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Democrazia ed estrema destra
Il caso monzese
Umberto De Pace

fasci

Tra i tanti problemi che l'Europa si trova oggi di fronte, il riemergere di movimenti di ispirazione fascista e o nazista sarebbe un grave errore ritenerlo un fenomeno marginale. Se era prevedibile che tra gli effetti della grande crisi economica mondiale di questi anni, accompagnata dall'imponente fenomeno delle migrazioni, vi fosse anche la deriva populista, xenofoba e razzista, le politiche fin qui adottate per contrastarla, in gran parte hanno contribuito ad ampliare il consenso verso chi con demagogia e spregiudicatezza sfrutta il disagio sociale per i propri scopi e fini politici.
A.D.ES.



26/2/2016 lo spettacolo “Rumoroso Silenzio” al Teatro Villoresi di Monza
con le bandiere A.D.ES. e Lealtà Azione ai lati del palco

Ho già accennato all'inizio della mia indagine all'associazione A.D.ES. (Amici e Discendenti degli Esuli Giuliani, Istriani, Fiumani, Dalmati) vediamo ora di approfondire la sua conoscenza.

Su wikipedia si può leggere che l'associazione nasce nel “ … nel 1996, dopo tre assemblee nazionali indette a Pordenone, Trieste e Milano, in cui fu redatto l'atto costitutivo, firmato e depositato a Pordenone il 20 agosto dello stesso anno. Si dichiara indipendente, apartitica e liberamente politica e le sue finalità sono quelle di difendere e veder rivalorizzata l'autoctona italianità culturale nell'Adriatico orientale, di promuovere la verità storica sui fatti accaduti nei territori ceduti all'ex Jugoslavia durante e dopo la seconda guerra mondiale (foibe, eccidi, esodo forzato ecc.), il riconoscimento storico della tragedia degli italiani costretti all'esilio e di sostenere le minoranze italiane rimaste.”. Il sito nazionale non è più attivo, mentre su facebook si possono trovare tutte le principali iniziative che in questi ultimi anni hanno caratterizzato l'associazione. L'unica sezione presente e attiva su internet pare essere quella di Monza e Brianza anche se il sito alquanto scarno non aggiunge granché, se non sottolineare il suo rivolgersi ai “ … figli degli esuli dall'Istria, Fiume e Zara e contemporaneamente anche a quei giovani che provano condivisione per le istanze della comunità giuliano-dalmata, credendo inoltre in quei profondi valori che vennero spezzati simultaneamente al perpetrarsi di gravi ingiustizie. Valori che devono quanto mai essere difesi nella società umana.” – non è specificato quali siano questi valori, mentre “Gli scopi e finalità associative dell'A.D.ES. sono quelli di promuovere il riconoscimento della dignità del popolo giuliano-dalmata così come la divulgazione di tutto il patrimonio legato all'identità del popolo giuliano-dalmata ed anche l'affermazione della verità storica attraverso il riconoscimento internazionale dell'Esodo e del Genocidio; …”.

Quando A.D.ES. inizia la sua attività a Monza e quali iniziative promuove? Nel luglio 2007 l'associazione presenta ufficialmente la delegazione monzese, alla presenza del presidente nazionale Pietro Luigi Crasti. Come riporta una cronaca de il Cittadino dell'epoca: “Le prove generali si sono tenute il 10 febbraio scorso, durante il corteo organizzato per le vie di Monza”. Il corteo del 10 febbraio 2007 rappresenta la pietra miliare dell'associazione tant'è che la stessa all'epoca dichiarava sul proprio sito di essere nata “ ... sulla spinta del successo di popolo del corteo del 10 febbraio scorso”. Nei fatti il corteo in questione fu organizzato dalle associazioni di estrema destra cittadine, tra le quali la già citata associazione culturale “Lorien” e la Compagnia Militante, e il “popolo” citato era rappresentato per lo più da militanti dell'estrema destra la maggior parte giunti da fuori città. Parole d'ordine, slogan, organizzazione del corteo sono a testimoniarne la matrice.

