrizioni.
Commissione edilizia - Viganò: interpellanza con più parti e titoli: funzionamento e nomina Commissione Edilizia (perché sono interrotti i lavori della commissione edilizia da luglio? Chi darà parere sul PGT come commissione? Perché i pareri e l'elenco dei progetti per la commissione non sono più in internet da mesi? I progetti pubblici sono valutati dalla commissione? Vi sono sanatorie e abusi accertati e quali i provvedimenti? Quanti tecnici hanno chiesto di entrare nella commissione e quali i criteri si useranno? A quando la nuova commissione?). Aspetta risposte e documentazione.
Opere scolastiche - Pilotto: opere scolastiche inserite nel piano opere pubbliche. Chiede in particolare: ampliamento scuola Rodari e ipotesi di sopraelevazione; Civica scuola Borsa e iter per la ristrutturazione; ISA, primo dei tre lotti di rifacimento, proposte e progetti vari in essere; palestra Carlo Porta con la Provincia. Oggi preservare l'edificio ISA con manutenzioni adeguata è intervento lungimirante. Sono quattro interventi importanti e chiede cosa intende fare la giunta.
Viale Libertà, Nerelli e sottopasso: la strada è sconnessa e le auto passano a gran velocità con pericoli. Occorre anche rimuovere cartelli pubblicitari vecchi sui marciapiedi.
Via Caduti del Lavoro - Marrazzo: segnala che è opportuno procedere in fretta coi lavori (muro da ripristinare).
Cultura - Colombo Elena: quali scelte per una politica culturale in città? Segnala che in Italia (statistiche) è andata più gente a teatro (22,5 milioni) che allo stadio (20,44) e illustra iniziative in tante città italiane. Bisogna puntare sulla cultura (come fatto dalla amministrazione Faglia) e cita Raffaele Mantegazza (docente di pedagogia): “Monza è lavoro, ma anche riposo, è produzione ma anche riflessione, è commercio ma anche discussione”. Il Sindaco ha parlato di “Trittico Monzese” (Villa, parco, autodromo). Bisogna fare partire progetti per loro rinnovamento e utilizzo (Museo dell'autodromo, Festival del Parco e Brianza come centro del design). Negli anni precedenti sono stati avviate importanti iniziative (Museo della città, Pinacoteca, Museo etnologico, biblioteca centrale, accordo con la Guggenheim Collection e il Vitra Museum) ed eventi culturali (ad es. Al cinema con te; A qualcuno piace al cinema; incontri con filosofi, il sapere tecnico-scientifico, esperienze religiose e civili, mostre d'arte prestigiose e laboratori per bambini come Bim bum bart.). La cultura è un diritto e fa crescere la città, la rende più sicura e viva. Bisogna dare luce a questi e ad altri progetti superando il localismo.
Rom e nomadi - Viganò: segnalazione. Nel sito internet la delibera di giunta n. 462 non è reperibile (proroga concessione alla RAI nel Parco), chiede di provvedere o di farla avere in cartaceo.
Questione Rom e nomadi: riferisce che sulla stampa l'ass. Maffè ha “bacchettato” impropriamente la sua dichiarazione del consiglio precedente. Da un cattolico dichiarato si aspettava una reazione diversa e collaborativa. Ricorda le proprie proposte in anni precedenti redarguite in consiglio dall'attuale assessore Romeo. È necessario contrastare un atteggiamento di razzismo strisciante.
PGT - Viganò: Procedure e dati degli uffici per le osservazioni al PGT (Piano di governo del territorio): l'accesso ai documenti è un diritto ed è stato reso difficile. L'operato degli uffici sulle osservazioni al PGT non è proprietà della giunta o dell'assessore. Cita anche parere dell'ufficio legale disatteso. Dà atto al sindaco che è partito il tavolo politico sulle osservazioni, anche se in ritardo, e che si è impegnato a fare conoscere i dati. Resta l'aver calpestato i diritti dei consiglieri e rallentato il confronto. Quando si gioca a ping pong non è corretto che un giocatore non abbia la racchetta.
Sindaco: dati sulle osservazioni al PGT. Il parere degli uffici sulle osservazioni al PGT è un aiuto ma non vincolante. Si richiama a un uso responsabile delle informazioni.
Faglia: proroga dei termini per l'approvazione del PGT. La Regione sta ancora una volta giocando di parte. Non bisogna aspettare proroghe con ampi dubbi di legittimità ma arrivare in tempo per la data dell'8 ottobre come prescritto dalla legge.
Vimercati: questione Rom: se la prende con le dichiarazioni di Viganò sui giornali e per quanto detto in consiglio. Cita che al parco 80 la gente aiuta una famiglia di “genìa e razza” Rom. Lo faccia anche il consigliere.
Viganò: per fatto personale: non ritiene di scendere al livello personale come fa Vimercati perché va separato il giudizio e l'attenzione privata da quanto è doveroso facciano le istituzioni. Molti fanno atti di solidarietà in privato e non vengono a farsi belli in consiglio dove si discute di altro. Ritiene che ci sono consiglieri e assessori, al di là delle parti politiche, attenti con civiltà al problema. Invita ad affrontare il problema e non a criticare scorrettamente le persone.

Alle 21.30 si chiude la fase preliminare.


Anna Mocchi (difensore civico): presenta la relazione sull'attività svolta con dati (nel 2006 più del 30% delle segnalazioni). Importanza della tutela dei diritti dei cittadini, qualità e relazione con gli uffici e ruolo di miglioramento della macchina amministrativa. Va diffusa la cultura della difesa civica. Ringrazia tutti i dirigenti e personale per la collaborazione data.
Seguono saluti e ringraziamenti da parte del sindaco; Scanagatti (evidenzia che l'amministrazione comunale precedente aveva fatto una scelta giusta di organizzare questo servizio e ne esce bene. Chiede si prosegua anche ora su questa scelta); Ascrizzi (è stata importante anche la comunicazione); Petrucci (ringraziamenti); Pilotto (importante l'autonomia di questo servizio); Faglia (saluti e ringraziamenti); Bubba (importante la collaborazione col personale e necessaria ancor più informazione); Tognini (ringraziamenti e saluti). Mocchi ringrazia tutti e sottolinea la necessità che si pubblicizzi meglio il servizio del difensore civico.

Commissioni comunali

Assessore Allevi:
premette alcune brevi considerazioni in continuità col dibattito del precedente consiglio (partecipazione non di tutti, possibilità di delega). Presenta il testo con commissioni e assessorati di riferimento.
Pilotto: importanza e ruolo delle commissioni comunali di esterni al consiglio. Non vi è stata purtroppo intesa. È un voto “costretto” con forti perplessità sul futuro funzionamento.
Ascrizzi: strumento importante di partecipazione e che porta esperienze. Bisogna porsi il problema dato che le commissioni esterne al consiglio sono senza gettone. Bisognava meglio razionalizzare le competenze.
Rossi: critiche su alcune commissioni come sono state proposte. In particolare sulla politica per le famiglie e il consultorio (competenza dell'ASL MI 3 e non del comune). Si confondono competenze del sindaco sulla salute. Le commissioni sono strumento democratico importante e di partecipazione. Precisa poi che precedentemente la dizione era sbagliata, a chiarimento per l'ass. Allevi.
Ass. Allevi: precisazioni. Sulla salute risponde perché l'ass. Baldoni in quel momento è assente. Non vi è alcuna volontà di prevaricare l'ASL o l'ospedale ma occorre coordinamento con l'università. Informa che col sindaco si è andati a Verona invitati dal Ministero della salute e il sindaco è intervenuto ricevendo consensi.
Scanagatti: le commissioni devono esser di pertinenza del consiglio e non di altro. Nota che nel precedente consiglio è stato grave che il presidente abbia impedito alla minoranza di presentare emendamenti (si voleva dare un contributo fattivo). Siamo d'accordo che Monza svolga un ruolo importante. Alcune aggregazioni nelle commissioni sono improprie. Non vi sono emendamenti questa sera perché non si vuole fare ostruzionismo. Rileva che resta il fatto che alcuni accorpamenti di commissioni non hanno alcun senso. A Verona sono andati in tre, perché?
Petrucci: dichiarazione di voto favorevole alle commissioni. Chiarisce che ha sostenuto un maggior numero di commissioni comunali più che consiliari.
Faglia: errore e iniquità tra commissioni consiglieri e comunali. Sottolinea che il provvedimento affianca competenze eterogenee, non favorisce la partecipazione esterna e non vi sono pari condizioni di trattamento tra esterni e consiglieri. Bisogna che anche i consiglieri non percepiscano gettone nelle commissioni, come gli esterni, per pari dignità. Nota che sarebbe un segnale importante di novità.
Tognini: c'è differenza tra consigliere e cittadino esterno. Afferma che il consigliere è un personaggio pubblico sottoposto agli occhi di tutti. Ha speso per la campagna elettorale.
Ass. Allevi: giusto lasciare la disparità di trattamento. Sostiene che alcune affermazioni sono demagogiche. A Monza non ci sono privilegi politici. Ricorda che la riforma ha eliminato le commissioni comunali e che bisognerà revisionare lo statuto. Conferma di essere per la disparità di trattamento tra consiglieri e altri. Il buon funzionamento dipende da chi partecipa. Viaggio a Verona del sindaco e di due assessori: costi privati e non pubblici.
Scanagatti: uguale trattamento tra consiglieri e cittadini esterni nelle commissioni. Si richiama all'art 24 del regolamento del consiglio. Non vi è obbligo di legge per il gettone e chiede che non si proceda per dare i gettoni ai consiglieri. Per Verona, se Monza partecipa a manifestazioni è giusto che vi siano costi pubblici e non privati. Si è comunque presentato un Ordine del Giorno sulla questione, lo si valuti e voti.
Sindaco: le commissioni comunali e consigliari sono poliedriche. Afferma che è stato difficile trovare accordi anche nella maggioranza. Cambiare alcune pertinenze nelle commissioni non è importante.
Petrucci: chiede ritiro dell'Ordine del Giorno della minoranza. Propone di valutare dopo l'approvazione la decisione su commissioni e gettone.
Scanagatti: no a rimandare i problemi. La minoranza ha chiesto di modificare la delibera.
Petrucci : si dichiara disponibile per affrontare il tema. Non è corretto rimandare il problema.
Sindaco: il gettone è un'inezia. A Monza la politica costa ed è costata poco. Si chiede perché la proposta di eliminazione del gettone non sia stata fatta in anni precedenti. L'Ordine del giorno è demagogico. Se bisogna ripensarci va visto a livello generale.
Faglia: la politica in consiglio non è una professione. La nostra proposta non è demagogica. Ma risponde a una concezione della politica.
Ascrizzi: coerenza per cambiare. L'ordine del giorno è coerente con scelte e volontà di cambiamento anche nell'attuale dibattito sulla politica.
Longoni: la politica come servizio e passione. Ricorda le differenze tra commissioni consigliari (sola presenza di consiglieri) e comunali (anche con esterni). Ricorda anche i comportamenti di alcuni consiglieri e dei benefici derivanti dalla partecipazione “momentanea” alle commissioni. Non accetta le affermazioni di Tognini, i consiglieri hanno speso per la campagna elettorale. Anche chi non è stato eletto ha speso e “messo la faccia” con passione. Altra cosa è il costo della politica e che va affrontato.
Ass. Allevi: l'ordine del giorno della minoranza potrebbe essere irricevibile. Afferma che il consigliere ha un impegno notevole anche full-time sostenendo che il gettone ai consiglieri spetta per legge anche nelle commissioni.
Segretario Musicò: il gettone come diritto del consigliere. Sostiene che il gettone non è materia del consiglio inerendo diritti dei singoli consiglieri. Vi sarà una verifica successiva con l'ufficio legale.
Scanagatti: mozione d'ordine: il segretario dice che bisogna approfondire. Ricorda che il consiglio deve dare e approvare atti di indirizzo. Chiede al presidente cosa voglia fare sull'ordine del giorno. Votare o approfondire?
Villa: l'ordine del giorno della minoranza è ricevibile. È del parere che vada votato prima dell'oggetto.
Segretario Musicò: precisazione sulla legge. L'art. 82 della legge 267 stabilisce il gettone anche nelle commissioni comunali.
Marrazzo: i problemi si affrontano quando maturano le condizioni. Propone di passare all'ordine del giorno presentato.
Presidente Inga: propone di andare alla votazione sulle commissioni. Poi, afferma, entro 15 giorni il parere legale richiesto.
Scanagatti: mozione d'ordine. Si richiama al regolamento e alla facoltà del presidente di non accettare l'ordine del giorno. Sbagliato richiedere il parere tecnico su un ordine del giorno (non è un provvedimento ma un indirizzo). Villa (di maggioranza ) ha chiarito il problema politico e ha detto di procedere col voto. L'aula è sovrana e deve assumersi le sue responsabilità col voto che va dato prima di passare alla votazione della delibera. Nota che il presidente ha consentito la discussione, quindi si deve andare avanti.
Ghezzi: non vi è imbarazzo nella maggioranza. A suo parere l'ordine del giorno è demagogico per fare parlare d'altro e non delle commissioni.
Faglia: invita alla votazione. Si esprime favorevolmente per l'ordine del giorno.


Sono le ore 24.30 e si procede alla votazione per l'ordine del giorno.

Petrucci:
rammarico. Avrebbe preferito che la minoranza raccogliesse il suo invito e disponibilità.
Brioschi: ritiene irricevibile l'ordine del giorno. Chiede se la minoranza dichiara di rinunciare al gettone. Dichiara che non parteciperà al voto.
Villa: dichiarazione di voto. Contrari all'ordine del giorno per il merito e perché lo ritiene strumentale.
Mancuso: dichiarazione di voto. Voto contrario all'ordine del giorno. Conferma però la proposta che l'argomento andrà discusso.
Arbizzoni: dichiarazione di voto. Voto contrario.
Ghezzi: dichiarazione di voto. Voto contrario.

Esito della votazione: 24 contrari, 13 favorevoli, 1 astenuto (Boscarino), 2 presenti non votanti (Dalla Muta e Brioschi).


Alla ore 0.50 si procede alla votazione per le Commissioni comunali.

Scanagatti e Faglia: dichiarazione di voto: astensione per le motivazioni espresse nel dibattito.
Ghezzi, Petrucci, Arbizzoni, Villa: dichiarazione di voto. Voto favorevole.

Esito della votazione: 25 favorevoli, 15 astenuti.

La seduta si chiude alle 0.55 circa.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 11 settembre 2007

Presenti: 40 consiglieri.

Interpellanze:
Mancuso (parcheggio Luca della Robbia/ giardini Cimabue e rifiuti).
Palumbo (tutela immagini sacre).
Viganò (perché bloccati lavori importanti canile o albergo degli animali?).
Villa (allagamenti via Ponchielli).


