Le parole della politica: autonomia
Umberto Puccio
Nel lessico politico attuale le parole invecchiano ad una velocità impressionante, seguendo la stessa logica del linguaggio pubblicitario. Più il prodotto politico è evanescente (o addirittura inesistente), più immaginifico e persuasivo è il contorno di parole e atteggiamenti con cui viene mascherato. Per usare il titolo di un film, sotto il vestito, niente Oggi, visto che le parole democrazia e libertà sono inflazionate, è di moda la parola AUTONOMIA: la usano tutti, come se fosse l'abracadraba politico, magari declinandola in varie maniere a seconda dei differenti interessi. Analizzando la campagna elettorale e i programmi delle recenti elezioni provinciali delle Province AUTONOME di Trento e Bolzano ci si rende conto quanto il termine "autonomia" sia usato in vari modi: per identificare una coalizione politica ("centrosinistra AUTONOMISTA"); per differenziare (?) il leghismo trentino da quello nazional-salviniano. La realtà, come risulta nel settore della cooperazione e del credito cooperativo, è un accentramento verticistico del potere di cui la parola autonomia funge da pura e semplice foglia di fico. Delle ragioni storiche dell' autonomia SPECIALE della Regione Trentino-AltoAdige e dello scudo di essa derivante dal trattato De Gasperi-Gruber (inserito nella nostra Costituzione) occorre sottolineare che esso si inserisce nel rapporto tra due Stati di cui uno, quello italiano, ha una struttura unitaria e accentratrice. Ciò comporta la "specialità" di tale autonomia e il conflitto che essa contiene con le altre Regioni italiane non autonome. Già la realizzazione delle Regioni e ancor più la disastrosa riforma "federalistica" dell'art. V della Costituzione hanno accentuato l'ambiguità del concetto di autonomia (politico-legislativa? amministrativa?) ed oggi si parla di autonomia "differenziata" per nascondere un processo di libanizzazione dello Stato italiano e della sua privatizzazione. Indicativo è ciò che accade nella Scuola e nella Sanità. L'"autonomia" è il cavallo di Troia con cui (finire di) demolire lo Stato e il Pubblico come bene comune di tutti i cittadini. Umberto Puccio
1 Riflessioni 2 Principi irrinunciabili 3 Tesoretto 4 La scuola 5 Catalogna e affini 6 Competenze 7 Identità e diversità 8 Identità e diversità 2 9 Igiene lessicale 10 Democrazia 11 Anniversari 12 Tifosi d'Italia, l'Italia s'è desta 13 Popolo! 14 Né patria, né matria, FRATR ÍA 15 L'ipocrita polemica sulle fake news 16 Il discorso di Fine d'anno 17 Neologismi 18 La retorica dell'anniversario 19 Smartphonite 20 C'era una volta il dialogo! 21 La crisi istituzionale che viene da lontano 22 Dissesto idrogeologico e Legge urbanistica 23 Le parole della politica: autonomia Condividi su Facebook Segnala su Twitter EVENTUALI COMMENTI lettere@arengario.net Commenti anonimi non saranno pubblicati 25 febbraio 2019 |