Monza, 10 febbraio 2007 - su Arengario

Le stesse due associazioni citate l'anno precedente, sempre in occasione del Giorno del ricordo, affissero in città un inequivocabile manifesto.
In contemporanea al corteo del 10 febbraio 2007, fu indetto un presidio da un gruppo di associazioni e partiti che si richiamavano a “Monza città della pace, della memoria e della democrazia” (ANPI, associazione per l'Ulivo, DS, Margherita, PdCi, PRC, SDI, Verdi). Sul volantino di convocazione dell'iniziativa si denunciava il corteo dell'estrema destra: “Una manifestazione nostalgica e dai contenuti inaccettabili, promossa da organizzazioni dichiaratamente neofasciste, che vogliono trasformare un momento dedicato alla memoria e alla riflessione in una parata ideologica”.

Quale delegato provinciale di A.D.ES. Monza verrà nominato Daniele Ponessa. All'atto della sua nascita l'associazione dichiarerà di aver già pronta una bozza di programma da presentare al Comune di Monza per il 10 febbraio 2008. Sempre il Cittadino riporta inoltre: “Anche il capogruppo in Comune di An, Andrea Arbizzoni è convinto “dell'importanza di mantenere vivo questo ricordo””. La “bozza di progetto” in oggetto, all'epoca scaricabile dal sito della Compagnia Militante, nelle sue premesse attaccava pesantemente l'amministrazione comunale, all'epoca di centrosinistra, per il “ ... vergognoso atteggiamento “riduzionista” se non negazionista ... “ definendo il corteo del 10 febbraio 2007 quale “rivolta di popolo”, “grande corteo patriottico”, organizzato da “associazioni culturali monzesi” al cui appello “ la popolazione ha risposto in maniera entusiastica”.

L'anno successivo sarà la nuova giunta a guida leghista, sindaco Marco Mariani e vicesindaco Dario Allevi, a dare il patrocinio a una iniziativa che vedrà presenti tutte organizzazioni legate alla destra radicale ed estrema: ADES, Compagnia Militante, Lorien, Progetto 0, Sole e Acciaio, affiancate dal Comitato 10 febbraio e dall'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia in quegli anni non di rado coinvolta in iniziative con le associazioni di destra. Va evidenziato come sui manifesti affissi in città non compaia il logo del Comune di Monza, ne venga citato il patrocinio. Garante delle iniziative e trait d'union tra l'amministrazione e le associazioni di estrema destra è il vicesindaco Dario Allevi, il quale rivendica con orgoglio la paternità delle varie iniziative: “E' la prima volta, che in occasione del Giorno del ricordo, il Comune organizza un programma di celebrazioni. Non solo, ma sembra che in nessun'altra città abbia un'agenda ricca di appuntamenti come la nostra”. Così riporta la cronaca de il Giornale di Monza del 5 febbraio 2008, insieme all'esplicito messaggio che il vicesindaco invia al FOA Boccaccio: “Questi antifascisti molto “democratici” hanno deciso di inquinare il Giorno del ricordo con una manifestazione: contestare una giornata istituzionale è di una gravità inaudita. Sono convinto che non sorgeranno problemi di ordine pubblico, ma se qualche imbecille proverà a superare i limiti della manifestazione democratica, si applicherà la “tolleranza zero””.