Fase preliminare

(Durante alcuni interventi si sottolinea il grave atto di terrorismo alle torri del World Trade Center)

Montalbano presenta delle scuse per il precedente consiglio (16 luglio). Ritiene di interpretare tutto il consiglio facendo gli auguri, per l'inizio scolastico a 11.000 studenti, oltre insegnati e famiglie della città. Ricorda (già segnalato a luglio) le gravi disfunzioni del servizio postale e la richiesta di intervento del sindaco.
Nota che sulla stampa, sul tema dei costi della politica, si dice una cosa falsa e cioè che passata la mezzanotte i consiglieri prendono un altro gettone.
Si rivolge poi all'assessore Gargantini per chiedere di riferire al consiglio in merito a comportamenti “poco ortodossi” o peggio nella campagna elettorale (come segnalato dalla stampa e con protesta pubblica e ventilato sciopero della fame davanti al comune da parte di “sostenitore” per il non rispetto dei “patti” elettorali). Chiede all'assessore Gargantini e al sindaco di fornire chiarimenti al consiglio.

Civati: interpella sulla delibera di giunta del 7 luglio sul golf nel Parco e sui suoi contenuti. Interpella inoltre per problemi di via Correggio (sicurezza nei giardini pubblici, realizzazione di “dossi” per il traffico). Riferisce della raccolta di firme di cittadini. Interviene sulle dichiarazioni del sindaco che intende promuovere l'Autodromo come monumento nazionale. Il sindaco ha tacciato gli ambientalisti che hanno a cuore il parco storico di essere “talebani”. Il problema è di rendere a misura del parco l'autodromo, non viceversa. Cita anche la senatrice Baio e l'onorevole Confalonieri che hanno definito la proposta “fantasiosa”. Si deve sapere cosa si intende fare. È importante che Comune, Sias, associazioni ambientaliste si confrontino per fare scelte compatibili con tutte le sensibilità.

Marrazzo: segnala la eccessiva concentrazione di incarichi per i lavori pubblici (assessore Mangone) a un dirigente (ben 37). Compito di un amministratore è di fare i lavori, non di fermarli. Il sindaco si è espresso per la continuità ma non sembra che sia così per l'assessore che già su piazza Trento e Trieste è poi retrocesso. I casi cominciano a essere molti e pasticciati: via Bergamo (si ventila la risoluzione del contratto con aggravio in tal caso della spesa pubblica); cascina Bastoni (si perde tempo e si pasticcia tra ristorante e ristoro); via Procaccini (non ci si dice cosa si vuol fare, ora è una “giungla” impraticabile); canile, in attesa per la richiesta ASL di verifica e bonifica sottosuolo (si dichiara di sospendere e cambiare tutto con altro danno).
Vanno rispettati contratti e pagamenti dei mutui. L'amministrazione Faglia ha avuto un comportamento più responsabile (si veda la piscina). Via Appiani è ferma. L'assessore sparla degli altri e intanto non porta avanti lavori e progetti utili.

Faglia
: cita il filosofo Galimberti (da Repubblica) “È in classe il motore dell'integrazione”. In Lombardia vi sono 169 etnie ma solo 230 mediatori culturali (94 a Milano). Monza ha fatto molto ma deve ancora andare avanti soprattutto con la scuola. Ricorda la tragedia dell'11 settembre. Alcuni comportamenti sono inaccettabili in una società democratica. Se no (ironicamente) tolleranza zero ma in tutti i sensi (falso in bilancio etc.) e non applicata solo ai poveri cristi.
Per la metropolitana abbiamo lavorato cinque anni anche per la linea 5 e il sindaco di oggi, con poche battute nasconde di aver perso la partita facendosi bagnare il naso da Milano. Chiede un ripensamento negli interessi della città. Si sono prorogate o rinnovate le convenzioni nel Parco ma non si è affrontata la questione della accessibilità e del rumore. Ora l'assessore di Milano Cadeo cambia idea e per le concessioni passa dai tre anni a venti! Vi è poi da chiarire l'impegno per il PGT.

Sindaco Mariani
: riferisce che il tratto verso Monza della metropolitana cinque non è progettato né finanziato come gli ha comunicato la Regione. C'è invece il progetto e il finanziamento per Bettola (linea 1). PGT: per arrivare al traguardo ci vuole la collaborazione di tutti. Conviene che la notizia sul gettone dopo le 24 ai consiglieri è una baggianata.
Per le Poste e disguidi relativi, il direttore ha garantito che il servizio ora è normale. Per la convenzione Golf e Autodromo non ci sono ancora le proposte. Dice che ci sono le idee chiare e che non si sarà acritici. La difesa del Parco sta a cuore anche alla maggioranza.

Ascrizzi
: Smerderevo (città della Serbia) è un ponte con altre realtà, bisogna far continuare il progetto di collaborazione con Monza e che interessa aspetti locali e internazionali. Sull'autodromo sottolinea di non aver pregiudizi ma i veri nemici sono quelli che non vogliono mettere in regola l'impianto col rischio di declassarlo. Sono necessarie misure di ammodernamento che rendano compatibile l'impianto col Parco.
Preoccupazioni sul futuro dell'Ospedale (questione prof. Lissoni), obiettivo eccellenza ma senza dimenticare la salute dei cittadini. Prima i medici sul campo e non da un convegno all'altro.
Esprime preoccupazione su come si gestiscono i patrocini. Ci vuole attenzione ai costi perché c'è chi ha rientri economici ed è giusto che paghi le spese. Nota anche che finalmente è riapparsa la bandiera nazionale sulla Villa Reale. È un simbolo importante data l'importanza del sito.

Scanagatti
: bene la bandiera italiana. Aveva temuto (ironicamente) che si volesse mettere quella sabauda (viste le dichiarazioni di qualcuno della giunta). Preoccupazione per la rimozione di alcuni manifesti dell'Unità a San Fruttuoso. Non erano certo manifesti irrispettosi o porno ma solo con una valigia. Ringrazia comunque perché un po' di clamore ha fatto andare anche meglio la festa. Non sa, ironicamente, se a San Fruttuoso c'è Don Camillo. Assicura che in via Arosio Peppone non c'è.
Continua sul fatto che l'assessore Romani aveva annunciato la sostituzione di alcuni dirigenti e il tutto si è avverato. Ha letto la sera stessa su un giornale monzese on-line che i quattro posti corrispondono a dipendenti con tessera di partito.
Sulla questione degli incendi e sulla richiesta di aiuti e potenziamenti dalla Provincia ritiene che occorra operare senza certo aspettare altri per garantire soccorsi adeguati.
Ha visto anche sulla stampa che l'assessore Boneschi (Il Giorno del 23/8) ha incontrato 60 imprenditori locali in 8 giorni (una maratona!) affermando “Il PGT non accontenta proprio tutti” (es. qualcuno del quartiere di San Donato?). Sarebbe interessante e aspettiamo di sapere chi sono e chi ha fatto dichiarazioni sul PGT. Si vorrebbe sapere, date le dichiarazioni, se l'urbanistica è ancora in capo all'assessore attuale.
Nota poi, con interpellanza, che in una delibera di giunta si dice che è presentata da Allevi che in realtà non c'era.
Altre due interpellanze sono volte all'assessore Carugo per la delibera 482 (assegno di famiglia) e altra su schiamazzi che continuano.

Assessore Mangone: rispondendo a Marrazzo afferma che in Via Procaccini il cantiere è ultimato ma ha problemi col collaudatore per facciate da riprendere e imbiancature interne da rifare. Per la concentrazione di incarichi a funzionario ritiene che sono poco più di quanto fatto dall'assessore precedente. Afferma anche che la lungaggine sulle opere è causata dalle norme. In via Bergamo si tratterebbe di risoluzione consensuale e non unilaterale. Viale Fermi e problema dell'interramento: ritiene che la rotonda non sopporta il traffico. Il canile è a carico dei monzesi ma è usato da altri comuni: si può risparmiare facendolo più piccolo, solo per i monzesi.

Viganò: Parco e progetto Botta (quando si affermava parlando del Parco di taglio di una “boscaglia”). Augura al sindaco di non infilarsi nel “catino” di progetto che fa danni al Parco.
Rom, nomadi e sgomberi. Il problema passa nelle coscienze. Vi sono problemi sociali, igienici, di sicurezza ma no caccia alle streghe. Afferma che una istituzione non può farsi bella di interventi (anche qualora necessari) contro famiglie, bambini e in genere diseredati spostandoli sui confini dei comuni. Si è più tolleranti con chi per una partita di calcio fa atti ben più gravi o deturpa il Parco al Gran Premio. Non è giusto e civile. Si devono prendere impegni anche fuori delle istituzioni e dichiara la sua disponibilità a dare una mano. Per gli incontri sul PGT ha molto da dire al momento opportuno. Ricorda il famoso caffè con la proprietà (doveroso  per la causa civile in corso) e chi blaterava, ora zitti e si va a prendere la torta.
Metropolitana: quella a fune (ironicamente) aveva preso altra “tangente” o meglio derivata. Non gli risulta che la linea 5 non fosse per Monza e Brianza, anzi il tratto San Siro è finito dentro per ultimo anche per l'assenza di Monza nella capacità contrattuale al tavolo di decisioni. Non a caso il progetto Bettola studiava la stazione della linea 5. C'è confusione tra l'uso delle ferrovie “regionali”, che sono importanti, e quello della metropolitana (fermate, frequenze eccetera): sono due cose diverse. Ci vuole una rete integrata su ferro come insegnano altre città in Europa.

Mancuso
: fa le sue congratulazioni all'assessore Carugo per la delibera sulla famiglia e augura buon lavoro al primario di oncologia all'ospedale San Gerardo.

Rossi
: diritto alla pace e interpellanze a cui non è ancora stata data alcuna risposta. Il giorno 7 di ottobre vi sarà la marcia della Pace ad Assisi. Cita la difficile situazione di guerra in vari paesi. La giunta Faglia ha partecipato a manifestazioni e iniziative sulla pace. Auspica che anche questa amministrazione partecipi con gli altri Enti Locali. Auspica anche iniziative nelle scuole.

Longoni:
formula una mozione d'ordine sul regolamento e su come si interpreta per doverosa chiarezza nei lavori del consiglio.

Assessore Di Lio
: non vi è stata, a suo parere, sostituzione di dirigenti. La giunta precedente aveva dato incarichi a qualifica temporanea o a cui scadeva poi il contratto e anche onerosi per i capi area.
Si faranno bandi aperti anche agli interni. Ci sono contenziosi aperti per precedenti situazioni.

Bubba:
c'è una questione di “stile”. Questa amministrazione si fa bella e inaugura cantieri fatti dalla amministrazione Faglia, senza nemmeno estendere inviti alla minoranza, a chi aveva fatto le cose.

Sindaco
: dichiara che da ora in poi saranno invitati tutti i consiglieri.

Tognini: nel programma elettorale c'è l'accoglienza agli stranieri ma nella legalità. I reati sono diminuiti perché non vengono denunciati dai cittadini per sfiducia nelle istituzioni. Meno aperitivi e più interventi.

Longoni
: segnala che non solo nel parco c'è la pianta di ambrosia (responsabile di irritazioni alla pelle) ma anche vicino allo stadio.

Montalbano
: sottolinea che la sua richiesta di chiarimento all'assessore Gargantini non ha avuto alcuna risposta.


Chiusura della fase preliminare

Scanagatti
: mozione d'ordine. L'ultimo consiglio si era chiuso senza terminare gli interventi sulle linee programmatiche del sindaco. Bisogna concordare modi e tempi.

Presidente Inga
: il problema verrà posto alla riunione dei capigruppo.

Assessore Meloro: polo catastale: 1000 utenti al mese con un bacino di utenza di 240.000 abitanti. Ci sono fondi per ampliamento e si vedrà in dicembre. Monza rappresenta il 50% del Polo catastale e ne copre i costi per 150.000 €, altri € 150.000 ripartiti con gli altri comuni.

Scanagatti: il contributo di Monza è stato determinate. Dal gennaio 2003 si è dato impulso alla soluzione del problema. Il Governo precedente di centro destra ha ostacolato il decentramento delle funzioni catastali ai comuni. Ricorda l'incontro alla Casa della Cultura nel 2003. 630 comuni in Lombardia avevano espresso la volontà di aprire i poli catastali. È un principio importante di reale federalismo. La nuova provincia l'abbiamo costruita nei fatti. Sbagliato il ragionamento dell'assessore Mangone sul canile e sul ruolo di Monza. Con queste idee non si sarebbe fatto neppure il polo. Ruolo importante di Monza come capofila di questa scelta che è anche di ricerca di massima efficienza: 4.600.000 € di recupero dell'evasione dell'ICI dimostra l'impegno e la bravura del personale del polo (riferimenti anche alla modernizzazione dell'anagrafe, dell'avvio del SIT a Monza). Esprime parere favorevole.

Assessore Meloro : ringrazia il rag. Valtolina del polo e l'intenzione di avviare una banca dati da consultare on line.

Faglia: l'esperienza della precedente amministrazione è stata entusiasmante, con risorse, idee e stimolo sovracomunale anche per equità verso tutti . Prima non c'erano verifiche della classificazione degli edifici con gravi disuguaglianze. Se tutti pagano il giusto, tutti pagano meno. Questo ha permesso di abbassare l'ICI.

Petrucci
: Chiede quali altri poli catastali ci sono in Lombardia.

Ascrizzi: Assenso del gruppo di Sinistra europea. Meglio per il recupero fiscale con un'azione concreta svolta e con una redistribuzione degli oneri.

Tognini
: plaude alle scelte fatte.

Vimercati: sì all'allargamento del polo. Altro polo a Seregno, Vimercate (all'inizio). Vi potrà essere lo smantellamento delle agenzie del territorio e più risorse.

Assessore Allevi
: illustra brevemente le due delibere sulla nomina delle commissioni consiliari.

Scanagatti
: dichiara che ci si aspettava un confronto che non c'è stato. Non si è d'accordo sulla coincidenza delle commissioni con le deleghe assessorili. Le commissioni sono uno strumento del consiglio e non degli assessori; è necessario un criterio di omogeneità dei problemi e delle competenze.

Ghezzi: le commissioni sono scelte come indicazione di maggioranza.

Faglia: non condivide le scelte precostituite senza confronto da parte della maggioranza. Vi sono commissioni a carattere politico e altre a carattere tecnico.

Ascrizzi
: propone di mantenere le 15 commissioni e di tener conto delle richieste dei capigruppo.

Scanagatti: la commissione urbanistica è stata sollecitata dai capigruppo. Si vuole presentare emendamenti alle delibere sulle commissioni.

Presidente Inga
: ritiene si debba votare perché non sono stati presentati emendamenti per tempo. Consultato il segretario generale, fa procedere con la votazione, nonostante le proteste della minoranza che ritiene la procedura scorretta e irregolare.

Pilotto: dichiara che i due oggetti delle delibere sono presentati in modo difforme.

Si passa al voto ma solo sulle commissioni consiliari. La minoranza si astiene.

Chiusura della seduta



CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 luglio 2007

Assenti: (di cui due giunti in tarda serata) gli ass.ri Maffè, Mangone, Sassoli, Romeo, Arizzi.
Consiglieri: presenti 37 (assenti Longoni, Beghin, A. Colombo).

Il consiglio inizia, dopo invito del presidente, con la commemorazione di Umberto Pini, presidente dell'Unione Commercianti e figura di rilievo conosciuta in città. La sua scomparsa a soli 53 anni ha colpito e commosso molti anche in consiglio per rapporti di amicizia o istituzionali di questi anni.
Sono intervenuti il presidente del consiglio, tutti i capigruppo e alcuni consiglieri e assessori oltre al sindaco. Ne è stata ricordata la figura e l'impegno, il suo amore per la città . È seguito un minuto di silenzio.

