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 NOTIZIE CHE I VOSTRI MEDIA NON VI RACCONTANO, QUALCUNA SÌ, MA NON A LUNGO 
a cura di Barbara Schiavulli, Alessia Cerantola, Cecilia Ferrara, Paola Mirenda, Dario Clemente

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Iraq: la Turchia ha ritirato 350 soldati schierati al confine con l’Iraq - che erano in attesa di entrare nel paese - ma si rifiuta di ritirare quelli già presenti, che starebbero addestrando i peshmerga curdi. Baghdad ha messo in allerta la sua aviazione. Il comandante della Badr Brigate, Hadi Hameri, ha detto che le milizie sciite attaccheranno qualsiasi base americana in Iraq e ha aggiunto che le milizie combatteranno anche contro la Turchia. Il premier al Abadi ripete che la maggior parte del petrolio dell’Isis viene trafficato attraverso la Turchia. Amnesty International sostiene che la maggior parte delle armi usate dall’Isis sono state confiscate all’esercito iracheno, armato per un decennio dall'estero. Ieri nel paese sono morte 25 persone e 18 sono rimaste ferite tra bombardamenti, agguati e attentati. Yemen: colloqui di pace il 15 dicembre a Ginevra. Parteciperanno solo le parti in conflitto nel paese, niente stranieri Siria: la Russia vuole l'intervento del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per le azioni della Turchia in Siria e Iraq. Ieri una nave da guerra russa è passata sul Bosforo, con missili pronti al lancio. Una “provocazione”, l’ha definita il ministro degli Esteri turco, che ha convocato l’ambasciatore russo per protestare. Gli americani hanno bombardato il villaggio di Al Khan uccidendo almeno 36 persone, tutti civili. Una ventina erano bambini e una dozzina di persone non sono ancora state recuperate da sotto le macerie. Anche se Al Khan è in mano all'Isis, nel villaggio non sarebbero presenti militanti che, invece, se ne stanno nella periferia. Il bombardamento però ha colpito il centro. Da oggi a Riad si tiene la conferenza delle opposizioni siriane in patria e in esilio. Partecipano 15 gruppi armati anti Damasco, con più d 100 esponenti delle varie opposizioni, in vista dei colloqui che si terranno il gennaio prossimo all'Onu a New York. Tra loro non ci sono i qaedisti di Jabhat al Nusra e neanche i curdi, decisi a tenere una loro propria conferenza nella provincia di Hasakeh, invitando anche i gruppi assiro-cristiani e alcune fazioni laiche arabe escluse dai colloqui sauditi. Ci sono però gli Ahrar al Sham, considerato un gruppo vicino ad al Qaeda che però si considera abbia avuto un importante sostegno dei sauditi. Altre formazioni ribelli si sono lamentate della loro presenza alla conferenza saudita, quasi li si volesse legittimare a discapito di altre fazioni moderate. Recuperati documenti dell’Isis che mostrano come il gruppo abbia costruito il suo Stato. Si parla del servizio civile, del governo regionale e di un controllo economico in stile sovietico. Un documento di 24 pagine ottenuto dal Guardian. Israele e Palestina: i donatori americani hanno dato 220 milioni di dollari tra il 2009 e il 2013 per costruire insediamenti israeliani in Cisgiordania. Donazioni che sono deducibili dalla tasse. Un altro palestinese è stato ucciso dalla polizia dopo che ha pugnalato gravemente un israeliano nella zona di Hebron. Salgono così a 104 i palestinesi giustiziati sul posto di un’aggressione. Negozio on line in Israele non vende agli arabi. Un giovane arabo israeliano di Haifa insultato dopo che aveva comprato un paio di scarpe e dopo quattro mesi non le aveva ricevute. Serbia: il premier serbo Vucic ha destituito il ministro della Difesa Bratislav Gasic, che aveva pronunciato una frase sessista e volgare contro una giornalista. “Mi piacciono le giornaliste che si inginocchiano così facilmente”, ha detto a una giornalista che durante una conferenza stampa si era abbassata per mettergli vicino il microfono e far spazio agli altri colleghi. L’allusione sessuale gli ha fatto saltare il posto. Germania: sono più di 200 le case per rifugiati attaccate dagli estremisti di destra. Afghanistan: dubbi sull'autenticità dell’audio diffuso dai talebani con la voce del loro leader Al Mansour che dice di stare bene. Un audio di 16 minuti, rilasciato dopo che si era detto che il leader era rimasto ferito o addirittura