Se nel 2007 echeggiarono nelle vie cittadine slogan del tipo “Tito boia”, nel 2008 i manifesti, esplicitamente sciovinisti, rimandano alla terra sacra e ai legami di sangue, prendendo spunto da una canzone rimasta inedita dei “Non Nobis Domine” (NND), dal titolo “Terra rossa”, la quale verrà ripresa e incisa dagli Ultima Frontiera nel loro album “Non conforme” (2006). L'autore del testo e della musica è Cristian Perlan, scomparso il 1 gennaio del 2005 a causa di un incidente, figlio di esuli istriani e fondatore del gruppo di musica alternativa dei NND. Famosa nel circuito della cosiddetta musica alternativa di destra anche un'altra sua canzone dal titolo “Mas 96”, il cui testo è tratto da “La canzone del Quarnaro”, scritta il 18 febbraio 1918 dal Gabriele D'Annunzio, autocelebrativa dell'impresa a cui partecipò che passerà alla storia per la “Beffa di Buccari”. Anche nel 2008 non mancano le proteste e le contrapposizioni. Il Centro sociale Boccaccio insieme ad alcune forze della sinistra locale organizzarono una manifestazione per “denunciare la strumentalizzazione politica della Giornata del ricordo”, che pare sia finita, a detta degli stessi organizzatori, con l'aggressione di due studenti, nei pressi di piazza Cambiaghi, da parte di naziskin, presenti alla mostra dell'A.D.ES. che si teneva all'Arengario, come riporta il Cittadino del 14 febbraio 2008. Il convegno, che si terrà l'8 di febbraio alla Sala Maddalena, vedrà schierati nei due corridoi laterali della sala due file di “ ... militanti con testa rasata e felpa nera con fascia tricolore sulla manica” come documenta Rosella Stucchi http://arengario.net/citt/citt250.html , presidente dell'ANPI, presente quella sera. In una sua lettera a il Giornale di Monza, pubblicata il precedente 22 gennaio, Rosella Stucchi aveva denunciato come a Monza vi fossero gruppi che sostenevano il “pensiero fascista” tra i quali “Lorien” e la Compagnia Militante. E' interessante leggere la risposta che diedero all'epoca le due associazioni, insieme all'ANPd'I, le cui lettere furono pubblicate da Il Giornale di Monza il 5 febbraio 2008. Il presidente dell'associazione culturale Lorien, Guido Giraudo, sfida “ ... la signora Stucchi e chiunque altro a rintracciare ...” in tutto quanto fatto dalla sua associazione “... un sostegno al pensiero fascista” ...”; Nunzio Cassaro, presidente dell'associazione Compagnia Militante, respinge con fermezza l'accusa di operare a sostegno del pensiero fascista e “Proprio al fine di tutelare la dignità dell'Associazione Compagnia Militante ... “ chiede la pubblicazione della smentita “ ... con la stessa evidenza con cui è stata data la notizia errata”. Infine Francesco Crippa presidente sezione di Monza dell'Associazione Paracadutisti d'Italia denuncia le indebite e inopportune “apostrofazioni” rivendicando i principi e valori della associazione istituzionale da lui rappresentata. Di queste tre associazioni e del loro intreccio di relazioni abbiamo parlato nella puntata precedente.

Nel febbraio 2009 per iniziativa della delegazione di Monza e Brinaza dell'A.D.ES. con il patrocinio del Comune di Monza, uscirà un opuscolo dal titolo “Il dramma italiano dimenticato” a cura di Gigi D'Agostini, Nidia Cernecca e Luciano Rubessa. Nella sua prefazione “Dedicato ai giovani”, il vicesindaco Dario Allevi, rivendica la settimana di manifestazioni ed eventi dell'anno precedente per i quali “ I giornali hanno definito Monza “capitale del Ricordo” ...” lasciando questo opuscolo ai giovani monzesi e brianzoli quale “ponte generazionale” per una più matura consapevolezza storica. La storia descritta al suo interno parte dal 229 a.C. con i Romani per giungere fino al 1975 con il trattato di Osimo, senza ovviamente nessun sia pur minimo accenno al regime fascista italiano e al suo operato nelle terre del confine orientale, è un fugace accenno alla seconda guerra mondiale “combattuta dal 1939 al 1945 dalle forze dell'”Asse” contro gli “Alleati””.

L'adesione alle iniziative di A.D.ES. da parte dell'associazione “Lorien” e della Compagnia Militante rimane una costante nel tempo fino al passaggio del testimone di queste ultime, come abbiamo accennato nelle precedenti puntate, all'associazione Lealtà Azione che apre la sua sede a Monza nel 2011. Il 12 febbraio 2011, A.D.ES. e Lealtà Azione, organizzano un evento in Sala Maddalena in occasione del giorno del Ricordo. Nel 2012 ADES, tramite il proprio delegato di Monza e Brianza, ringrazia i “Cari Lupi di Lealtà Azione” per il contributo dato alla campagna di raccolta libri per la Comunità Italiana San Lorenzo di Babici (Umago). E così negli anni successivi.