Fase preliminare

Ascrizzi: inizia la fase preliminare con un intervento sulla proposta di applicazione del ticket per l'ingresso a Milano. Evidenzia che si creerebbe una barriera di accesso a danno dei lavoratori di Monza e Brianza (2,5,10 € al giorno). Un cittadino di Monza pagherebbe in 20 giorni quanto un cittadino di Milano in un anno. Chiede che il sindaco di Monza intervenga per fare desistere il sindaco di Milano da questa posizione attivando prima un tavolo di concertazione.

Scanagatti: perché su una questione così importante e che interessa una vasta area, Milano pretende di decidere senza consultare i sindaci delle città vicine? Non dà per ora giudizi di merito. Bisogna però che il consiglio di Monza affronti la questione dato che le decisioni di Milano ricadono su Monza e non su quelli che abitano a Milano. Importante la “concertazione”, possiamo collaborare ma il sindaco di Monza per primo si deve impegnare su questa questione.
Per questo presenta una mozione, perché il consiglio si esprima in modo che il sindaco operi nei rapporti con quello di Milano. Propone di discutere la mozione anche in coda alla serata di consiglio.

Ghezzi: viale Lombardia. Sollecita l'ass. alla viabilità perché con Anas non cada l'attenzione per questa opera. Si appella a tutti, compresa la minoranza, per operare uniti su questa questione.

Pilotto: avvicendamento nella Chiesa di Monza. Termina il suo lavoro mons. Gariboldi, uomo colto e attento alla crescita della fede in città. Queste sensibilità sono importanti per confrontarsi anche con le altre religioni presenti. Lo sostituisce in questo importante compito mons. Silvano Provasi, già vicario della zona pastorale di Monza. È opportuno un ringraziamento e un augurio ad entrambi.

Villa: si associa a ringraziamenti e auguri esternati da Pilotto. Una notizia importante, ha saputo che l'Ospedale San Gerardo è stato autorizzato a produrre cellule staminali, dando speranza a molti. (La fam. Verri ha generosamente fatto un lascito).

Riga
: una raccomandazione al sindaco per i lavori di via Cortelonga. Il progetto e l'appalto (NDR - della amm. Faglia) vanno bene ma vi sarà una chiusura di sei mesi e data la carenza di parcheggi per i lavori di piazza Trento e Trieste sarebbe a suo dire, più opportuno aspettare. Formula anche una interrogazione sulla sistemazione del soffitto del palazzo comunale.

Mariani A.: interviene su via Tagliamento e relativi problemi di sicurezza stradale.

Vimercati: ticket a Milano. Milano è invasa dalle auto ogni giorno e quindi gli sembra giusto che il sindaco di Milano introduca il ticket. Crisi dell'acqua potabile. All'ass. alle aziende “partecipate” fa presente che vi sono problemi di erogazione dell'acqua potabile in alcune zone in Brianza, e a Monza? In zona Cazzaniga ad esempio problemi per gli ultimi piani delle case.

Viganò: Tunnel di viale Lombardia. È giusto affrontarlo insieme. Vi sono però responsabilità Anas per il progetto (inadeguato e che ha prodotto i guai) e sull'appalto, date le conseguenze e relative sentenze TAR. Ricorda la vicenda (un po' oscura) delle tecniche previste di realizzazione (paratie). Ticket a Milano: è giusto che le grandi città (e non solo) pensino a tutelarsi dal traffico e dall'inquinamento. Ma Milano non è la City di Londra che è dentro una “Città Regione” con unica amministrazione del traffico. I provvedimenti devono essere concertanti per un ampio territorio. Bisogna che il sindaco intervenga con forza. Presenta interpellanza sulla attuazione del Piano particolareggiato delle aree industriali di via Ercolano etc. avviato dalla amm. Faglia (stato di attuazione delle urbanizzazioni e vendita delle aree comunali).

Faglia: Polo Istituzionale (NDR - Accordo di programma caserma IV Novembre per sede nuova provincia, fiera, etc.). Il consiglio dell'amm. precedente aveva ratificato il tutto (7 maggio 2007). Ci sono scadenze che devono essere rispettate: entro 60 giorni cessione aree dal demanio per il polo espositivo e congressuale (fiera). Risultati dopo trattative estenuanti che ora non vanno vanificate. Il tutto strategico anche per sistemazioni viabilità e servizi. In particolare si vuole sapere cosa intende fare la nuova amm. per la caserma San Paolo (NDR - passata al Comune) che è importantissima per le destinazioni culturali (NDR - biblioteca centrale). Presenta interpellanza sul Polo Istituzionale per sapere lo stato di attuazione dei provvedimenti (progetti di urbanizzazione, cessione di 21.000mq del demanio per realizzare il centro espositivo, la fiera, e per il bando del nuovo centro bibliotecario alla San Paolo).

Sindaco: assicura che gli accordi di programma vanno avanti. Anche la Regione ha confermato (vecchio ospedale, Villa Reale, caserma IV Novembre etc.).

Scanagatti: sottolinea che l'ass. Mangone non è ancora arrivato e aveva una domanda da porgli. In particolare concorda con Riga per organizzare i tempi e chiede a quando e come il parcheggio della piazza Trento e Trieste (NDR - si riferisce anche alla diatriba del pasticcio tra due e tre piani che rischiano di fermare e ritardare i lavori).

Sindaco: dichiara che i lavori non sono fermi e nessuno ha mai pensato di fermarli anche se la società concessionaria ha qualche problema. Entro la prossima settimana decisioni per andare in vacanza tranquilli. Lavori in via Cortelonga. Vi sono rischi di disagio alle attività della zona e quindi bisogna valutare con calma.

Dalla Muta: ferrovia e inquinamento acustico in viale Libertà per il grande numero dei treni. Bisogna valutare come intervenire e con quali tecniche (pannelli o tecnologie adeguate sulla linea).

Sindaco: informa che ci sarà apposito incontro con le Ferrovie.

Ascrizzi: progetto sistemazione via Cortelonga: è un piano di riqualificazione urbana che pur con le debite attenzioni per coordinare gli interventi in centro (Piazza Trento e Trieste) non va fermato perché si rischia di perdere i finanziamenti.

Tognini
: ferrovie e rumori. Dati anche da locomotori in manovra tra Sobborghi e le vie Einstein e Negrelli. Bisogna contattare le Ferrovie.

Marrazzo: interrogazione al sindaco sull'area di via Messa. Utilizzata per il deposito materiali per lavori pubblici ma ora va ripristinata perché vi è uno stato indecoroso.

Viganò: si ricollega all'invito importante di Dalla Muta. C'è una legge sui livelli del rumore (acustica) che le Ferrovie devono rispettare. Un progetto c'è già con pannelli fonoassorbenti (NDR - precedente amministrazione Faglia e valutazione paesaggistica) per la parte sud del territorio (Da largo Mazzini a S. Alessandro ai confini con Sesto).

Brioschi: Segnala l'importanza del fatto che anche il comune di Lentate sul Seveso farà parte della nuova Provincia di Monza e Brianza.


Chiusura della fase preliminare

Rendiconto di Gestione
(già illustrato in seduta precedente dall'assessore al Bilancio Meloro).

Scanagatti: pone in evidenza, con documentato intervento, aspetti sostanziali riferiti a: importanza del rendiconto anche se di solito ci si confronta più sul bilancio di previsione. Il consuntivo è politicamente importante per verificare quanto previsto e quanto attuato; per la partecipazione l'amm. precedente si è avvalsa dello strumento innovativo del Bilancio Sociale; l'attuale ass. si è riferito a 5 milioni di avanzo. Scanagatti elenca alcuni dati di avanzi precedenti in un decennio. Per esempio la giunta Colombo ha fatto maggiori avanzi (nel '98 e '99 vi fu il livello massimo di IRPEF, pari a 8 milioni di euro di oggi. Quindi l'amm. prelevò dai cittadini senza poi spendere). Bisogna politicamente valutare quali siano i comportamenti amministrativi virtuosi. Non va bene utilizzare avanzi per spese correnti. La parte corrente va spesata con entrate correnti; per il costo del personale, in realtà il blocco delle assunzioni (finanziarie) non ha prodotto risparmio ma ricorso a forza lavoro precaria; Autonomia e federalismo, l'amm. Faglia era già al 92% di autonomia dallo Stato; positivo che in cinque anni si sia triplicato il valore dei proventi delle aziende partecipate. Positivo anche l'indebitamento inferiore al 40%.
Cita il mutuo per il nuovo tribunale con il risparmio del ministero di Grazia e Giustizia. Il vero tesoretto di Monza sono i 15 milioni di euro di BOC a seguito della gara (NDR - novità dell'amm. Faglia).
Rispondendo all'ass. in carica evidenzia che non è vero che l'avanzo non possa essere usato e che per dimensione è del tutto normale per Monza.
Federalismo fiscale: è importante nei fatti, ma senza slogan. Non è bello che con l'amm. Colombo nel 2001 Monza fosse uscita dal “Patto di stabilità” (NDR - mettendo così il Comune in pesanti difficoltà). Le finanziarie hanno tagliato per i Comuni: questo non ha significato impedimento a spendere (diverso il caso dei comuni piccoli) ma la questione è importante e si può anche arrivare a un Ordine del Giorno di tutti.
L'ass. in carica non ha fatto cenno al recupero dell'evasione tributaria. Il recupero effettuato è molto significativo (€ 1.400.000) e con i maggior utili delle partecipate ha consentito la riduzione dell'ICI. Come opportuno il lavoro sul catasto dove Monza è comune capofila.

Ass. Meloro: ammette onestamente l'errore di non avere parlato del recupero di evasione fiscale attuato. L'equità fiscale non ha colore politico. Assicura che l'organizzazione del Polo catastale andrà avanti. Preferirebbe che le maggiori entrate delle aziende venissero spese maggiormente per potenziarle e non per il bilancio comunale. Afferma di non credere nel “Bilancio sociale” che, a suo parere, non “interessa i cittadini” ma solo gli addetti ai lavori.
Riconosce che l'avanzo di 5 milioni per l'entità di Monza è del tutto fisiologico. Ricorda che anche Faglia ha aumentato all'inizio l'ICI (NDR - c'era un problema di buco di bilancio precedente di Bilancio), poi diminuita, vi è stato un avanzo. Ricorda di essere stato critico anche con le scelte Tremonti quando non si lasciavano spendere risorse che erano disponibili. Conferma che gli avanzi sono risorse dell'Ente spendibili per investimenti (escludendo le spese correnti).

Faglia: sul Bilancio sociale vi è stato un grosso lavoro formativo anche per il personale e l'organizzazione comunale che ha lavorato attorno a un tavolo comune. Importante per la partecipazione esterna dei cittadini che hanno ricevuto e apprezzato tre volumetti. Il bilancio è diventato più comprensibile e vicino ai cittadini. Invita l'ass. a un ripensamento sulla continuità per il Bilancio sociale che rende accessibile una materia ostica ai cittadini.

Ascrizzi: affronta la questione delle autonomie e del federalismo fiscale evidenziandone con chiarezza l'importanza. Anche lui, invitando l'ass. a un ripensamento, sottolinea l'importanza del Bilancio sociale che investe concetti di “Etica” nell'affrontare i contenuti di bilancio e la sua rendicontazione comprensibile a tutti. Dichiara il voto favorevole.

Scanagatti
: il Bilancio sociale è importante perché deve essere interesse di tutti spiegare come vengono spesi i soldi con un atto di partecipazione. Utili delle partecipate: come scritto nel Bilancio sociale, solo una parte è stata trasferita garantendo la qualità e sviluppo degli investimenti delle stesse. A ottobre, con l'assestamento di bilancio si vedrà come spendere l'avanzo. Dichiara il voto favorevole.

Sindaco
: prende atto con soddisfazione delle dichiarazioni di Ascrizzi e Scanagatti sul federalismo. Ne è convinto da molti anni e apprende, senza polemiche e speculazioni, che anche due esponenti della sinistra ne siano convinti. Anzi auspica un'alleanza su questo tema e per i comuni della Brianza. Afferma che Monza da molti anni manca di “grandi investimenti” (ricorda ironicamente che l'opera maggiore è stata il viadotto di San Rocco). Rileva l'importanza politica del valore comune sulla questione del federalismo.

Ghezzi
: dichiara il voto favorevole di Forza Italia trattandosi di atto dovuto su un rendiconto della precedente amministrazione.

Villa, Arbizzoni e Mancuso: dichiarano il voto favorevole.

Faglia: la gestione, come è emerso, è stata corretta, trasparente, col bilancio nel pieno rispetto del “Patto di Stabilità”. Dichiara il voto favorevole .

Il provvedimento è votato favorevolmente da tutti i 35 presenti.
Si passa alla discussione sulle linee programmatiche, in una sala ormai stanca, sono presenti in aula il sindaco, 8 assessori, 12 consiglieri e sono ormai le ore 24.
Intervengono Faglia, Confalonieri, Vimercati, E. Colombo.

