Umberto Puccio
20 aprile 2023 Nella votazione per i DL sul PNRR il rappresentante della Lega ha motivato il voto favorevole, usando i termini "semplificazione" e "velocizzazione" ripetute (e ossessive!) volte, senza entrare nel merito dei contenuti del provvedimento. Involontariamente (o forse no) ha evidenziato l' unico e concreto "ubi consistam" del DL: la modifica della "governance", il suo accentramento nelle mani della Presidente del Consiglio e delle sue dirette ramificazioni (commissari straordinari, pool di "tecnici" da Lei scelti) , scavalcando e azzerando i Ministeri e l'iter costituzionalmente e democraticamente corretto. Di fatto, lo "stato di eccezione" è stato esteso anche alla realizzazione del PNRR e quindi prorogato "a tempo indeterminato" su una materia che comprende la totalità della struttura dello Stato e della società italiana. Le critiche di Conte e Schlein, anche se condivisibili nella denuncia di mancanza di contenuti, sono state inficiate e indebolite dalla loro preventiva disponibilità a "collaborare" con il Governo nell'attuare il PNRR per il bene del Paese. Un Governo e una maggioranza che PROPRIO CON QUESTO DL hanno certificato di non volere alcuna collaborazione e confronto effettivo con l'opposizione. Di fronte a quello che, a mio avviso, è uno stravolgimento autocratico della Costituzione, si risponde...con una professione di collaborazione. Mah! non ci resta che piangere... 21 aprile Continuo a restare di stucco di fronte alla miopia generalizzata. Tra i molti fatti politici di ieri, tutti più o meno rilevanti, su cui si sono sprecati i commenti sia di sostegno sia di critica, è passato del tutto inosservato e non commentato quello che io ritengo un evento gravissimo: il trasferimento, di fatto, della governance del PNRR alla gestione diretta della Presidente del Consiglio; e l'estensione, di fatto (senza essere formalmente ed esplicitamente decisa), dello "stato di emergenza" dalla questione "migranti" alla stessa messa in opera del PNRR . Sembra di essere tornati all' epoca de "L' Etat, c' est moi"! O di Caterina di Russia e di Maria Teresa d' Austria. Con le dovute differenze di secoli di storia...Per non usare paragoni più recenti! E pensare che siamo alla vigilia della commemorazione del 25 Aprile. 24 aprile Guardando la TV (per esempio "In onda" di alcune sere fa) mi sono reso conto di quanto sia ormai accettata come naturale e diffusa la "logica duale" che divide il mondo in due: i buoni e i cattivi, gli amici e i nemici, i "dati di realtà" e la propaganda, la "verità" e le menzogne (o "fakenews"). S'intende che l' uno appartiene al primo gruppo e l' altro (l'interlocutore, che "osa" non avere la tua stessa interpretazione dei fatti) al secondo gruppo. Tutti i talk show seguono questa logica, ma mi ha profondamente colpito l'atteggiamento intollerante e aggressivo di Massimo Franco, nella trasmissione sopra citata, che zittiva l' interlocutore, definendo "provocazioni" le analisi di quest'ultimo, senza entrare nel merito di esse. E contraddicendosi: se è vero che i fatti del passato (tipo invasione dell'Iraq o dell'Afghanistan) non sono paragonabili con la attuale guerra in Ucraina (perchè ogni fatto storico ha una sua unicità e particolarità), è altrettanto vero che: 1) Putin non è né Hitler, né Stalin; 2) la "resistenza" degli Ucraini è cosa diversa (e da analizzare nella sua peculiarietà) dalla guerra di resistenza dei partigiani italiani nella Seconda Guerra Mondiale. La divisione in