morto durante uno scontro a fuoco. Un kamikaze si è fatto esplodere all'entrata di una stazione della polizia nella provincia orientale di Nangharhar, ferendo 22 persone, tra cui 6 agenti. Stati Uniti: il candidato Donald Trump ne spara un’altra: vietare l’ingresso ai musulmani negli Usa. Risponde subito la Casa Bianca: “Proposta contraria ai nostri valori”. Kenya: tre fosse comuni con almeno dodici corpi sono state scoperte a Lathe, nei pressi di Mandera, lungo il confine con la Somalia e non distante dall'Etiopia. La zona di Mandera è stata teattro di attentati e qui si sono svolte molte operazioni antiterrorismo. Gli abitanti segnalano i casi di molte persone scomparse, almeno 49 nell'ultimo mese. Secondo le organizzazioni dei diritti umani dietro queste esecuzioni extragiudiziali c'è la polizia segreta kenyana. Costa d'Avorio: la giustizia francese ha emesso un mandato di comparizione nei confronti di Guillaume Soro, ex primo ministro e attuale presidente del parlamento ivoriano. Soro è accusato di rapimento e di trattamenti disumani e degradanti da Michel Gbagbo, figlio dell'ex presidente Laurent. Nigeria: la battaglia contro Boko Haram non sarà vinta entro dicembre. La fine dell'anno era il termine che si era dato il presidente Muhammadu Buhari al momento della vittoria alle presidenziali lo scorso gennaio, ma nonostante il dispiegamento di mezzi il gruppo islamista è tutt'altro che sconfitto. Ad ammetterlo è lo stesso presidente. Intanto il governo del Camerun precisa che tra i 900 ostaggi liberati dieci giorni fa dalle forze speciali non ci sono ragazze appartenenti al gruppo di studentesse rapite oltre un anno e mezzo fa da Boko Haram. Giornata economicamente decisiva per il Burundi, chiamato oggi davanti all'Unione europea a illustrare gli impegni presi per rispettare i principi democratici. Già colpito da sanzioni da parte degli Usa e di singoli Paesi (come per esempio il Belgio) il Burundi potrebbe oggi vedere tagliati i fondi della cooperazione, che da soli ammontano al 20 per cento del totale del budget statale. In tutto, più della metà del bilancio è determinato dagli aiuti esteri. Sono almeno 15mila gli aspiranti giocatori di calcio che ogni anno viaggiano dall'Africa all'Europa al seguito di falsi agenti e procuratori, ma meno dell'1 per cento realizza il suo sogno. Le famiglie pagano tra i 3mila e i 10mila dollari convinte di dar loro un futuro, ma il più delle volte finiscono parcheggiati in qualche Paese africano anche per due o tre anni in finte scuole di formazione. Partono che non hanno nemmeno dodici anni e quasi mai finiranno in prima divisione. Una inchiesta di IQ4news finanziata da Journalism fund racconta il mondo del calcio giovanile, dove nonostante le leggi e i controlli le grandi federazioni chiudono un occhio sulla tratta di bambini. Cina: scuole chiuse e cantieri all’aperto interrotti a Pechino, nel primo allarme rosso per inquinamento della capitale. È il livello più alto che esista. È stato lanciato ieri e durerà fino a mercoledì. Sono stati imposti limiti all’uso delle macchine e alcune aziende sono state costrette a chiudere. La misura è stata presa dopo che la Cina ha preso parte ai colloqui sulle emissioni di carbonio a Parigi. In India inizia una vasta operazione per ripulire la città meridionale di Chennai (Madras) dopo una settimana di devastanti inondazioni dove sono morte almeno 280 persone. Gli Stati Uniti annunciano che useranno un aereo spia, il P-8 Poseidon con base a Singapore. Si tratta dell’ultima misura militare in risposta alle rivendicazioni territoriali cinesi nel mar della Cina meridionale. I P-8 sono già operativi in Giappone e Filippine. In Vietnam, uomini mascherati picchiano un avvocato dissidente e i suoi colleghi, dopo che avevano tenuto un corso per educare un gruppo di persone sui propri diritti come esseri umani. Già durante la prima lezione fatta il mattino era entrata la polizia, che aveva chiesto di vedere le carte d’identità dei partecipanti. Gli agenti hanno assistito a parte dell’incontro. Nel pomeriggio invece gli uomini hanno preso un taxi per tornare alla capitale Hanoi, ma sono stati circondati da un gruppo di motociclisti che hanno fatto fermare il veicolo e li hanno picchiati con bastoni.
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