Faglia: inizia esprimendo forte delusione sul programma (perché il sindaco ha quasi dichiarato l'inutilità dello stesso) come se fosse possibile non far sapere cosa si vuole fare e dichiarare obiettivi senza averli ponderati, valutati e confrontati in una città complessa di 120.000 abitanti. Il programma del sindaco è documento guida che non va sottovalutato e che influenza tutti gli atti dell'amministrazione (cita: bilancio, Piano esecutivo di gestione, comitato di gestione, nucleo di valutazione…). Anche sulle deleghe emerge una carenza di visione degli obiettivi. Ricorda i resoconti semestrali portati alla attenzione pubblica da parte della precedente amministrazione.
Delusione anche perché non c'è una idea di Città. Cita espressioni di più personalità volte a significare invece la necessità di volare più alto. Si aspettava una lettura delle dinamiche della città , delle tendenze in atto, ma non ha trovato nulla di rilevante in questo senso (Monza città dei valori, del volontariato, della protezione civile, la Monza “etica”; la nuova provincia e il ruolo di Monza. I rapporti tra amministrazione e cittadini, i fermenti della società civile, la sussidiarietà, ragionamenti sul fenomeno del mondo contemporaneo rapportati a Monza). Nelle linee programmatiche è tutto molto generico compresa la questione della Cascinazza e dell'immigrazione.
Essere o apparire: La amministrazione uscente è stata dell'essere e del fare (si augura che la nuova amm. continui nell'attuazione delle numerose opere e iniziative messe in campo da prima).
Commenta così alcuni punti del programma:
  1. Monza si muove: non rileva impegni sul Piano generale urbano del traffico (cita l'opposizione precedente in consiglio), che non è disgiunto dal PGT e che pure è urgente per la città. Viale Lombardia: ricorda che il sindaco disse facciamo il buco (come per il metrò a fune) poi si vedrà. In relazione a San Fruttuoso Faglia auspica la sistemazione della superficie a parco come progettato, la continuazione delle opere di sicurezza sulle strade, delle piste ciclabili, degli svincoli su viale delle Industrie, dei parcheggi in project financing, del Piano dei tempi e degli orari. Nel programma non si trovano riferimenti e impegni.
  2. Monza torna a vivere: ricorda che il sistema telecamere è già stato avviato, che è stato definito il Patto locale per la sicurezza che prevede incremento degli organici, come anche dal sindaco auspicato. Non c'è sicurezza se non c'è anche riqualificazione urbana, semplicistico pensare di risolvere la questione writers solo con le telecamere.
  3. Monza respira: bisogna avere le idee chiare sul PGT, da approvare entro il 9 ottobre (rischi se no di altro sacco di milioni di mc sulla città). Le dichiarazioni dell'assessore competente sono contraddittorie. Bisogna realizzare aree verdi e il Parco della Cascinazza come già in atto e a bilancio. Se sì, il Parco sulla Cascinazza bene, vediamo di collaborare. Vi è stato negli anni precedenti un forte impegno per le aree dismesse.
  4. Monza funziona: L'ICI con l'amm. precedente è andata al minimo della sua applicazione. Vi è stata lotta all'evasione. Gli asili nido sono una priorità da condividere. Segnala 70 casi di bambini lasciati in istituto, ora in affido familiare. Bisogna continuare. L'attenzione ai giovani è meritoria . Molto è stato già avviato (recupero area ex macello, ad esempio), auguri alla giovane assessore di continuare le cose. Sulla casa ricorda che sono stati approvati, dopo 15 anni di assenza, nuovi piani di edilizia economica e popolare, numerosi alloggi convenzionati: chiede al sindaco di ribadire questi obiettivi. La domiciliarietà degli anziani è tema condiviso, come la disabilità e dichiara che occorrerebbe avviare il costruito centro socio-educativo di via Silva. Debole il programma di due righe sulla immigrazione, che è la più importante mutazione socio-economica del secolo. Una sciagura per chi si muove, una risorsa per tutti noi. È auspicabile un'autentica accoglienza. Ci aspettiamo risultati, dichiara la disponibilità a collaborare su due progetti avviati: la consulta stranieri e la realizzazione di un secondo asilo “bimbiinsieme”. Per il Polo universitario l'amm. precedente ha lavorato molto. L'esperienza è da continuare e augura buon lavoro al nuovo assessore.
  5. Monza lavora: c'è molto da fare per il marketing di Monza e Brianza. Bisogna agire per lo sportello unico; mantenere la produzione anche in città, attuare la nuova fiera come centro espositivo, congressuale . Auspica che sulla fiera non si torni indietro. Monza vince: Villa e Parco sono importanti. È necessaria a questo scopo la Fondazione che si è studiata e chiarire i rapporti con Milano e la Regione. Bisogna portare avanti il progetto Carbonara che ha vinto il concorso. La cultura non può essere considerata capitoletto non rilevante. Abbiamo lavorato per un salto di qualità in città. Bisogna continuare all'insegna del pluralismo.

Molte altre cose sarebbero da dire. Piacerebbe un programma capace di far volare. Cita Cees Nooteboom: “Questo è il volto che hanno le cose quando siamo felici. Il Mondo è sempre così, siamo noi che lo dipingiamo del colore della nostra angoscia o della nostra infelicità. Il Mondo prende i nostri colori”… Conclude con: Anche la nostra città lo merita.

Confalonieri: Una parte cospicua delle linee programmatiche del sindaco interessano la mobilità. Delle cose dette una riguarda la metropolitana M5. Non ci si deve spaventare di questi dati conosciuti (quindici anni e 510 milioni di euro). Anzi, la M5 è una forte opportunità per Monza e a questo si è molto lavorato negli ultimi due anni. Per definire che la linea non si ferma a Bettola ma continua sino a nord della città e al Parco e oltre, in altri comuni. Significa una dorsale forte per Monza e la Brianza, alternativa all'auto. La Regione deve inserire questo progetto tra quelli strategici da portare al Ministero.
La metropolitana M1. È finanziata, l'attuazione, sino a Bettola di Monza (progetto definitivo redatto a ottobre) vero l'aumento amaro dei costi (38%). Con Bettola i quartieri sud di Monza avranno una disponibilità immediata di accesso al metrò e questo è comunque rilevante.
Sull'uso della ferrovia come metropolitana si è sempre detto di tutto ma bisogna fare “i conti con l'oste” (Rete Ferroviaria Italiana e Regione Lombardia). Per ora c'è la disponibilità alla fermata Monza Est (viale Libertà, progetto redatto e assenso regionale). A riguardo l'amm. Faglia ha stanziato 750.000 euro. Non vi sono per ora altre disponibilità dato che la Ferrovia si trincera dietro problemi gestionali della linea. Vi sono poi i problemi dei passaggi a livello da sopprimere (anche per questo sono stati stanziati dall'amm. Faglia 750.000 euro nel bilancio 2007 (la soppressione è necessaria per il potenziamento della linea).
Parcheggi: Il PUT doveva dare la sosta tariffata in centro. Put incagliato in Consiglio da 1350 emendamenti quasi interamente ostruzionistici da parte dell'allora minoranza. Si è già proceduto per parcheggi commissionati alla TPM e gestione della sosta. Si è anche avviata la questione di segnalazioni “intelligenti” (stanziati nel bilancio Faglia 220.000 euro). Alla fine del 2007 dovrebbe finalmente partire il nuovo servizio urbano di trasporto pubblico (gara effettuata nel 2003). DSI stava organizzando il servizio bus a chiamata.
Sicurezza: Monza è una città sicura , come rilevato dallo stesso prefetto alle riunioni. Si deve smettere di paventare gravità che non ci sono, aumentando la sensazione di insicurezza nella cittadinanza. Vi sono problemi ma bisogna riconoscere che molto è stato fatto dalle forze dell'ordine in questi anni. Importante è stato anche il contributo della polizia locale. Spera e augura un miglior rapporto e intervento della Regione su questi problemi.

E. Colombo:
Condivide, come espresso nelle linee programmatiche, che Monza sia una città bella da vivere, da frequentare e da visitare. Nel programma della nuova amm. viene citato però come demagogico il progetto “Città dei bambini e delle bambine, nato a Fano nel '91 per volontà del pedagogista Tonucci, una sorta di laboratorio che considera un modo nuovo di pensare la città assumendo il bambino come punto di riferimento. I sindaci di molte città italiane e straniere hanno aderito al progetto su invito di Fano, città che ha promosso iniziative che hanno coinvolto centinaia di città e di scuole, ha organizzato incontri nazionali per bambini, educatori e amministratori.
Con l'amm. Faglia anche Monza ha adottato questo progetto, promuovendo circa 80 iniziative, quali: rassegna teatrale, rassegna di cinema, progetti di animazione alla lettura nelle scuole e biblioteche, laboratori nel Parco, laboratori interattivi legati a mostre d'arte (Bim bum bart e Insieme alla scoperta dell'arte), iniziative nel Parco come Il mio albero, dove ogni bambino ha messo a dimora un albero con il proprio nome; o laboratori alla voliera, visite guidate di educazione ambientale, attività artistiche, la notte in biblioteca, la mostra Immagini della fantasia, un concorso letterario legato all'archivio storico, progetti editoriali come quello dei Ponti e il fiume Lambro, il racconto storico sulla Corona Ferrea, un Kit didattito su Villa reale e Parco). Il tutto a cura del Comune ma anche con sponsor privati. Nel programma del sindaco non c'è traccia di questo.
Altro tema importante le biblioteche: negli ultimi anni i prestiti vari sono aumentati del 116% e gli utenti del 34%. Monza è la città capofila di Brianzabiblioteche, un sistema all'avanguardia che vede collegati 28 comuni e 35 biblioteche e che consente agli utenti di utilizzare un'unica tessera e di accedere a 1 milione di documenti, di prenotare per via telematica i libri da casa e di farli arrivare alla biblioteca più vicina (NDR - è in costruzione anche il magazzino e deposito apposito di distribuzione sovracomunale in via Elvezia). Sono avviati progetti importanti a questi fini: trasferimento della biblioteca NEI in via Lecco alla G. Pascoli in ristrutturazione; ampliamento e ristrutturazione di quella di San Rocco; previsione della nuova biblioteca centrale nel prestigioso complesso in piazza San Paolo (NDR - ottenuto dal demanio nell'Accordo di programma del Polo Istituzionale): nel programma del sindaco non si capisce bene cosa si vuole fare se non per formulazioni generali.
Anche per le esposizioni e le mostre segnala che la precedente amm. ha lavorato molto su due filoni: valorizzazione delle raccolte; iniziative d'arte moderna e contemporanea e ne elenca i numerosi e qualificati eventi.
Passata una prima fase, è stato fatto molto nel rapporto pubblico e privato, la Villa e il Parco possono essere utilizzati come sede prestigiosa di eventi anche a carattere internazionale: rilevanti gli accordi con il Guggenheim e il Museo Vitra sul Design.
Cita anche l'iniziativa Abitatori del Tempo (nata a Monza e Villasanta, poi allargata a 6 comuni della Brianza), che ha visto grande partecipazione.
Chiude con una bella citazione di Tonucci.

Scanagatti e Montalbano con battibecchi da parte di consiglieri di maggioranza interloquiscono con il presidente per il rispetto delle regole del consiglio dato che la seduta dovrebbe terminare non oltre le 24.30.
Il presidente ritiene invece che si possa continuare ancora sino alla 1.30 anche se non vi era stata la corretta procedura per la seduta ad oltranza (NDR - dovevano essere i capigruppo in conferenza preliminare a stabilirlo). Fanno poi rilevare che non si tratta di provvedimento urgente o che necessiti di delibera ma solo di discussione e confronto importante sulle linee programmatiche per i prossimi cinque anni.

Viganò insiste un po' duramente sui propri diritti, rispetto delle regole e intenzione di fare il proprio intervento nella normalità .

Vista l'ora ormai tarda il presidente annuncia di rivedersi con convocazione dopo la pausa estiva e cioè a settembre.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 12 luglio 2007

Assenti: Il vicesindaco e 4 assessori (Maffè, Boneschi, Romani, Mangone), due consiglieri di maggioranza (Pepe, Colombo), uno di minoranza (Ascrizzi).

Faglia: inizia con la commemorazione di una grande figura di Monza, scomparsa in questi giorni, l'avvocato Luigi Angeli,
commemorazione che si riporta integralmente in allegato. Faglia conclude porgendo alla moglie Gritly e alla figlia Letizia con Guido, “un caloroso abbraccio e ringraziamento per averlo amato e sostenuto anche nei suoi ultimi difficili momenti”.
Scanagatti: si associa con commozione per essere stato nello stesso Consiglio con Angeli negli anni '60' e militato nello stesso partito di allora, il PCI. Si associa alle parole di Faglia ricordando Angeli ed altre grandi figure della Resistenza a Monza che con Lui hanno onorato l'intero Paese come Stucchi, Bracesco, Diligenti, Antelli, Ferrari. Diversi per cultura e provenienza ma uniti da ideali forti e nel rispetto di tutti. Dobbiamo sentire il peso di questa importante eredità, come patrimonio collettivo. Con commozione porge il cordoglio suo, dell'Ulivo e dei democratici alla Famiglia.
Tutti i capigruppo si associano al cordoglio con brevi interventi.
In piedi si tributa un minuto di silenzio da parte del Consiglio per questo grande concittadino.

Fase preliminare
Inizia la fase preliminare con l'esposizione di interventi, raccomandazioni, interpellanze ed interrogazioni.

Adamo:
raccomanda su alcune manutenzioni stradali;
Monguzzi: sul parcheggio per persone con handicap (via Buonarrotti) e per pericoli di circolazione (via Mentana);
Petrucci: per alcune antenne di telefonia e per la raccolta di rifiuti (via Ramazzotti); Riga: fa una raccomandazione per difficoltà per portatori di handicap (via De Gradi /Aliprandi), per schiamazzi notturni nei pubblici esercizi e sulla chiusura notturna dei Giardini.
Montalbano: informa su disservizi nella distribuzione della posta in città per una sperimentazione nuova in atto. Chiede al sindaco di farsi interprete delle proteste per i disguidi e per chiedere garanzie per i posti di lavoro.
Sindaco: assicura che vi sarà un incontro con le Poste e che verrà posto il problema.
Marrazzo: raccomanda di provvedere, come si faceva con l'amministrazione Faglia, alla imbiancatura delle scuole, con un programma (12/13 scuole l'anno) nel periodo estivo.
Interviene e poi interpella sullo stato dei lavori per il Museo Civico. Vi sono stati contenziosi? Sono stati autorizzati subappalti? Chi è il responsabile del procedimento? (NDR - L'amministrazione Faglia aveva provveduto a modificare il progetto completando l'acquisizione di tutto il prestigioso immobile della “Casa degli Umiliati” in modo che il Museo assumesse la necessaria dimensione e importanza. I lavori sono in corso da tempo e non si vorrebbero ritardi in un'opera così rilevante. Infatti si sta notando il vezzo di cambiare qualcosa tanto per esserci e per non riconoscere le cose fatte, ciò può portare a costi ulteriori e ritardi con danno pubblico) .
Viganò: interpellanza sul Piano territoriale degli orari. Con la precedente amministrazione era stato avviato come progetto interassessorile denominato Tempo al Tempo, ottenendo finanziamento dalla Regione. Si è avviata, sempre con l'amm. Faglia, la seconda parte anche per ulteriori finanziamenti.
Con l'interpellanza si vogliono conoscere le intenzioni della nuova amministrazione, a che punto sono i finanziamenti regionali, quale assessorato coordina la attività per la redazione e gestione del Piano.
(NDR - Il Piano degli orari è strumento rilevante per la qualità della vita in Città e affronta vari aspetti: mobilità, orari degli uffici ed esercizi pubblici e privati, scuole , informatizzazione dei servizi per i cittadini, etc. Aiuta soprattutto le famiglie e la donna).
Ghezzi: a metà della lettura del titolo dell'interpellanza Viganò (8 righe), il consigliere di maggioranza Ghezzi fa una mozione interrompendo perché secondo lui il titolo è troppo lungo. Gli viene pazientemente spiegato il senso del titolo che deve far sapere a chi legge e ascolta a cosa serve l'interpellanza e cosa contiene.
Vimercati: segnala la presenza di un campeggio di carovane (via Boito). Chiede all'assessore di operare per lo sgombero.
Longoni: riprende il tema del Piano territoriale degli orari. Ricorda le cose già avviate con l'amm. Faglia (sperimentazioni nelle scuole e servizi al cittadino su carta elettronica). E' un progetto interassessorile importante e bisogna andare avanti, era stato inoltre approvato da tutti. Il finanziamento regionale era di € 160.000 e ne possono arrivare altri. E' importante che si conosca chi è l'assessore responsabile, vista la rilevanza di questa iniziativa.
Sindaco: assicura che il progetto non è stato messo da parte. E' una cosa complessa da attuare. Per ora è responsabilità del sindaco poi si vedrà.
Brioschi: interviene parlando di arroganza della giunta Faglia in relazione al distributore Tamoil da chiudere e il cui gestore deve pagare il mutuo.
Scanagatti: mozione d'ordine, richiamando all'attenzione del presidente che le regole vanno rispettate e che il consigliere Brioschi parla di persona e del “privato”. Ciò può essere fatto solo a “porte chiuse” e non con il pubblico presente in aula.
Faglia: sottolinea, anche per fatto personale, che non si tratta certo di arroganza ma semplicemente del rispetto delle norme e leggi, comprese quelle di sicurezza (scuola a pochi metri).
Presenta per questo problema un'interpellanza per conoscere come intenda procedere l'amministrazione in adempimento dell'ordinanza emessa.
Ghezzi: riprende questione della lunghezza del titolo dell'interpellanza Viganò invitando a fare titoli più corti.
Viganò: Ribadisce, anche per fatto personale, che la lunghezza del titolo è del tutto corretta (8 righe su un problema importante), funzionale a fare capire i contenuti e il perché dell'interpellanza e che non spetta a Ghezzi entrare nel merito.
Marrazzo: fa presente che il cons. Brioschi ha parlato di ciclisti che ledono i diritti di un benzinaio. In realtà quella di piazza Citterio è area riqualificata e merita ulteriori sistemazioni anche a tutela dei pedoni e ciclisti.
Scanagatti: Si rivolge al presidente anche perché Brioschi protesta dicendo che la legge “va interpretata”, abusando nell'uso dell'art. 33. Ribadisce che le leggi, in uno stato di diritto vanno applicate e non interpretate, soprattutto da chi non ne ha titolo.
Sindaco: prende spunto da un precedente breve intervento di chiarimento da parte di Montalbano sul regolamento dei lavori del consiglio. Si augura che si operi nel ragionevole e che presto venga riunita una commissione e per dare interpretazioni accettabili.
Viganò: dichiara che gli pare giusta l'affermazione del sindaco. Per il distributore ricorda che la legge prevede un “Piano dei distributori di carburante”. Che il PGT ha inserito detto Piano con apposite norme. Che vi sono norme di sicurezza, di tutela del pedone ciclista, dei valori paesaggistici, storici e ambientali del luogo. Su piazza Citterio prospettano edifici prestigiosi e il Tridente del Canonica e del Tazzini che progettò proprio l'edificio deturpato dal distributore. E' il concessionario che deve assumersi le responsabilità di chi lavora al distributore e non il Comune.
Gabetta: raccomanda anche lui l'imbiancatura delle scuole e chiede come viene assegnato l'appalto.
Longoni: apprezza l'invito del sindaco per il regolamento. Cita l'abuso che spesso se ne è fatto negli anni precedenti quando si è arrivati da parte delle minoranze di allora di coprire l'80% delle sedute (NDR - relativo in particolare all'uso dell'art. 33 del regolamento che norma alcuni tipi di intervento in aula).
Sindaco: riconosce che il regolamento deve tutelare tutti i consiglieri.
Vimercati: raccomanda all'ass. al personale di provvedere per la carenza di addetti agli uffici operativi e all'ufficio strade.
Presidente: interviene per quanto detto alla riunione dei capigruppo per ricercare punti di incontro e non di scontro. Per le difficoltà di conduzione afferma che imparerà.

