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 NOTIZIE CHE I VOSTRI MEDIA NON VI RACCONTANO, QUALCUNA SÌ, MA NON A LUNGO 
a cura di Barbara Schiavulli, Alessia Cerantola, Cecilia Ferrara, Paola Mirenda, Dario Clemente 

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Tailandia: un
 largo pezzo di metallo arrivato nelle spiagge tailandesi è ora nei laboratori per essere esaminato. Potrebbe appartenere all'aereo MH370 partito da Kuala Lumpur e mai arrivato a Pechino.

Myanmar: liberato, assieme ad altri 101 prigionieri, un cittadino della Nuova Zelanda arrestato lo scorso anno per aver
 insultato il buddismo. Phil Blackwood aveva un bar a Yangon e all'esterno c'era un insegna con un Buddha psichedelico che indossava le cuffie.

Malesia: 
arrestate sette persone sospettate di essere membri di un gruppo legato allo Stato islamico, pronti a portare avanti attacchi nel paese. Secondo il capo della polizia gli uomini stavano programmando un attacco suicida a Kuala Lumpur.

Giappone: l'elevato numero di accessi ha 
bloccato il sito dell'aeroporto internazionale di Narita, una situazione che fa pensare a un possibile cyber attacco. Anonymous rivendica l'attacco in un messaggio Twitter, che cita anche l'attivista americano contro la caccia alle balene trattenuto all'aeroporto.

Australia: pressoché tutti gli stati e territori dell'Australia hanno firmato un documento in supporto della 
trasformazione del paese in repubblica. L'unico che si è rifiutato è Colin Barnett, premier dell'Australia occidentale, dicendo che non è il momento giusto. Gli australiani avevano votato contro la proposta di diventare una repubblica in un referendum fatto nel 1999.
 


Yemen: il Segretario di Stato americano, John Kerry, ha detto che gli americani hanno
 sostenuto la decisione del governo saudita di attaccare il paese il marzo scorso, provocando una guerra che in meno di un anno ha causato la morte di migliaia di civili senza raggiungere l'obiettivo dichiarato, cioè colpire al Qaeda.

Turchia: il vicepresidente americano Biden ha descritto i curdi del Pkk come 
un gruppo terroristico “puro e semplice”, durante una conferenza stampa con il primo ministro turco Davutoglu a Istanbul, aggiungendo che il gruppo è una minaccia per la sicurezza nazionale turca al pari dell'Isis.

Israele e Palestina: il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha dichiarato di essere 
pronto a tornare al tavolo dei negoziati con Israele, se sarà interrotta la costruzione degli insediamenti israeliani e se verrà rilasciata la quarta tranche di prigionieri.

E' stata seppellita la ragazzina di 13 anni 
uccisa a sud di Hebron da un colpo di pistola sparato da una guardia privata israeliana che aveva cercato di pugnalare. Il ministro degli Esteri svedese haaccusato Israele di condurre esecuzione extragiudiziarie in risposta agli attacchi ad arma bianca dei palestinesi.

Europa: quattro persone in Italia, tre in Gran Bretagna, due in Catalogna, tutti rientrati da viaggi in Sud America, rappresentano i primi 
contagiati europei dal virus Zika, che provoca una sorta di influenza, ma che mette a rischio il feto se una donna è incinta. Il virus non passa da persona a persona, ma può essere veicolato dalla zanzara tigre.
 

 
Moldova: circa 
40 mila persone sono scese in piazza a Cisanu, capitale della Moldova, chiedendo elezioni anticipate. Il movimento, che unisce forze di destra e di sinistra, pro-europei e pro-russi, ha indetto le proteste dopo la formazione di un nuovo governo mercoledì scorso.

Anche il 
Montenegro è percorso da proteste anti-governative. A Podgorica sabato si è svolta unamanifestazione contro il premier Milo Djukanovic che oggi affronterà un voto di fiducia al Parlamento.

Romania: un 
rapporto pubblicato lo scorso 22 gennaio dal Consiglio d'Europa mette in luce lamancanza di trasparenza legislativa nel Paese. Secondo il report il parlamento rumeno avrebbe fatto numerosi tentativi di bloccare la Agenzia Indipendente per la Trasparenza e il Dipartimento Nazionale Anti-corruzione.

Amal Clooney, famosa avvocata per i diritti umani, nonché moglie dell'attore di Hollywood George Clooney,
 ha preso in carico come rappresentante legale il caso della giornalista investigativa Khadija Ismayilova. La giornalista è in prigione da un anno in Azeijrbadjan per presunti crimini economici, ma secondo i suoi difensori è stata arrestata a causa delle sue inchieste che avevano scoperto la corruzione della famiglia del presidente Ilam Alyiev.

RASSEGNE DELLA SETTIMANA
25 gennaio
26 gennaio
27 gennaio
28 gennaio
29 gennaio


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