Nell'appello al sindaco, alla giunta e ai consiglieri comunali di Monza, inviato il 2 febbraio 2017 da ANPI e ANED in occasione delle celebrazioni del Giorno del ricordo e della Festa della Liberazione tra le altre cose si dichiara che il presidente di A.D.ES. “ Daniele Ponessa è membro di Lealtà Azione”. Di sicuro sappiamo che una caratteristica dei militanti più attivi dell'estremismo di destra è quella di rappresentare più cariche e assumere più ruoli a seconda del momento. E' il caso ad esempio di Chiara Telmon “dott.ssa in storia e collaboratrice storica di A.D.ES. Monza e Brianza”, volontaria di Memento , candidata di Fronte Universitario, rappresentante di A.D.ES., nonché rappresentante di Bran.co. onlus.


Nel 2017 non mancarono altri eventi che portarono alle cronache la delegazione A.D.ES. di Monza. A Milano presso la palazzina Liberty una serata patrocinata per il Giorno del Ricordo dal Municipio 4 viene organizzata da A.D.ES. Fra gli ospiti “ ... il cantautore Federico Goglio, in arte Skoll, condannato in primo grado nel novembre 2015 dalla quinta sezione penale del Tribunale di Milano per apologia di fascismo. Insieme ad altri camerati fece il saluto romano durante la commemorazione di Sergio Ramelli il 29 aprile 2013.” come riporta il sito di Radio Popolare. Guido Goglio, oltre a essere cantautore è autore del libro “Foibe: una storia italiana”, già nel 2016 partecipa insieme a Daniele Ponessa a una iniziativa presso il comune di Garbagnate Monastero . Così come nel concerto del 28 febbraio 2015, organizzato da A.D.ES., Lorien e Lealtà Azione, si esibiranno la Compagnia dell'Anello, DDT, Bullets e lo stesso Skoll. Tutti appartenenti al circuito della cosiddetta musica alternativa di destra, a cui abbiamo già accennato nelle puntate precedenti.


Infine il corteo del 18 febbraio 2017 ci riporta all'inizio di questa indagine. Come già scritto fu emblematica la passerella a questo evento – organizzato da A.D.ES. e con la piena partecipazione di Lealtà Azione dalla cui sede partiva il corteo – di numerosi politici del centrodestra. Poco tempo dopo si sarebbero tenuto le elezioni che proprio grazie al contributo dei voti della destra radicale ed estrema porteranno al governo della citta di Monza il centrodestra con sindaco Dario Allevi.

A conclusione di questa parte dedicata all'A.D.ES. i fatti ci dicono che la delegazione monzese di detta associazione, nasce su volontà e quale espressione delle forze dell'estrema destra monzese, in particolare delle due principali protagoniste dell'epoca: associazione culturale “Lorien” e Compagnia Militante. I fatti evidenziano come oggi tale volontà ed espressione trovi continuità e contiguità d'intenti con l'associazione Lealtà Azione. I fatti ci dicono che l'approccio culturale, storico, politico, propagandistico di A.D.ES. è lo stesso approccio militante che hanno sulla materia, i gruppi di estrema destra citati nella presente indagine. Infine i fatti ci dicono che i garanti politici e istituzionali di A.D.ES., come abbiamo già visto per Lealtà Azione, sono, ieri come oggi, Dario Allevi attuale sindaco di Monza e Andrea Arbizzoni attuale assessore allo sport.

Umberto De Pace

GLI ARTICOLI PUBBLICATI
0 - Prologo
1 - Perché Monza?
2 - Bran.Co. e Lealtà Azione - 1
3 - Bran.Co. e Lealtà Azione - 2
4 - Forza Nuova - 1
5 - Forza Nuova - 2
6 - CasaPound - 1
7 - CasaPound - 2
8 - CasaPound - 3
9 - Lorien e Progetto Zero
10 - Lorien e Compagnia Militante
11 - A.D.ES.



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  1 dicembre 2018