Termine della fase preliminare

Ordine del Giorno - programma del sindaco

Scanagatti
: inizia gli interventi di questa seduta facendo rilevare l'assenza di molti assessori; si sta entrando nella sostanza del mandato della nuova amministrazione e alcuni assessori sono assenti, altri si vedono sì e no. Rivolgendosi al sindaco dice subito che non gli è piaciuto l'“incipit”, dato che ha dato alla minoranza un brutto voto. Ricorda che la fase preliminare è importante perché entra nel merito dei problemi della città. E' d'accordo che non si tratta certo di togliere alla maggioranza il diritto di decidere. Non diciamo che nulla deve cambiare delle cose in corso ma vogliamo sapere, come è diritto, il perché di alcuni cambiamenti. Un primo atto è stato quello dei cartelli della pace e non è condivisibile. Così come non ritiene condivisibile il programma della maggioranza che parte acriticamente dalla negazione di quanto fatto dalla amministrazione precedente. E' a dir poco ingeneroso e dato che cose importanti stanno a cuore alla minoranza (come lavoro, casa, urbanistica), vale la pena di precisare almeno alcune cose.
Sul PGT (Piano di Governo del Territorio) l'attuale giunta non ha le idee chiare. “Vorremmo che lei si esprima qui in modo chiaro e definitivo: si devono dare risposte ad interessi collettivi! Si dice che le case costano troppo per colpa degli oneri di urbanizzazione. Invito l'assessore al Bilancio (NDR - ironicamente) ad abbassarli per agevolare le giovani coppie.”
Priorità. Nell'elenco che lei ha riportato (riferendosi anche al libro dei sogni che non c'è, ma pure è importante anche sognare) non esiste tra tante cose la valutazione delle priorità che è cosa essenziale per un programma. Tutto diventa invece uguale ed omogeneo e ciò non va bene perché le scelte vanno fatte e bisogna dire quali.
Nel “sociale” non si capisce cosa cambia e quali siano le risorse messe in campo. Idem per la sicurezza, dove si è giocata una campagna elettorale sapendo che questa non attiene solo al sindaco. Si è fatta invece passare una idea diversa, che l'ass. Romeo se ne debba occupare a pieno titolo ma intanto si occupa anche di viale Lombardia (NDR – ma, come è apparso in consiglio, non sapeva bene della sentenza del TAR che ha di fatto nuovamente sospeso i lavori). Bisogna capire le priorità. Avverte che non basta stare ad affermazioni elettoralistiche ma bisogna entrare nel merito, con costanza, coerenza, e cercare di risolvere i problemi. Col programma presentato per ora non ci siamo, ribadisce. Non basta fare la denuncia dei problemi, ora questa maggioranza li deve risolvere. Alla minoranza spetta il compito di controllo e indirizzo. Il sindaco si deve fare garante della legalità e governare. Da parte della minoranza non vi sarà opposizione scorretta.
Sindaco: ribadisce quanto detto in altri interventi e richiama alla collaborazione mentre in consiglio c'è, a suo dire, un po' di ripicca. Richiama gli incontri avuti con Faglia, Scanagatti, Viganò e Ascrizzi.
Afferma che non si stanno cancellando cose in corso della precedente amministrazione (per esempio Accordo di Programma ex Ospedale ed altro anche se ci saranno “piccoli cambiamenti”). Afferma anche che il programma è quello che è perché più si scrive e più si è criticabili). Elenca anche delle priorità : la sicurezza (vi sarà presto un incontro con le forze dell'ordine); l'immigrazione senza controllo (NDR - se la prende con la proposta di legge del Governo ma, ci si chiede, ora che legge c'è?); il ceto medio si è impoverito; sul PGT è giusto fare un tavolo comune, ma anche 5, 6 o 10 altri tavoli per le altre cose importanti, se c'è un rapporto rilassato.
Dalla Muta: Formula una serie di note e di analisi sul documento programmatico del sindaco. Si dà tempo cospicuo, entro 120 giorni, per norma, dall'insediamento anche perché doveva contenere obiettivi, azioni, progetti da realizzare. Non sembra che si sia agito così, anzi. Il documento è importante e non va sottovalutato, vale 5 anni e va visto anche per le strategie che propone. Deve affrontare i problemi posti dal “controllo di gestione”, quelli del “controllo strategico”, gli aspetti relativi alla dirigenza, così come recita il testo unico. In realtà tutto questo non c'è di fatto o non è riscontrabile nel documento presentato che è formato da una introduzione di tipo “filosofico” del sindaco con l'aggiunta incollata di un documento di 27 pagine in sei capitoli che è il programma elettorale. Neppure una parola sulle necessità di aumentare l'organico che pure sono un problema proprio anche per i problemi di sicurezza. Aspetto questo che invece la precedente amministrazione ha anche affrontato, ad esempio con la Vigilanza.
Rossi: Accenna al fatto che qui non si tratta di “essere e apparire”, ma di valutare quale sia uno spirito costruttivo. Interessa valutare alcune mosse espresse dal programma, con attenzione ai diritti dei cittadini.
Monza si muove: non c'è attenzione alla questione anziani che sono il 20% della popolazione e di cui l'8% ha superato i 75 anni (vi sono 385 bambini disabili). Non si dice nulla sulla fruibilità della città da parte di categorie deboli.
Monza, sicurezza e legalità. Vi sono e sono state create forti aspettative parlando di governo, controllo e repressione. Occorre invece cultura ed educazione alla legalità. La sicurezza e la legalità non riguardano solo gli stranieri. Bisogna continuare e potenziare le esperienze con genitori e bambini di più provenienze per promuovere l'integrazione. Continuare ad operare per restituire le piazze e i luoghi alla gente. Persino la illuminazione è importante per una città, anche come percezione da parte di tutti.
Nelle linee programmatiche presentate c'è confusione tra cultura, famiglia, giovani. Si citano tariffe e agevolazioni ma senza chiarezza. Il solo criterio accettabile per la valutazione del reddito è l'ISEE (Indice di valutazione socio-economica), che è segnale preoccupante nella nostra città. Vi è obbligo normativo ad utilizzare questo indicatore. Inoltre la norma nazionale prevede il Piano di zona (NDR - che è anche intercomunale). Il consiglio durante la precedente amministrazione l'ha approvato ed è quello in vigore. Ne va tenuto conto. Il volontariato, che è forte ed attivo nella nostra città, non è stato preso debitamente in considerazione. Non bisogna avere “vecchi modi” per collegarsi e dialogare col volontariato e il terzo settore solo delegando e non facendo la propria parte istituzionale. Cita anche altre problematiche non compiutamente segnalate: gli adulti in difficoltà, il problema della nuova povertà, la prevenzione per la droga e altre forme di dipendenza. Spera che questi importanti problemi vengano ripresi. Bisogna prestare attenzione alle fasce deboli, alla persona ed alle famiglie, non solo a parole ma con contenuti di sostanza.
Faglia: richiama l'attenzione sulle assenze in aula e chiede che vengano richiamati gli assenti per non svilire il dibattito. Il presidente dopo gli inviti a più voci scampanella per fare rientrare gli assenti. Si fa una interruzione di cinque minuti proposta dal presidente stesso.
Marrazzo: critica filosofia e contenuti del programma perché di fatto non si prendono veri impegni su nulla e soprattutto non si entra nel merito. Bene per la presa d'atto delle piste ciclabili ma non si parla ad esempio di patrimonio immobiliare e sua gestione. Di come usarli, rimodernarli. Quale qualità progettuale si vuole mantenere in riferimento a quanto già fatto in questo senso (non solo architettura ma anche risparmio energetico, bioarchitettura etc.). Si è sentito parlare di buon senso ma ci vuole anche passione, che è quella che spinge per scelte e progetti di qualità. “Il sindaco riconosce il pragmatismo brianzolo, ma senza un programma preciso e definito c'è il concreto rischio di riempirlo poi malamente e senza confronto.”
Bubba: aveva in precedenza rimandato il suo intervento per la mancanza del sindaco a cui voleva rivolgersi. Segnala ironicamente che c'è un'inflazione di presidenti in aula (NDR - con riferimento ad alcuni consiglieri di maggioranza che durante la seduta pretendono di dire cosa devono fare gli altri, come Ghezzi e Tognini, oltre a Petrucci). Ribadisce che di presidente c'è ne è uno solo, quello eletto dal consiglio.
Civati: politiche giovanili. Sottolinea che si tratta di una generazione priva di certezze e non di ideali. E' sbagliato dire giovani uguale droga, bullismo, disagio. Siamo tutti chiamati a ribaltare i concetti da cui partire per i giovani. Si tratta di cittadini a pieno titolo, di una risorsa per il futuro. Vogliamo programmi e interventi per rispondere ai loro diritti. Ormai si ritiene che dai 14 ai 35 anni siano “giovani”. Vi sono problemi della scuola e del termine della stessa o uscita, del lavoro, della separazione dalla famiglia, e non elenca tutto, la questione dell'educazione dei figli, etc. A Monza vi sono 30.000 giovani, il 25% della popolazione, molti dai 25 ai 30 anni. 8000 sono i giovani stranieri. Invita su tutti questi temi a non disperdere le cose e le esperienze fatte negli anni precedenti, che sono molte. L'assessore alle politiche giovanili è comunque un fatto positivo, ma se non si vuole fare “solo immagine e manfrina politica”, va riempito di vere risorse (anche di bilancio) e cose da fare e che per ora non appaiono affatto nel programma. In questo senso la proposta Faglia e quella Mariani hanno punti di contatto e si vedrà quali siano le volontà. Ad esempio sulle aree dell'ex Macello, anche con finanziamento ministeriale, si sono visti 20 progetti per i giovani, anche l'ostello. Vediamo come detto di non buttare le positive esperienze in atto.
Villa: sottolinea che il programma elettorale non poteva che essere sintetico perché per scelta amministrativa si vuole occupare ed elencare tutti i problemi. Ne cita alcuni e sottolinea la necessità di confronto reciproco.
Ghezzi: bene il discorso del sindaco, apprezzato il pragmatismo, realismo. Siamo contrari a “mari e monti” (NDR - si spera comunque che si consenta, oltre che di fare i titoli delle interpellanze senza censure, di andare in vacanza al mare o ai monti e non solo nella palude di pianura). Piazza Trento e Trieste, si andrà avanti perché non è utile, anche economicamente, interrompere anche se sarebbe stato meglio fare prima piazza Citterio. La giunta, a suo parere, riflette sulle cose in corso senza tradire le cose dette. E' vero che non c'è delega alla Pace, alla Giustizia, alla Libertà ma ci sono, ritiene, due novità, Università e ricerca, Giovani e biblioteche. Il suo gruppo (FI) sottoscrive il programma del sindaco.

Il Consiglio è convocato per lunedì 16 luglio per la continuazione del dibattito e degli altri punti all'ordine del Giorno.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 9 luglio 2007

Presenti: 39 consiglieri
Assenti: consigliere Petrucci, vice sindaco Allevi, assessore Romani

Interpellanze presentate

Ghezzi - Interramento viale Lombardia, mancanza di assegnazione
Vimercati - Palazzo dello sport o centro termale?
Gesuita - Piccoli fondi per il tribunale di Monza.
Marrazzo - Sicurezza in via Foscolo, Ripresa dei lavori del II Lotto Cascina Bastoni, Utilizzo area ex macello.
Viganò - piano comunale della rete del servizio pubblico di telefonia mobile
Colombo Andrea - la statua dedicata a Garibaldi ha un futuro?
Faglia - Concessioni scadute al Parco, ancora proroghe? La giunta di Milano è ancora latitante?
Colombo Elena - inquinamento acustico zona San Rocco, Circoscrizione 3

Fase preliminare - Interventi

Scanagatti - Chiede al presidente CC riscontro alla richiesta fatta il 25/6 di avere le determinazione dei responsabili di servizio per via telematica. Vi sono diritti da rispettare con sollecitudine. Il presidente Inga rispondendo assicura il suo interessamento.