due (il blocco "occidentale-atlantico" e la Nato da una parte; il blocco "orientale-russo-putiniano" e le forze armate della Federazione Russa dall'altra) non solo non corrisponde alla realtà geopolitica multipolare odierna, in cui l'Occidente atlantico e l'Europa sono sempre più "periferici", ma approfondisce la contrapposizione, che è diventata TOTALE, tipica dello stato di guerra: militare, economico-finanziaria, ideologico-politica, massmediologica, di propaganda. Con gli effetti sempre più negativi e disumanizzanti delle guerre odierne. Effetti su cui tutti piangiamo, ma rimuoviamo, dandone tutta la colpa al "cattivo" Putin, che pure ne ha una grossa responsabilità. Papa Francesco da tempo ci richiama alla necessità di "cambiare paradigma", di sottrarci alla "logica di guerra" e al vicolo cieco che essa conduce per tutta l'umanità. Guerra produce guerra. Occorre rompere questo circolo vizioso, che la fine della Seconda Guerra Mondiale non ha interrotto: anzi...Sempre Bergoglio: Terza Guerra Mondiale a pezzi. Ce ne accorgiamo oggi, perché ci tocca più da vicino. Nelle guerre della ex-Jugoslavia, anche se vicinissime, non ce n' eravamo accorti. O non l "avevano viste arrivare"... Umberto Puccio GLI ARTICOLI PUBBLICATI 1 Riflessioni 2 Principi irrinunciabili 3 Tesoretto 4 La scuola 5 Catalogna e affini 6 Competenze 7 Identità e diversità 8 Identità e diversità 2 9 Igiene lessicale 10 Democrazia 11 Anniversari 12 Tifosi d'Italia, l'Italia s'è desta 13 Popolo! 14 Né patria, né matria, FRATR ÍA 15 L'ipocrita polemica sulle fake news 16 Il discorso di Fine d'anno 17 Neologismi 18 La retorica dell'anniversario 19 Smartphonite 20 C'era una volta il dialogo! 21 La crisi istituzionale che viene da lontano 22 Dissesto idrogeologico e Legge urbanistica 23 Le parole della politica: autonomia 24 Europa ed europeismo 25 La Svolta 26 Le parole della politica: "statalismo" 27 Le parole della politica: "sviluppo", "sostenibilità", "sostenibile" 28 Utopia 29 Le parole della politica: semplificazione, macchina burocratica, statalismo 30 Le parole della politica: "giustizialismo" "garantismo" 31 L'insegnamento delle pandemia 32 Le parole della politica: diritti libertà,responsabilità, potere decisionale 33 "Etica del Sacrificio" ed "Etica della Rinuncia" 34 Homo insaziabilis 35 Le parole della politica: "purtroppo" 36 Economia e Politica 37 Politica e Giornalismo politico 38 Parlamento e Governo 39 "Fake(new)democrazia" o "il sonno della ragione genera mostri" 40 Le parole della politica: competenza, competente 41 Le parole della politica: liberalizzazione, esternalizzazione, privatizzazione 42 Pandemia e cambio di paradigma: bilancio provvisorio 44 Kabul, l'America e l'Europa 45 Julian Assange 46 Astensionismo 47 Delega fiscale 48 La destra coerenza di Renzi 49 Successo o bla bla bla ? 50 Pandemia e cambio di paradigma: bilancio provvisorio 51 Il Presidente 52 Quirinale: il gioco dell'oca 53 Non esistono guerre giuste 54 Le parole della politica: realismo 55 Le parole della politica: realismo 56 Mattarella e la sostenibilità ambientale - Draghi e i sassolini nella scarpa 57 Privatizzare 58 Guerra, pace e pacifismo 59 Il PD prossimo venturo 60 La rivoluzione di Bergoglio 61 Quirinale: il gioco dell' oca 62 Auguri di Pasqua - Costituzione disattesa - Stato di eccezione e di necessità 63 Non ci resta che piangere Condividi su Facebook Segnala su Twitter EVENTUALI COMMENTI lettere@arengario.net Commenti anonimi non saranno pubblicati 12 aprile 2023 |