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RIFLESSIONI
Umberto Puccio
Auguri di Pasqua
11.04.2023


Il giorno di Pasqua ci si fa gli auguri: ma quali auguri sono "possibili", se da anni ormai sono Pasque di guerra e sempre più "tristi". Anche quella di ieri: continuano i morti nel "Mare Nostrum", continua e si inasprisce la guerra in Ucraina, il conflitto tra Israele e i Palestinesi è sempre più aspro e al limite della tollerabilità con morti con un rapporto uno-dieci di triste memoria, i governi "democratici" subiscono una deriva autoritaria e "razzista": e mi fermo qui, per carità di Patria... In effetti, c'è stato poco da festeggiare. Anche se tutti noi facciamo, per ipocrita disperazione, finta di niente.

Costituzione disattesa
12.04.2023

Non mi capacito come si sia arrivati ad un livello di indifferenza totale alle regole della nostra democrazia, sancite e codificate dalla Costituzione Repubblicana del 1948. Oltre che formalmente, è DI FATTO ancora vigente? Sembrerebbe di no. Non solo perché molti dei suoi primi articoli sono in gran parte lettera morta o rimasti a livello di dichiarazione di principio; ma anche perché le prescrizioni dettagliate riguardanti la struttura istituzionale e il rapporto di separatezza e autonomia dei tre poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) sono disattese, senza che nessuno protesti. Neanche il Presidente della Repubblica interviene, tranne solenni e ripetute "ammonizioni", che lasciano il tempo che trovano. Giornali e telegiornali parlano di "Decreti Legge", di voti di fiducia, di Legge Delega, di "cabine di regia" e di "Commissari Straordinari" (nominati dal Presidente del Consiglio) come se fosse la normalità. In realtà è una normalità "anormale" a cui sembra che ci siamo tutti assuefatti, senza renderci conto delle conseguenze di tutto ciò sulla democrazia italiana. O molti se ne rendono perfettamente conto e le vogliono e le stanno realizzando.

COMMENTI

Welponer Loris
Si e' arrivati piano piano nel silenzio semi totale. La sovranità appartiene al popolo che la esercita ecc ecc ecc. la sovranità monetaria che e' la pietra sulla quale poi possono essere esercitate tutte le altre e' stata ceduta in parte prima con il divorzio tra tesoro e banca d'Italia grazie Andreatta ciampi e definitivamente con l'ingresso nell'euro. Le continue cessioni di sovranità nazionali verso l'Europa sono ad esempio anticostituzionali perché la sovranità appunto appartiene al popolo chi cede sovranità che appartengono al popolo a qualsiasi altro ente o entità si muove contro la costituzione. Nessuno ha mai detto baff. La questione armi all'ucraina non e' che una delle molte volte dove la costituzione e' stata violata,il tutto sempre nel totale silenzio.

Maurizio Pedemonte
In realtà con l'attuale complessità del mondo (non solo dell'Italia) la vedo dura per chi sta nella stanza dei bottoni, qualunque orientamento politico abbia, prescindere da una certa "scioltezza". Si può solo sperare nell'onestà di governo e sottogoverno, che comunque fa le sue scelte e ha le sue priorità.
Il Parlamento è alla fine sul piano pratico inconcludente. Scarsa qualità e pure rissoso. Tuttavia pochi passaggi chiave sono li. Soprattutto grazie al voto segreto.

Stato di eccezione e di necessità
12.04.2023

La "qualità" dei parlamentari (e di tutti gli amministratori a tutti i livelli) è corrispondente alla "qualità" di chi li ha votati. Se sono "corrotti", vuol dire che a molti, di fatto, sta bene così, anche se si spera nella loro "onestà".

Parole d'ordine: "semplificare", "velocizzare"! In soldoni, ridurre "ad unum", cioè al vertice, la catena decisionale, con conseguente "velocizzazione" della stessa, ma non della effettiva soluzione dei problemi per cui si invoca. I problemi e i nodi complessi non si risolvono con un colpo di mannaia (tagliando la testa ai "burocrati" o additandoli come capri espiatori di tutti i mali), ma richiedono l'individuazione analitica dei vari fattori e dei loro rapporti, nonché il graduale procedere alla loro soluzione: il che richiede tempi più o meno lunghi, a seconda della complessità del problema stesso. Questo (se si è seri e non meramente propagandistici) per quanto riguarda il metodo. Sono altrettanto gravi e pericolose queste "parole d'ordine" per quanto riguarda il merito.

La democrazia parlamentare (in genere, la democrazia stessa) è un meccanismo complesso e relativamente "lento", se paragonato ai regimi autoritari e/o dittatoriali. La "lentezza" va difesa non solo nella vita di ogni giorno, ma anche nella politica.
Ieri, dal Consiglio dei Ministri, è arrivata la ciliegina sulla torta “meloniana”: la dichiarazione dello "stato di eccezione e di necessità" per sei mesi su tutto il territorio nazionale per l'afflusso dei migranti (dalle rotte mediterranee: e per via terra dai Balcani).
Ci risiamo: non bastano più i Decreti Legge, ora si passa alle procedure "eccezionali", come al tempo del Covid. E, come è successo per il Covid, lo stato di eccezione verrà prorogato più di una volta (contro la disposizione di legge, che consente solo UNA proroga), data la complessità (e "non eccezionalità") dei fenomeni migratori. Fuffa propagandistica, ma estremamente pericolosa e inquietante, perché costituisce un precedente (in realtà il terzo) di stravolgimento della democrazia e configura un effettivo regime autoritario. Alle "opposizioni" verrebbe da dire: "Sveglia, c'è il caffè!.
Ma forse il caffè non basta per risvegliarle dal letargo decennale!

COMMENTI

Daniela Stoffie
Concordo, i problemi complessi necessitano di analisi e programmazione.. però è anche vero che la pancia di tutti questi nuovi arrivi non si riempie con le belle parole, o se non si stanziano i fondi necessari nonché come e dove farli arrivare in urgenza.

Umberto Puccio
Daniela Stoffie Non si tratta di "belle parole", ma di modi concreti di agire e di regole dell' agire. Tutte le parole si definiscono secondo le loro diverse connotazioni. Tu usi il termine "belle" in senso negativo, per indicare parole a cui non corrisponde la realtà a cui si riferiscono, cioè la loro "denotazione". Linguisticamente, la "propaganda" è il caso più frequente di uso delle parole, non a fini denotativi, bensì a fini unicamente persuasivi.

43 – La Coppa e San Gennaro
44 – Kabul, l'America e l'Europa
45 – Julian Assange
46 – Astensionismo
47 – Delega fiscale
48 – La destra coerenza di Renzi
49 – Successo o bla bla bla ?
50 – Pandemia e cambio di paradigma: bilancio provvisorio
51 – Il Presidente
52 – Quirinale: il gioco dell'oca
53 – Non esistono guerre giuste
54 – Le parole della politica: realismo
55 – Le parole della politica: realismo
56 – Mattarella e la sostenibilità ambientale - Draghi e i sassolini nella scarpa
57 – Privatizzare
58 – Guerra, pace e pacifismo
59 – Il PD prossimo venturo
60 – La rivoluzione di Bergoglio
61 – Quirinale: il gioco dell' oca
62 – Auguri di Pasqua - Costituzione disattesa - Stato di eccezione e di necessità

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  12 aprile 2023