Brioschi - Segnala, secondo lui, che la Commissione edilizia non ha regolarmente operato data la presidenza "politica" e non tecnica e chiede di provvedere alla modifica regolamentare per istituire anche la Commissione paesaggio oggi assolta dalla Commissione edilizia (NDR - non si pone il problema che la commissione sta lavorando "irregolarmente" negli interessi dei cittadini anche ora!). Esprime inoltre ulteriori critiche: sul palazzo di piazza Trento e Trieste che va demolito, sui rallentatori di velocità; sulla mancanza di parcheggi in piazza Carrobiolo per il commercio (NDR - sic! Vuole in sostanza riportare le macchine nell'isola pedonale).

Ascrizzi - Segnala che 10.000 monzesi non ricevono più news sugli eventi promossi dal comune come era prima. Si rivolge agli assessori alla cultura, al turismo, alle politiche giovanili e chiede se è solo il servizio a non essere più attivo o non ci sono più eventi organizzati dall'amministrazione in carica. Chiede se esista un programma estivo e si augura sia ancora possibile mandare info via sms.
Vimercati - Mozione che riprende la questione de "tesoretto" e ne auspica lo scongelamento.
Interviene per affermare che ora, grazie agli assessori, la polizia locale lavora di più contro fenomeni di commercio abusivo, prostituzione, accattonaggio, anche vicino all'ospedale nuovo. Interpellanza sul "Palazzotto".

Gesuita: Interpella su piccoli fondi per il tribunale di Monza.

Marrazzo - Tre interpellanze: 1) Viale Ugo Foscolo: esistono problemi di sicurezza per l'attraversamento stradale data la velocità delle macchine. Bisogna intervenire come fatto alla scuola Bellani. 2) Chiede quali siano i motivi del ritardo dei lavori alla Cascina Bastoni, se ci sono varianti e se c'è un responsabile delle sicurezza. Ricorda che sono in attesa famiglie con disagio per la casa. 3) Area ex macello: si augura che il sindaco e l'assessore all'ecologia utilizzino gli spazi ristrutturati dalla amministrazione Faglia, senza rinvii. Il non utilizzo sarebbe un danno erariale per il comune.

Confalonieri - Interviene per la riqualificazione della statale 36 (galleria), si aspettava un'attenzione urgente e continua che non c'è stata, data l'importanza della questione per la Città.
Sul sito web del Consiglio di Stato si trovano info su ricorso in appello del 23.01.07 di Impregilo contro Anas. Queste info non sono state pubblicizzate nemmeno ai consiglieri da parte dell'assessorato.
Chiede che l'amministrazione in carica diventi capofila e faccia pressione sulla Regione Lombardia. Chiede inoltre a quali assessori spetti il compito di seguire la SS 36 in tutti i suoi aspetti dato che non è affatto chiaro.

Viganò - Interpellanza volta a conoscere lo stato attuale della procedura in corso per l'approvazione del piano comunale della rete del servizio pubblico di telefonia mobile. Problema non indifferente per la nostra Città, per l'evoluzione e stato dei contenziosi e in particolare per l'applicazione del principio di massima precauzione verso la popolazione e di tutela ambientale. L'interpellanza è volta al sindaco non essendo ancora chiaro a quale o quali assessorati il problema faccia capo.

Villa - Mozione sulla cascina Bastoni a S. Albino. Chiede un ritorno al progetto originario e che si privilegino alloggi nei vari tagli, secondo lui sacrificati per fare posto a un ristorante che nessuno vuole. Spiega che tutti i capigruppo di maggioranza hanno firmato in questa direzione (NDR - in realtà si tratta di un luogo dove gli anziani e altri del quartiere si possano ritrovare senza "isolare" il complesso).

Colombo A. - Interpella sulla statua dedicata a Garibaldi: ha un futuro? (NDR - questione già messa in campo dalla precedente amministrazione Faglia per il restauro della statua originaria in marmo).
Ass. Romeo - Risponde a Marrazzo assicurando per via Foscolo che verranno destinati fondi per la segnaletica verticale e orizzontale, per dossi, sentito il collega assessore per i lavori pubblici.
In quanto a viale Lombardia ritiene di tranquillizzare Confalonieri: la prossima settimana dice che avrà un incontro con Anas. Non è stato rispettato il 30 giugno per l'appalto. Si rifà all' on. Grimoldi che avrebbe chiesto aiuto al Ministero competente. E' in attesa di dettagli per riferirli al CC.

Scanagatti - Art. 33: Dichiara che le affermazioni dell'assessore Romeo pongono un problema: di fatto ha tenuto nascosto alla città e al CC la sentenza del Consiglio di Stato in merito all'iter del tunnel? Ne era a conoscenza. Quando ha incontrato i vertici di Anas, data la grande rilevanza del problema per la Città. Chiede chiarezza.

Ass. Romeo - Dichiara di essere all'oscuro; di apprendere la notizia solo stasera; di aver preso contatti con Anas 10 giorni fa. Dice a Scanagatti di mettersi nei suoi panni, auspica di poter lavorare insieme alla minoranza, senza polemiche.

Pilotto - Dichiara che la settimana scorsa minoranza e maggioranza hanno assistito alla risposta del sindaco alla sua domanda in merito alla autenticità o meno della firma sulla lettera destinata al presidente di Alsi. Chiede al sindaco di dare una risposta chiara in merito perché si tratta di un problema istituzionale e legale non indifferente.
Dichiara che potrebbero essere presi in considerazione atti di tutela non nei confronti del sindaco, ma dell'istituzione rappresentata dal sindaco. Alla minoranza preme che le istituzioni non vengano fatte oggetto di attacchi (NDR - oggi, 12 luglio, il sindaco ha dovuto riferire in tribunale su questa spinosa questione).

Faglia: Chiede all'assessore Romeo di informare il CC in merito a viale Lombardia senza reticenze e confusioni: da un mese la sentenza è nota (via internet). Quale la ragione? Incapacità di rapporti con Anas? In merito all'on. Grimoldi non lo ritiene del tutto aggiornato e invita l'assessore a basarsi su canali istituzionali, Anas di Milano, poi Anas di Roma.
Chiede conto anche del progetto parco di San Fruttuoso (parco di superficie sopra il tunnel) e della richiesta di prolungamento del tunnel portata avanti dall'amministrazione precedente.
Richiama l'assessore Romeo anche in merito: alla sicurezza ai boschetti reali (dove continua il commercio di droga). Era stato chiesto al prefetto di incrementare le forze dell'ordine (sottoscrizione anche di un "patto locale" sulla sicurezza). Droga, prostituzione, commercio abusivo continuano nonostante gli interventi una tantum. Ci vuole altro e solo con un patto con la prefettura e con la questura si possono sconfiggere questi fenomeni.
Chiede notizie sulla questione del distributore di carburante di piazza Citterio, essendo scaduto da mesi il contratto ed essendo fuori norme di sicurezza urbanistiche e ambientali.
È necessario riqualificare l'area Boschetti, avviata dalla giunta precedente (ad esempio col mercatino dei fiori). Ribadisce che occorre mutare la fruizione dei luoghi per una loro riqualificazione e sicurezza.
Parco: segnala la mancanza di segnali da parte della giunta attuale in relazione alle diverse concessioni scadute e gare da bandire.
Chiede perché è stata revocata la precedente delibera 229 del 03/03 che proponeva una concessione decennale con importanti interventi migliorativi dal punto di vista ambientale (abbattimento rumore), della accessibilità (nuovo ingresso dalla stazione ferroviaria di Biassono) oltre che la restituzione di aree inutilizzate (curve sopraelevate) e di aree per attività motoristica, raddoppio del canone. Chiede se è stata bandita la gara per il golf, per la quale tutta la documentazione era stata preparata dalla precedente amministrazione. Questa concessione è scaduta, e non si deve rinunciare a miglioramenti ambientali e al recupero di nuove risorse economiche.
Lo stesso per la cascina Frutteto e per la cascina Costa Alta, della quale la concessione è ormai scaduta da tempo. Presenta una interpellanza su tutta la questione , rilevante non solo per Monza ma per l'intero territorio.

Colombo Elena - Segnala il problema sicurezza in città e la mancanza di agenti nelle strade, la cui presenza è solo di una quarantina, su un numero complessivo di 140; oltre a un tentativo di rapina avvenuta in mattinata in città. Chiede che il quartiere San Rocco e l'intera città vengano presidiati con maggiore attenzione.

Ascrizzi - Chiede all'assessore Romeo perché abbia usato il canale preferenziale dell'on. Grimoldi, che è esponente di partito. Lo invita a fare l'assessore del comune e non della Lega. No alle bandierine di partito, afferma.

Scanagatti: Chiede se è previsto l'arrivo dell'assessore Romani, non annunciato come assente volendo riferirsi anche al suo assessorato. Il presidente informa che ha appena comunicato che non verrà.
Afferma che il sindaco ha scelto gli assessori non a prescindere da tutto e tutti. In merito alla scelta di Romani all'urbanistica, la decisione di nominare un politico "straniero" e non un tecnico crea inquietudini (NDR - Si ricordano anche gli articoli del Cittadino). Si nega così che tra le forze politiche autoctone non sia possibile trovare risorse. Romani, da presidente della commissione Trasporti della Camera, in un'intervista aveva affermato che, chiamato sul luogo del disastro di Linate, per valutarne la gravità, aveva impiagato due anni per capirci qualcosa.
Chiede: noi abbiamo due anni di tempo per far aggiornare l'assessore Romani sul PGT?
In merito al PGT Romani ha dichiarato: il PGT si discute in giunta e sarà cambiato, prendendo quindi le distanze dal sindaco.
Chiede pertanto al sindaco una risposta in merito.
Cosa molto grave che la scelta dei tecnici/dirigenti in comune debba essere fatta per colore politico, come dichiarato da Romani in un'intervista dal forte contenuto politico. Non è auspicabile, non renderebbe giustizia all'impegno ed ai meriti dei dirigenti comunali. Forse non sa che non è sua competenza nominare i dirigenti, è il sindaco che nomina i responsabili dei servizi attribuendo incarichi dirigenziali. Caso mai è compito dell'assessore al personale (NDR - che alla stampa dichiara cose diverse). Cosa ancor più grave è che in questo modo si screditano i dirigenti "accreditati" per colore politico e si delegittima l'istituzione.

Viganò - Rileva anche lui che spiace l'assenza dell' assessore all'urbanistica data la scadenza a mezzogiorno del termine per le osservazioni dei cittadini. Informa tutti che le osservazioni sono state poco più di 500, poco meno che per il Benevolo. Vuole dire forte collaborazione della Città per il Piano (breve interruzione).
Ci si preoccupa perché da un lato il sindaco dice: "collaboriamo e confrontiamoci", dall'altra le dichiarazioni dell'assessore sono diverse e poco chiare. Sarebbe stato meglio che il sindaco si fosse tenuto la competenza sul PGT. Ribadisce il rispetto per quanto detto dal sindaco sul PGT e sul rispetto dei termini di legge (tempo 9 ottobre). Bisogna però affrontare con urgenza il confronto (dato che non è un problema di parte): commissioni comunali, tavolo di confronto politico e tecnico tra tutti oltre alla partecipazione.
Il PGT è stato fortemente voluto dalla città. Sarebbe grave andare ancora una volta ad una "ripubblicazione" ai danni dei cittadini. Dichiara che sarebbe drammatico rivedere il piano senza concludere con l'approvazione obbligando i cittadini a un terzo o quarto piratesco "giro di chiglia" . La maggioranza deve chiarirsi al suo interno, non si può perdere tempo e farlo perdere ai cittadini.
In merito ai cartelli stradali dichiara di aver fotografato cartelli con simboli della padania che deturpano la città. Ne produrrà man mano documentazione. Data la frenetica e inopportuna attività per rimuovere i cartelli della Pace, gradirebbe celerità paragonabile alla loro rimozione per rispetto delle norme .

Marrazzo - Teme che si cerchi di cambiare troppi progetti avviati, come: piazza Trento e Trieste; il bando per il ristorante cascina Bastoni, chiede di vedere il bando, anche quello della cascina San Bernardo di edilizia sociale. Chiede quando verrà pubblicata la gara d'appalto per i 41 alloggi previsti.
Faglia - Affronta il tema della terzietà: i monzesi desiderano che per temi delicati gli assessori garantiscano la terzietà, come se lui, l'assessore all'urbanistica, ne fosse interprete. Chiede la costituzione delle commissioni e ribadisce la necessità di un urgente tavolo di confronto per il PGT.

Dalla Muta - Rifacendosi all'intervento di Pilotto, afferma che la sincerità del sindaco è nota a tutti, ma chiede comunque conto della firma apposta sul documento di rimozione dall'incarico dell'ing. Beretta. Chiede al sindaco cosa intenda fare per tutelare i cittadini. Si tratta di un grande danno d'immagine per il comune, la cui credibilità e autorevolezza sono messi a dura prova.

Montalbano - segnala sistemazione dei simboli e dell'organizzazione dell'aula.
Chiede a presidente del CC Inga come abbia fatto a far parlare la stampa di un episodio personale a lui accaduto, la ricerca infruttuosa di un taxi qualche giorno fa.
Mette a conoscenza il CC della comparsa di cartelli con la scritta "Monza per la guerra", pur in prossimità di telecamere per la videosorveglianza.
Sollecita il sindaco nuovamente a rispondere alle domande postegli da Scanagatti e Pilotto.

Chiusura della fase preliminare

Nomina dei componenti dell' Ufficio di Presidenza

Ghezzi, per la maggioranza, dichiara la candidatura di Marco Tognini per la vicepresidenza del CC
Montalbano, per la minoranza, dichiara la candidatura di Egidio Longoni per la vicepresidenza del CC
Esito della votazione:
Longoni: 15 voti
Tognini: 24

Intervento del sindaco

Il sindaco illustra le linee programmatiche (raccolte nelle 3 pagine del documento dato ai consiglieri, con allegato il suo programma elettorale anche). Ribadisce di amare la sintesi. Nel suo discorso ha toccato argomenti diversi e contrastanti (NDR - ha anche detto di non dare importanza ai programmi che si fanno e si cambiano).
Dichiara di essere al governo solo da tre settimane e che però ha già fatto molto. Ritiene che fino ad ora non ci sia stata collaborazione con l'opposizione.
In quanto a viale Lombardia se ne parla da 13 anni, in Italia le cose funzionano così. Cita anche il caso della Pedemontana, il cui primo progetto è del 1954 (NDR - in realtà era la pedegronda, altra strada e non autostrada).
In quanto alla sicurezza annuncia appuntamento per la prossima settimana con la polizia locale. Come amministratori, maggioranza e minoranza devono far rispettare la legalità.
Dichiara che come nuova amministrazione, ha vinto e ha il compito di governare, facendo le sue scelte.
Difende l'operato dell'assessore Romeo in merito ai cartelli della pace, assumendosene la responsabilità. Cita un suo professore di filosofia della sinistra del '68 che era però rispettoso del cervello degli studenti. Quindi "poche idee ma chiare". "Meglio l'essere dell'apparire".
(NDR - L'intervento del sindaco è stato simpaticamente ricco di battute tra il serio e il faceto e poche sono state le reali cose programmatiche rimandando tutto di fatto al programma elettorale e seguendo parzialmente le stesse tre paginette della relazione del sindaco con riferimenti solo parziali alle altre 26 del programma elettorale del centro destra).
In relazione alla metropolitana annuncia (dopo un breve resoconto sul nodo di Bettola) un incontro con un esperto di trasporti, di quelli veri, su ferrovia della Regione Lombardia per cercare di studiare il problema di far correre la metro sulla ferrovia e altre invenzioni: per la metro in città dichiara che non esiste un progetto, non ci sono risorse, si conosce solo il costo, 510 milioni di euro.; per ora ci sono solo ipotesi. Il vero problema della città è l'attraversamento. Ogni giorno transitano dal centro 980 bus, che viaggiano con una velocità media di 9 km/h.
(NDR - In realtà il problema più grosso è quello delle macchine e non degli autobus. Nessun riferimento al protocollo di intesa Regione Provincia e comuni sulle linee per il ferro e le infrastrutture. Se la prende con i semafori intelligenti usati in tutto il mondo).
Ribadisce sua disponibilità per un numero maggiore di piste ciclabili e di alberi. E l'importanza di convincere i cittadini a non usare l'auto, ma il bus.
In merito al PGT ricorda il termine ristretto del 9 ottobre e come sia necessario lavorare in agosto per valutare le 510 osservazioni dei cittadini. Si augura siano semplici o per errori. Si dichiara d'accordo per un tavolo comune, visti i tempi stretti.
In merito al Piano urbano del traffico, si dichiara favorevole a creare delle circonvallazioni interne (NDR - come espresso nella proposta della amministrazione precedente).
In quanto al PGT commenta che il piano era definito, di grande respiro e grandi contenuti tecnici e dichiara: "qualche idea l'avete messa, in parte copiando il piano Benevolo"
(NDR - si avrà modo di parlarne compreso l'affossamento del Benevolo da parte dell'allora Centro Destra esclusa la Lega).
Della famiglia dichiara di "non essere favorevole a scuole con bambini divisi".
Si dichiara fiero dell'assessorato alla Salute/Università (per ricerca scientifica e università), primi in Italia, ritenendo un dovere dell'amministrazione quello di essere parte attiva nel processo della sanità; il sindaco, ribadisce, è la massima autorità sanitaria della ASL
(NDR - dimentica che il problema è espresso anche negli indirizzi della precedente amministrazione e nelle scelte di Piano).p
Alla voce "cultura" cita l'esempio del Costanzo Show che lanciava anatemi contro coloro che aderivano alla Lega Nord, ma non fa dichiarazioni sul programma.
Sport: intendono ampliare gli impianti sportivi per "togliere i ragazzi dalla strada".
Cita un'altra grande tragedia di oggi: l'usura, oltre alla droga.
Sull'andamento della seduta in corso e su certi interventi dichiara che "c'è un po' di aria fritta"; se una cosa è interessante è disposto ad ascoltare, altrimenti meglio guardare fuori dalla finestra; "non ho capito bene cosa sono le linee programmatiche, mi hanno chiesto di farle e le ho fatte".
Ribadisce ancora una volta che il nuovo governo della città intraprenderà la strada del fare e dell'essere e non quella dell'apparire e del comunicare... e saprà dare novità e soddisfazioni a Monza.

Mancuso - Conferma il sostegno del suo partito al sindaco. Sottolinea l'importanza del volontariato per il benessere del cittadino (tematiche della famiglia come base della Città e di tutti i rapporti). Parla di anziani soli e malati, giovani consumati dalla droga e dall'alcol, anche nelle scuole, coniugi con problemi di relazioni, malati cronici: raccomanda vivamente che molte risorse vadano al settore socio-sanitario e che si metta in atto un'operatività incrociata tra servizi sociali - sport - istruzione - sicurezza.

Si ritiene su indicazione del presidente di rimandare la discussione a giovedì, salvo il caso di Ascrizzi che chiede di parlare dato che probabilmente non sarà presente giovedì.

Ascrizzi - Rivolgendosi al sindaco esprime il suo parere circa la presentazione delle linee programmatiche, rispetto alle quali ci sono state date suggestioni, perché meno cose si scrivono, meno si sbaglia. "Sono un distillato delle sue esperienze di vita, un po' Amarcord, un po' il 68, gli amici, il rapporto con l'altra metà del cielo appena sfiorato...". E ancora: "da una Monza a tinte pastello dell'amministrazione Faglia a una trasposizione della vita di Marco Mariani nella città di Monza", osserva.

Ribadisce suo apprezzamento per l'intervento del sindaco, che ha un metodo scherzoso, amicale. Le cose che dice si capiscono bene. Però dice anche di essere assolutamente contrario a quanto pur genericamente prospettato. Il "malloppo" non contiene elementi importanti per la società monzese, quali ad esempio le esigenze abitative e il lavoro; i giovani, sottolinea, hanno problemi concreti, non vivono solo il tempo libero, fa riferimento all'assessorato agli eventi giovanili, invece che alle politiche giovanili. E il mondo del lavoro, si chiede?
Si stupisce che il pragmatismo del sindaco non abbia avuto un riscontro su questi temi. Ritiene di dover "buttare il programma, nella forma e nel contenuto", non si sente di votarlo.

Sindaco - dichiara che il fatto che Ascrizzi non sia d'accordo non abbia importanza e che occorra parlare senza retaggi ideologici. Eventi giovanili in senso lato, sta a significare tutto ciò che riguarda i giovani, dichiara che "cambierà il nome".
In quanto alla casa, asili e materne, dichiara la volontà di affrontarli al più presto.
Rispetto ai posti di lavoro dichiara che esistono progetti per crearne molti.
E ancora: "se restiamo nel nostro orticello politico saranno botte da orbi, ma non sarebbe costruttivo per la città".

Chiusura della seduta.



CONSIGLIO COMUNALE DEL 2 luglio 2007

Interpellanze presentate

Vimercati (magg.) - Esproprio proletario ai comuni
Della Muta (min.) - Rifiuti e problematiche urbane connesse
Bubba (min.) - Circoscrizioni e incapacità della maggioranza di Centro destra di esprimere per tempo le nomine.
Viganò (min.) - Stato e ritardi delle procedure Regione Lombardia e di Accordo di programma col Comune di Monza per il potenziamento di 5 impianti produttivi. Iniquità della legge regionale solo addosso a Monza.
Petrucci (magg.) - 4 diverse su tematiche ambientali, tra cui manutenzione del verde al cimitero di San Fruttuoso
Faglia (min.) - Censurare la pace ( vedi intervento sul grave comportamento dell'assessore che ha fatto togliere i cartelli di Monza Città per la Pace).


Fase preliminare - Interventi

Montalbano - Segnala errori di organizzazione dell'aula: logo del Comune errato, foto del Presidente della Repubblica in posizione impropria; crocefisso da riposizionare; richiama al fatto che è sbagliato porre nella lettera di convocazione del consiglio punti non ancora perfezionati, tanto da non avere neppure il numero di competenza di riferimento dell'atto. Vanno messi solo atti conclusi e non ipotesi.

Marrazzo - Interviene secondo l'articolo 33 del regolamento. Le dichiarazioni dell'assessore Mangone sulla stampa sconcertano per metodo e per merito. Si riferisce all'ipotesi di uno scavo ulteriore di piazza Trento e Trieste per realizzare 170 posti auto in più. Sembra che non si siano valutate appieno le conseguenze e gli atti necessari (ad esempio modifica del piano finanziario, ulteriori verifiche idro-geologiche etc. a chi affidare i lavori, rapporti complicati col concessionario etc.). Chiede se questa ipotesi sia frutto di un atto di giunta o solo dell' assessore. Altro assessore (Gargantini) dovrebbe spiegare ai commercianti e agli ambulanti i gravi ritardi che si avrebbero, così come altri assessori interessati e ben al di là della fine prevista dal contratto per il 2008.
Chiede di proseguire i lavori celermente senza introdurre decisioni sbagliate e confuse in un progetto, costato milioni di euro e frutto di una grande attenzione del consiglio precedente. Chiede che le opere decise dall'amministrazione Faglia non vengano violentate e fa riferimento ad alcuni esempi importanti come: parcheggi di piazza Trento e Trieste, quelli del NEI, il Tribunale, la cascina San Bernardo (edilizia sociale).

Pilotto - Fa riferimento al licenziamento del presidente del consiglio di amministrazione di ALSI prima dei termini di fine 2007. Cita Il Cittadino che in un articolo plaude al lavoro di Beretta. Cita anche le parole del nuovo presidente di ALSI che si complimenta con Beretta per il positivo lavoro svolto, ulteriore testimonianza del buon governo di Faglia e della sua giunta.
Fa riferimento alla lettera di licenziamento del consiglio di amministrazione di ALSI firmata dai sindaci di Monza, Desio e Lissone e chiede al sindaco di svelare chi ha firmato quel provvedimento.

Sindaco Mariani - Ammette che si è trattato di un atto “inelegante”, riprendendo le parole di Pilotto e affermando che qualcun altro ha firmato quella lettera.
* Resta a nostro parere un fatto grave ed emblematico che qualcuno possa firmare per il sindaco senza che questi lo sappia *.

Ascrizzi - Affronta anche ironicamente la questione della pulizia delle strade che a detta di alcuni improvvisamente sarebbero più pulite. Evidenzia che i 30 addetti di cui è in corso l'utilizzazione vanno regolarizzati in modo stabile e che il loro precariato scade a ottobre, data molto vicina e quindi invita a provvedere.

Faglia - Auspica alla giunta e alla maggioranza un ritiro politico-spirituale, dato lo sbandamento dell'esecutivo che sta procedendo a tentoni con assoluta mancanza di chiarezza di idee e dichiara che, sulla base del programma ancora da presentare da parte del sindaco, la minoranza deciderà il suo futuro atteggiamento.
Fa riferimento con esempi alle molte e importanti opere deliberate dalla giunta precedente, già appaltate, soprattutto al Tribunale che nel marzo 2003 il consiglio deliberò di mantenere nel centro della città, per il quale inoltre il Ministero ha reso disponibili risorse. Auspica che non si voglia procedere nella direzione di un ennesimo ribaltone.
Fa riferimento alle circoscrizioni la cui attività è bloccata ed esse sono delegittimate per volontà della maggioranza di centrodestra: per motivi di litigiosità nessuno ha presentato programmi, né eletto un presidente (ad eccezione della 3), segno di oltraggio istituzionale.
Fa riferimento alla pace, valore universale e parte integrante di una politica alta ed al fatto che l'assessore abbia ordinato, contro le scelte dello stesso consiglio, la rimozione dei cartelli stradali con la dizione di “Monza Città per la Pace”. Fatto grave e provocatorio, reso ancor più grave dalle affermazioni del sindaco e dell'assessore alla viabilità e sicurezza che non si riesce a capire quale competenza abbia al riguardo

(A questo punto il pubblico esibisce numerose bandiere della pace)

Sindaco Mariani - Interviene brevemente dicendo che la pace è un tema importante e se ne riparlerà e che le decisioni degli assessori sono condivise dalla giunta.
* Qualcuno nella stessa maggioranza e nei corridoi giura che non è proprio così e che Romeo, che “vuu faa l'amerricano” ha fatto di testa sua *.

Presidente - invita a ridurre i tempi degli interventi facendo riferimento al regolamento delle sedute e promette di vedere coi capigruppo di fare un consiglio data la importanza del tema della pace.

Viganò - Richiama al reale rispetto del regolamento non secondo interpretazioni di comodo. Ribadisce di condividere le preoccupazioni sulle scelte ventilate per il parcheggio di piazza Trento e Trieste. Le affermazioni fatte dall'assessore Mangone, non corroborate da alcuna verifica tecnica e amministrativa, di traffico, di compatibilità ambientale e di chiarezza sulle procedure nei rapporti del privato concessionario lasciano stupiti dopo le note vicende bene illustrate da Marrazzo. Meglio sarebbe mettere mano ad altri interventi senza rovinare o pasticciare quelli in atto. I cartelli all'ingresso della città con la scritta “Monza città per la pace” erano un messaggio positivo, di civiltà, perché toglierli? Sarebbe meglio cancellare dai cartelli stradali le grossolane scritte in dialetto. L'assessore Romeo non aveva di meglio da fare?

Adamo - Esprime il suo disaccordo sull'operare della minoranza in relazione alla nomina di Petrucci ed espone numerose critiche sui comportamenti politici della precedente amministrazione e del precedente sindaco * per la verità in modo assai contradditorio e confuso, senza guardare in casa sua dove ne succedono di tutti i colori *.

Ascrizzi - Dichiara, anche rispondendo brevemente, che il consiglio comunale ha una sua dialettica e non sono opportune lezioni da impartire agli altri da un pulpito sbagliato. In quanto alla pace ritiene che l'assessore Romeo abbia fatto uno scivolone e comunque un atto gravissimo. Rimuovere i simboli è un atto grave e provocatorio. Cita poi la marcia della pace e la pace come uno degli obiettivi del millennio. Fa avere anche il programma promosso per la marcia di Perugia al sindaco e ad altri ricordando la attività esemplare del comune di Monza in questi anni.

Montalbano - Ricorda al presidente che produceva continui richiami inesatti al regolamento, che i tempi degli interventi di Mangone, Allevi, Romeo, quando erano nella minoranza non erano mai inferiori ai 15 minuti e quindi di non scandalizzarsi dato che in generale l'attuale minoranza ritiene di essere corretta, non come la minoranza precedente. Precisa inoltre le corrette interpretazioni del regolamento delle sedute.

Rossi - Ritiene che i cartelli della pace abbiano un grande valore, siano il frutto del lavoro di tante persone, ricordino come Monza sia una città aperta, una città per la pace.
Le scuole si sono mobilitate per la pace con notevole partecipazione in molti eventi. Esiste inoltre un tavolo interassessorile per i bambini che riguarda anche il tema pace, scelta che fu fatta dal consiglio.
Anche i “Giovannini d'oro”, appena conferiti dal sindaco, sono messaggi di forte solidarietà, sono simboli anch'essi. La città di Milano è una città per la pace.
Si chiede se la marcia della pace di ottobre Perugia- Assisi si farà.
Auspica che nell'aula consiliare sia ancora possibile il confronto che non va pregiudicato con scelte unilaterali e sbagliate di questo tipo.

Civati - Chiede al sindaco di partecipare alla marcia di ottobre, di promuovere progetti di educazione alla mondialità nelle scuole, di mantenere l'iniziativa che riguarda i 18enni sulla memoria e chiede che ci si impegni a prevedere adeguate quote del bilancio da destinarsi a questi progetti.

Longoni - Auspica che non venga impedito ai consiglieri di esprimere le proprie considerazioni e chiede ancora se la scelta di rimuovere i cartelli della pace sia una decisione dell'assessore Romeo o della giunta. Chiede se esiste ancora l'ufficio per la pace insediato in comune. Ricorda come la pace non abbia colore politico e che l'adesione di Monza al coordinamento per la pace è stato deliberato e quindi a quale titolo e con che atto si sia proceduto. Chiede che si progettino iniziative per la città per il periodo 1 – 7 ottobre, settimana della pace. Auspica che prosegua il progetto “Facciamo pace a scuola” e che la rete di studenti e giovani possa ancora partecipare a iniziative sulla pace.

Della Muta - Cita Plutarco, scrittore greco del I secolo dc, e il suo “Lettere sulla politica” dove lui si propone di insegnare a un giovane quali siano gli elementi da possedere e le vie da percorrere, quale sia il valore primo della politica - la concordia , perché porta alla pace, e ancora altri valori che consentono di vivere serenamente.
Rimuovere i cartelli significa aver tradito il passaggio in aula di questo tema, tradire la politica come servizio al cittadino. Sarebbe stato più corretto e opportuno che questa scelta passasse dall'aula. Ogni azione del comune si deve tradurre in atti scritti - i nostri capigruppo sono in attesa di vedere questo atto.

Marrazzo - Ritiene che i cartelli possano rinforzare la coscienza civica. Inoltre interpella il sindaco sulla importanza della commissione istituita a suo tempo per la sicurezza sui cantieri pubblici. commissione che ha dato buoni risultati, presieduta dall'assessore, va mantenuta e rinnovata nel più breve tempo possibile.

Sindaco Mariani - Dichiara che a breve ci sarà un assessore responsabile di questa commissione.

Chiusura della fase preliminare

Rendiconto della gestione 2006, intervento dell'assessore Meloro che dichiara che il bilancio consuntivo è un dato tecnico non influenzabile dalla politica. Quasi una presa d'atto. In effetti i capigruppo avevano concordato di non aprire la discussione sul punto.
Fa pertanto l'elenco dei principali titoli con brevi spiegazioni (avanzi di amministrazione, costo del personale, entrate e entrate extra-tributarie del quinquennio precedente, trasferimenti di capitali e riscossioni di crediti, andamento delle uscite per le spese correnti accennando alle voci maggiori, indebitamento globale, il costo dei servizi a domanda individuale facendo esempi, l'avanzo di amministrazione * cospicuo * che viene reinvestito sulla Città .
Afferma l'assoluto sconcerto per il Decreto Legge della scorsa settimana, secondo cui l'avanzo di amministrazione è spendibile solo nella misura dell'1 per cento.

* Non fa invece alcun riferimento ai gravi provvedimenti del governo nazionale precedente e non esprime giudizi sulla palese positività della spesa e delle gestione del quinquennio della amministrazione Faglia. Il grande lavoro fatto da questa risulta in realtà dagli atti ed è sufficiente leggere il rendiconto. Lavoro che produrrà risultati positivi ancora per anni a meno di grossolane interferenze attuali, tanto per far vedere che qualcosa si cambia, come nel caso del parcheggio di piazza Trento e Trieste e nel caso di Monza Città per la Pace. Speriamo che prevalgano gli interessi dei cittadini *.

Presidente Inga - Chiede di votare per l'approvazione dei verbali del consiglio comunale relativi alle sedute degli scorsi mesi di marzo (1-5-9-26), aprile (2), maggio (7).
Risultato della votazione:
17 favorevoli
  0 contrari
19 astenuti

Le astensioni non rivestono un carattere politico ma riguardano solo il fatto che molti non appartenenti al consiglio comunale precedente e non essendo stati presenti hanno ritenuto di astenersi. Si ritiene pertanto inutile fare l'elenco degli stessi.



Alfredo Viganò
June 23, 2007 8:47 PM
23 giugno: secondo consiglio


Vi mando una breve nota che come precisato nel testo non è una cronaca ma una breve sintesi di aspetti significativi.

Dopo la battaglia del secchiello rapito ( nomina Petrucci non prevista dalla maggioranza di centro destra) e la notte dei lunghi temperini ( dimissioni “consensuali” dello stesso), vi è stata la nomina del presidente Inga. Lo saluto e gli faccio gli auguri.
Vi è stata anche la nomina della commissione elettorale l'altra volta rimandata per decisione della maggioranza stessa, contro il parere della minoranza.

Alfredo Viganò



Come previsto alle ore 10 comincia il consiglio.
Non voglio fare una cronaca ( non ho del resto preso appunti) ma solo un breve resoconto che mi è stato chiesto sugli aspetti significativi.
Come si sa il precedente consiglio era stato un flop per la maggioranza dato che si era votato Petrucci come presidente al posto di Inga in ragione del fatto che cinque consiglieri di maggioranza hanno votato con la minoranza ( alcuni la chiamano la seduta del secchiello rapito).
Dopo questo fatto eclatante e con una scusa sembra inventata al momento la maggioranza ha imposto con voto il rimando della elezione della Commissione elettorale che pure la legge prevede nella prima seduta.
Il fatto nuovo ulteriore è che Petrucci, è stato, con un eufemismo, “convinto“ ( alcuni la chiamano la notte dei lunghi temperini) a dare le dimissioni dalla carica.
Con una inversione di ordine del giorno ( cioè eleggere prima il nuovo presidente della Commissione) ulteriormente imposta senza motivate ragioni da parte della maggioranza, quasi a voler cancellare dalla memoria il “trauma” dell'affronto e “tradimento” interno subito il prima possibile come un modesto incidete di percorso.
Nella settimana era successo di tutto ( come poi è emerso anche in consiglio):
  • In consiglio il sindaco che aveva parlato di lettere anonime, tradimenti, gente senza coraggio nascosti dietro il segreto delle urne,
  • Il neo presidente, che aveva chiaramente detto che era un segnale preciso per il modo in cui era stata formata la giunta e definiti gli accordi di maggioranza, lasciando intendere, non è finita qui ( penso quando non visto facendo seguire il tradizionale gesto significativo).
  • Un assessore ( mi pare Maffè) e qualcun altro che lanciavano messaggi oscuri del tipo questi del Mida hanno già avuto troppo e con il presidente non sono controllabili, come se la carica non fosse un fatto istituzionale ma di prebenda di bassa politica.
  • Etc. etc. In particolare il sindaco si era rammaricato di non aver consultato la minoranza prima. Rammarico un po' da coccodrillo dato che anche in questa sostituzione non vi è stato contatto e confronto.
Michele Faglia
l'intervento di Michele Faglia
(dalla ripresa televisiva)

 
Puntualmente quindi parte il consiglio con l'intervento di Faglia anche per doverosa risposta al discorso irrituale di Mariani della precedente seduta. Intervento cospicuo e puntuale sul fatto della presidenza ma soprattutto su come la sua amministrazione ha lasciato le cose ( nel bilancio, nelle opere, negli strumenti in essere, nella gestione con anche elencazione indicativa ma precisa), ben differentemente dalla situazione precedente (alcuni pasdaran della maggioranza hanno bofonchiato, qualche protesta dal pubblico e sono stati ripagati come si meritano dagli interventi civili in aula). Chiaro anche il passaggio sulla questione PGT e sul nuovo assessore “esterno”, una situazione che dimostra quali siano gli interessi in gioco . Chiare anche le attenzioni al necessario confronto senza equivoci negli interessi della Città e a differenza dei precedenti gruppi di minoranza. Certo, è stato fatto notare, si parte male togliendo i cartelli di Monza Città della Pace. E' importante che la Città non si fermi e si starà attenti che ciò non avvenga operando per continuare quanto in atto.
Poi si è continuato il dibattito vero e proprio con l'intervento altrettanto preciso e puntuale e nel merito della questione all'ordine del giorno degli altri capigruppo ( Scanagatti e Ascrizzi) di minoranza e a meno di pochi e sporadici interventi della maggioranza ( uno in particolare pieno di livore, e fole sui comportamenti antidemocratici della gestione precedente, da parte di Riga) vi sono stati interventi regolamentari di quasi tutti i consiglieri di minoranza ( oltre a ai capigruppo citati: Longoni, Montalbano, Viganò, Rossi, Bubba, Civati, Marrazzo, Pilotto, Confalonieri, che hanno esposto in modo articolato molte delle critiche, perplessità e ragioni sulla situazione della “rinomina” del presidente. In particolare l'anomalia dell'atteggiamento istituzionale come se fosse cosa di sola maggioranza, la stranezza della imposizione al presidente nominato di dare le dimissioni, la mancanza di corretta e trasparente motivazione da parte di tutti compreso lo stesso presidente, il ritorno a schemi in politichese che si pensavano superati, il fatto che il confronto non basta dirlo ma anche farlo, il fatto che si è dimostrato che il consiglio è fatto più complesso e libero nelle sue componenti dei giochetti da manuale Cencelli. Le corrette regole e comportamenti democratici compresa l'istituzione del voto segreto. Non so se il sindaco, ma penso di sì, si sia reso conto che questo giochetto delle “ tavolette dei due presidenti “ gli fa capire quale spazio ristretto abbia a meno di valorizzare davvero il confronto con la minoranza esterna e ormai anche quella del gruppo interno affiorato con la votazione del presidente poi “dismesso”. Pena cadere nella continua ricattualità di interessi delle sue parti interne. Per la minoranza andava bene continuare con Petrucci ( vi è stata anche una proposta non formalizzata né accolta da parte di un consigliere di eleggere una donna). Pertanto voto con scheda bianca. ( astensione).

Domenico Inga
Domenico Inga - foto Fabrizio Radaelli
 
Poi la votazione scontata di Inga, con i voti di maggioranza, a cui si sono fatti gli auguri di buon lavoro ( vi è stata anche una ripetizione della votazione dato che nella confusione c'era una scheda in più).
Inga, emozionato, ha fatto un suo breve discorso per l'investitura rifacendosi a quanto aveva anche detto sul suo volantino elettorale sulla importanza del confronto rivolgendosi in particolare alla minoranza.
Poi la nomina della commissione elettorale ( due di minoranza e quattro di maggioranza tra effettivi e supplenti. Di minoranza Beghin e Boscarino, di maggioranza Villa, Arbizzoni, Vimercati, Giudici) .
Dimenticavo, nella fase preliminare è stata presentata da parte mia la prima interpellanza di questa tornata amministrativa. Riguarda la seconda richiesta fatta dalla precedente amministrazione di vincolo di interesse pubblico e paesaggistico sulle aree a sud del centro storico, tra il Lambro San Donato e San Rocco. Questione rilevante per l'importanza del problema e per il disdicevole comportamento dell'assessore regionale al Territorio Boni, ma su questo avremo modo di parlare in seguito.
Poi tutti a casa e buona domenica.

Alfredo Viganò



Alfredo Viganò
June 16, 2007 7:16 PM
Primo voto per il presidente del consiglio.
La maggioranza non c'e', fa flop


Non penso di sostituire degnamente la passione di Pioltelli e spero proprio che ci segua in Consiglio.
Nell'attesa Vi mando un breve resoconto della prima seduta del nuovo Consiglio.
La cosa rilevante che viene sottolineata nel testo e che è successa è che la Maggioranza appena fatta dopo grandi fatiche e interventi extra-monzesi, come recita anche la dura critica di Losa sul Cittadino, ha già fatto “flop”. Infatti il candidato Ingra, proposto dal Centro Destra, è stato bocciato ed è stato eletto Petrucci cui faccio gli auguri di buon lavoro. Ovviamente caldi auguri anche per il Sindaco  perché ne ha proprio bisogno.

Alfredo Viganò



Primo Consiglio Comunale after Faglia.
Primo voto :
per il Presidente del Consiglio. La Maggioranza di Centro destra fa flop.
Secondo voto:
Per la Commissione elettorale la maggioranza rimanda ad altra seduta. Secondo flop.


Si è proceduto velocemente alla convalida degli eletti (primo punto), al giuramento del Sindaco Mariani ( secondo punto).Qualche battimani dal pubblico, oltre che da una parte del Consiglio, ha accompagnato il Giuramento senza interruzioni da parte del Presidente di turno ( cons. Ghezzi). Tutto abbastanza normale data la situazione.
Vi è stata anche la comunicazione della nomina dei componenti della Giunta ( vedi l'elenco in internet), compresi gli extra-monzesi che tanto hanno scandalizzato anche il direttore del Cittadino che ha parlato di Monza come terra di conquista ( mi ha sorpreso che fosse sorpreso). Spero che il Sindaco non sia già “commissariato”. Qualcuno di noi ha già detto che se continua così avrà bisogno di una mano esterna, quasi come un separato in casa o meglio come chi, blindato, ha bisogno ogni tanto dell'ora d'aria libera. Infatti,

La maggioranza ha fatto subito flop alla prima votazione importante del Consiglio per eleggere il Presidente

Daniele Petrucci
Daniele Petrucci - foto Fabrizio Radaelli
 
Quando si è arrivati alla nomina del Presidente del Consiglio. I capigruppo di minoranza ( nell'ordine Scanagatti, Ascrizzi e Faglia), fanno presente che la Maggioranza, pur trattandosi di una carica per l'importante funzionamento istituzionale della baracca, non ha ritenuto necessario alcun confronto preliminare con la minoranza sulla scelta, il che non significa, come alla nascita della Amministrazione Faglia, di pretendere un Presidente di Minoranza, ma di valutare insieme la scelta.
Faglia a nome della minoranza dice che dato che le cose stanno così e si ritiene di fare tutto da soli noi voteremo scheda bianca. Ghezzi per la maggioranza propone il nome del Consigliere Inga .
Alla prima votazione nulla di fatto ( 16 bianche e 24 Inga. Sono necessari tre quarti del Consiglio).
Alla seconda votazione, ( necessaria la sola maggioranza dei voti, almeno 21) il Candidato del centro destra viene sonoramente bocciato e viene eletto a sorpresa, con 21 voti, Daniele Petrucci del Mida. Che subito, tra il disagio e qualche faccia paonazza nella maggioranza, assume la carica. Battimani questa volta dalla minoranza e qualche altro.

Commissione elettorale, punto da votare nel primo consiglio, ai sensi di legge. Altro flop per colpa della maggioranza di centro destra.Come inizio non c'è male

Passati alla nomina della Commissione Elettorale la maggioranza chiede di rimandare . La Minoranza dice che non ci sono le ragioni data l'urgenza caso mai si sospende per il tempo necessario. La maggioranza insiste affermando: che la ragione è che il nuovo Presidente era candidato per la Commissione e data la sorpresa… Inoltre anche con Faglia si era rimandato e viene mostrata la delibera. Vero ma allora si era concordato tra tutti i gruppi consiliari senza opposizione e richiesto da più parti anche vista l'ora. Anche qui votazione e rimando della seduta per settimana prossima, per colpa della maggioranza.

Poi intervento del Sindaco: una prima parte rivolta con un po' di rabbia per quanto era successo parlando di lettere anonime, di alcuni dei suoi ( di maggioranza) che “non hanno coraggio” e si nascondono nel segreto dell'urna etc. etc. con esplicito riferimento alla sorpresa della nomina del Presidente ( Scanagatti ha fatto presente che erano questioni interne che si dovevano “lavare” tra loro); una seconda parte rivolta alla minoranza ed alla necessità e disponibilità di confronto fra le parti ( citando anche incontri preliminari con Faglia e Scanagatti, Ascrizzi, Viganò e le disponibilità istituzionali, ricordando il rapporto umano oltre che politico). Credo che quando sono in gioco interessi della Città tutta nessuno di noi si tirerà indietro. Non penso proprio che faremo come gli altri prima. Ha ricordato il suo amore e appartenenza a Monza ( ricordo qui però l'esplicito articolo di pesante critica di Losa sul Cittadino ). Penso che diremo qualcosa in merito nella prossima seduta. Ha anche simpaticamente fatto gli auguri al più giovane del Consiglio.
Alla prossima.

Alfredo Viganò